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Un saluto a tutti,

poiché mi sto preparando per l´esame di stato ho una domanda:
per calcolare la ql del palo, in un terreno incoerente uso la seguente formula:
ql = Al x sigma x K x tag fi

la sigma (cioé la tensione verticale) é data dalla formula: gamma x z.

la mia domanda é la seguente: z é l´ALTEZZA dello strato attraversato da quel tratto di palo, oppure é la MEZZERIA dello strato attraversato dal tratto di palo (cosí come spiegatomi da un mio collga ingeniere) oppure é la MEZZERIA DEL PALO in quel determinato strato?

poiché facendo degli esercizi questo valore non coincide con i risultati che l´autore da.

Aiutatemi voi

Grazie

Gianni
Scusa, ma non capisco a cosa ti riferisci quando parli di "mezzeria".

In ogni caso, per la determinazione della resistenza laterale di un palo, generalmente si usano n°2 metodi, in funzione dei dati di progetto.

Il metodo più diffuso è quello di utilizzare i parametri più scadenti del terreno attraversato dal fusto del palo. E' un sistema "furbo", in quanto progetti in sicurezza, però è il meno preciso e, sicuramente, il più oneroso, perchè vai incontro ad un sovradimensionamento dell'elemento strutturale.

Il metodo meno diffuso, ma il più "onesto" è quello di discretizzare il fusto del palo, in funzione dei diversi parametri geotecnici che riscontri lungo la verticale e quindi calcolare la portanza per ciascun tratto di palo analizzato in funzione delle diverse caratteristiche geotecniche.
E' un sistema sicuramente più laborioso, me se ben applicato, soprattutto da progettisti capaci, può ridurre i costi mantenendo comunque delle ottime caratteristiche funzionali.

Tieni presente che in terreni incorerenti, la portanza di un palo è quasi tutta affidata alla punta, poichè in terreni privi di coesione la portanza laterale è esigua.

In pratica, però, non è così, perchè:
se prevedi pali battutti, il costipamento del materiale ai lati del palo, contribuisce notevolmente alla portanza totale
se invece prevedi pali trivellati, generalmente in fase di perforazione ottieni delle sbulbature del fusto, che vengono ripristinate in fase di getto; tali sbulbature, sicuramente, garantiranno una migliore aderenza laterale nel sistema palo terreno.

Per avere un'idea di quanto ho cercato di spiegarti, collegati al sito della Rodio (credo www.rodio.it) e cerca le caratteristiche del Palo Rodio (oggi il comune palo trivellato).

Per ciò che riguarda i pali battuti, non saprei darti indicazioni precise, però prova a cercare con un motore di ricerca "palo Multiton", che è un brevetto recente: dovresti trovare qualcosa.

Buono studio ed in bocca al lupo per gli esami.
Gaio
per mezzeria intendo la metá dello strato: es. 4 mt di strato (mezzeria = 2 mt).
Grazie per il sito ma siccome lavoro alla Trevi tutto quello sui pali giá é in mio possesso.
Cmq il mio problema era solo una questione di formule e quella in questione non mi é chiaro.
Grazie e crepi!
Il metodo migliore (più rigoroso) per calcolare la resistenza laterale dei pali è suddividerla in n strati di piccolo spessore, e sommarne il contributo, operazione peraltro facilissima da eseguire con i fogli elettronici. In questo caso (e in genere anceh negli altri) sì, la zeta si riferisce alla "mezzeria" dell'n-esimo strato, e poichè lo spessore è piccolo, la differenza se il riferimento fosse il tetto o il letto dello straterello è insignificante.
z NON E' lo spessore dello strato, poichè tale valore è già inserito nel termine Al, area laterale, ossia area della superficie del tratto di cilindro compreso nello spessore dello strato ni (l'altezza coincide con lo spessore stesso).
Il metodo degli n-esimi strati poi potrebbe complicare le cose nelle verifiche agli SLU (obbligatorie da fine aprile 2007). Infatti dovremmo assegnare un phi k e phi d ogni n-esimo strato. Si può aggirare il problema assegnando i parametri caratteristici per ogni strato omogeneo (con i metodi statistici), suddividerlo in n straterelli ognuno con il medesimo phi k, migliorando se non altro il calcolo della sigma. I pali infine sono un esempio di coesistenza dei due fenomeni di rottura delineati nell'EC7: rottura locale (piccoli volumi) per la base, rottura generale (grandi volumi) per il fusto.
Se lavori alla TREVI l'ufficio tecnico di Cesena ti avrebbe sicuramente chiarito la cosa.

In questo caso la mezzeria coincide con H/2 dello strato incoerente naturalmente anche Al sarà l'area laterale del palo in corrispondenza dello strato.

In pratica è una semplificazione del metodo degli strati ennesimi ma... funziona.

Scusa mccoy ma probabilmente così si arriva a far coincidere il risultato
ma se per esempio il palo affonda per pochi centimetri in quello strato incoerente, bisogna cmq prendere come z la metá dello strato in questione?
VM,
nessun problema, mi sembra che abbiamo detto la stessa cosa, con H = spessore strato.

Gianni,
z e H sono comunque distinte. Per pochi cm lo strato non contribuirà gran che alla resistenza, per cui il calcolo è superfluo
Luca, quindi se ho capito bene, z é la lunghezza del tratto di palo in quello strato:
es: un tratto di palo va dentro lo strato per 3 m ke ha un gamma di 18kN/mc allora la sigma che devo mettere dentro la formula per il calcolo della ql é:

18x3= 54kN/mq

è giusto?
Veramente z è la profondità, dalla quale ottieni il carico litostatico gamma*z.
Però, con strati a gamma diverse, si possono sommare gli incrementi, la formula però non è più gamma*z, bensì 2*[(H1/2)*gamma1+(H2/2)*gamma2....+(Hn/2)*gamman]
con H/2 lo spessore in mezzeria dello strato, come indicava VM

Scusate ma mi ero lasciato dietro un 2.
Un modo forse più comprensibile di scrivere la formula sarebbe: H1*gammadiH1/2+
+H2*gammadiH2/2+..+Hn*gammadiHn/2

Ossia, il gamma va misurato alla mezzeria di ogni strato, ipotizzando un trend lineare, per cui adotteremmo nei caloli il valore medio. Con tutte le approssimazioni conseguenti se decade l'ipotesi di linearità.
Grazie Luca e VM: ho capito finalmente.

Speriamo a questo punto di passare l'esame!

Tschüs.

Gianni
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