Chiamato in causa rispondo o almeno preciso... sono serio su quest'argomento perchè so quante vittime ha causato il terremoto, so anche quanti problemi mi ha causato e so che molti non desiderano sentirsi dire la verità in faccia e so che se uno ha un lavoro pubblico come il mio deve dedicarsi totalmente a questo nell'interesse dei cittadini.
Che tu avessi fiutato quello che poteva accadere non c'è dubbio, come lo avevano fiutato in tanti (immagino anche all'INGV o all'ex Servizio Sismico Nazionale) ma il problema rimane sempre quello di prendere decisioni delicate in momenti particolari come quello che stava attraversando l'Abruzzo centrale. Ma per capire meglio forse è opportuno rileggere cosa ci dicevamo poco prima del terremoto, non è dietrologia ma chiarire le cose:
http://www.geoforum.it/ubbthreads.php?ubb=showflat&Number=62323&page=1Sollecitato da me ad aiutarmi nel mettere in evidenza alcune situazioni di pericolo quali quelle legate alla faglie attive di Pettino, del Gran Sasso o della Laga sulla diga del lago di Campotosto a te sembrava più premere la mancanza di lavoro che sarebbe scaturita nel far preoccupare di tali problematiche le Autorità preposte:
Il problema poi è che se io nella relazione scrivo che l'edificio non può essere costruito perchè nelle immediate vicinanze della faglia, il progettista non mi darà più lavoro.
Io continuavo a sollecitarti elencando invece le cose che da solo, nel mio piccolo, comunque avevo fatto quali:
1) Articolo sulla rivista nazionale di Protezione Civile Sicurezza Civile nel 2006;
2) Predisposizione di una lettera del Presidente della mia Provincia indirizzata sia alla Regione che al SSN, all'INGV, al RID di Perugia e all'Enel per la diga di rio Fucino del Lago di Campotosto;
2) Intervento di denuncia al Convegno GNGDTS del 2007 su tali problematiche;
3) Articolo de il Messaggero del 2008 sul pericolo della diga di Campotosto;
4) Preparazione di una Interrogazione Parlamentare presentata lo stesso anno sul pericolo delle faglie attive aquilane in riferimento alle infrasrtrutture presenti.
E ti sollecitavo ad un impegno civile in tal senso:
Scusa ma anche tu che sei un dipendente pubblico ed hai lavorato al Genio Civile penso che dovresti avere a cuore tale situazione e preoccuparti del fatto che poi in prossimità o sopra una faglia attiva nota e studiata tramite trincee paleosismologiche dai ricercatori del SSN e dell’INGV come quella di Campotosto, del Gran Sasso o dell’alta valle dell’Aterno, NON SI DEVE COSTRUIRE e non al fatto che poi il committente non ti darà più il lavoro!
Ma tu rispondevi:
Alex,
come puoi notare il mio nick è mccoy, non Donchisciotte grin
Ed io ancora:
McCoy non bisogna essere dei Donchisiotte per avere un po' di coscienza civile e non pensare sempre al tornaconto personale, se ognuno di noi e nel nostro piccolo facesse il proprio dovere per sollevare una questione come questa avremmo molti problemi in meno pur lavorando tutti, soprattutto se non si è nella condizione di essere ricattati da chi ti fornisce lavoro in quanto si ha già uno stipendio sicuro.
Aggiungendo:
Non capisco perchè ci si debba muovere sempre dopo che è accaduto qualcosa!!!!!
31 marzo 2009 08:59.
Poi è accaduto quello che è accaduto, non si è attivata la faglia di Pettino (per fortuna) ma solo quella di Paganica che ad essa è probabilmente collegata per alcuni terremoti passati, come quella di Pizzoli, però si è attivata la faglia della Laga (su cui mi sono molto "esposto" sia prima che dopo il terremoto) che costrinse l'Enel ad abbassare il livello del lago... e Bruno Vespa a fare una puntata di Porta a Porta dalla diga...ma ancora nessun provvedimento... l'ultimo convegno su tale aspetto con gli esperti di tettonica attiva (Pizzi e Galadini) in cui sono anche intervenuto io per gli aspetti di protezione civile lo abbiamo tenuto quest'anno nel solito silenzio assoluto della stampa come dei media, l'Ordine Professionale della Regione Abruzzo non ha neanche ritenuto utile avvisare gli appartenenti all'Ordine di tale convegno.
Vedi, dopo che mi cercarono i giornalisti di Presa Diretta e altri della Stampa su tale vicenda, per avere visibilità, avrei potuto lucrarci attaccando anche io quelli della CGR, ma ho preferito aspettare e documentarmi.. per capire poi che loro hanno fatto quello che uno scienziato doveva fare in quella situazione....
Tuttora tra mille difficoltà dedico il mio tempo libero (e logicamente gratuitamente) a seminari e convegni divulgativi rivolti sia alla cosiddetta "società civile" che ai volontari di protezione civile.
Per quanto riguarda il tuo ultimo intervento non si tratta di statuto ma di DPCM e logicamente nessun DPCM poteva in maniera demenziale prevedere compiti di previsione dei terremoti, ma il termine previsione logicamente è inteso per i rischi prevedibili dato che la Commissione per la Previsione e Prevenzione dei Grandi Rischi si divide in sezioni a seconda del rischio naturale o antropico principale presente in Italia. Il DPCM di allora era questo, anche se al processo è numerato diversamente:
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/DPCM_03_04_2006.pdf