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gentili colleghi, mi è stata affifdata un'indagine ambientale per terre e rocce da scavo. La parte analitica è già stata effettuata. Si tratta di una demolizione con ricostruzione di un'abitazione vicina ad una grossa strada di comunicazione e vicina ad un distributore di carburanti (in pratica è la casa del gestore stesso). Ora per quanto riguarda la vicinanza alla strada i parametri analizzati comprendono correttamente oltre ai vari elementi (Arsenico, Cadmio, Cromoo eec) anche Idrocarburi policiclici aromatici, Policlobifenili e Idrocarburi pesanti. Per quanto riguarda la vicinanza con la stazione di carburanti quali altre precauzioni bisogna intraprendere per avere un'indagine esaustiva?
grazie per la collaborazione

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Ciao
non fidarti mai delle analisi fatte da altri, senza il tuo controllo. Questione di esperienza personale !!! Di furbi (soprattutto in Italia) è pieno il mondo. Se dalle analisi risulta tutto pulito, rifai le analisi al confine con il distributore ! Per esperienza mi risulta difficile che sia tutto pulito!
Inoltre non è raro che ARPA richieda di fare nuovi controlli in contraddittorio (almeno qui in zona Milano capita spessissimo): eviterei di fare brutte figure con gli enti !!

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Originariamente inviato da: GeofranzDesio
Ciao
non fidarti mai delle analisi fatte da altri, senza il tuo controllo. Questione di esperienza personale !!! Di furbi (soprattutto in Italia) è pieno il mondo. Se dalle analisi risulta tutto pulito, rifai le analisi al confine con il distributore ! Per esperienza mi risulta difficile che sia tutto pulito!
Inoltre non è raro che ARPA richieda di fare nuovi controlli in contraddittorio (almeno qui in zona Milano capita spessissimo): eviterei di fare brutte figure con gli enti !!


condivido quanto sopra riportato.
Io farei una comunicazione al comune e p.c. all'arpa nella quale riporterei i dati acquisiti e proporrei alcuni punti di ulteriore verifica (una sorta di validazione dei dati precedenti). Nel protocollo analitico toglierei PCB e metterei MTBE.
In questo modo metti gli enti nelle condizioni di entrare nel merito delle analisi e puoi avere una approvazione preventiva di quello che andrai a fare.
saluti

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Hanno ragione i colleghi: certamente il proprietario sarà riottoso, ma sta a te convincerlo a rifare le analisi. Aggiungerei anche i BTEX (strano non siano stati ricercati, a meno che il distributore non è chiuso da una vita...) e ok all'MTBE (oltre al piombo tetraetile, utilizzato prima dell'avvento dell'MTBE e quindi utile da ricercare nel caso di vecchio distributore). Una bella comunicazione ad ARPA (e p.c. al Comune, io invertirei l'ordine degli addendi...) sulla data di esecuzione delle indagini con aliquota dei campioni tutta per loro e una terza aliquota a disposizione per eventuali contestazioni.
Ciao
Roberto


Roberto Pizzi
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Intanto un sincero grazie a tutti voi.
L'impianto carburanti è tuttora funzionante. Ma vorrei capire una cosa, che credo serva anche a tanti nostri colleghi non troppo esperti della materia. Ma se io mi faccio dare il verbale di campionamento dal chimico che ha effettuato il prelievo, ed io nella relazione dichiaro che le mie considerazioni vengono fatte sulla base e solo sulla base di tale rapporto, che conseguenze potrei avere?
Ripeto sto solo sollevando interrogativi su una materia che soprattutto per le amministrazoni ha ancora lati oscuri, ma come dimostra il post anche per me

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L'allegato A alla DGR del Veneto n. 2424 del 08/08/2008, nel capitolo sulle modalità operative per lo svolgimento dell'indagine ambientale, per quanto riguarda il prelevamento di campioni la loro quantità e le analisi chimiche al punto 2.1.1 recita: nel caso di "Opere/interventi da svolgere in aree pubbliche o private interessate dalla presenza di serbatoi o cisterne interrate, sia dismesse che rimosse che in uso e che contengono o hanno contenuto idrocarburin e/o sostanze etichettate ai sensi della direttiva 67/548/CE e successive mm e int" dovrà esssere eseguito il seguente numero di campionamenti: per aree < 10.000 m2 (siamo nel mio caso) almeno 5 punti.
Allora due considerazioni: cosa vuol dire "aree interessate"? Se scavo ad una distanza di 10 m dalle cisterne sono in "area interessata?
E ancora: almeno 5 punti di campionamento vuol dire 5 analisi o 5 punti di prelievo ed una sola analisi?


....alle volte odio l'itagliano cry

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Per questo suggerisco di predisporre un piano della caratterizzazione quanto più possibile aderente alla norma (al netto di ciò che è incomprensibile o soggetto a interpretazione) e poi chiederne la validazione all'ARPA: si impiega più tempo ma si riducono i rischi...
Roberto


Roberto Pizzi
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Originariamente inviato da: geodario
gentili colleghi, mi è stata affifdata un'indagine ambientale per terre e rocce da scavo. La parte analitica è già stata effettuata. Si tratta di una demolizione con ricostruzione di un'abitazione vicina ad una grossa strada di comunicazione e vicina ad un distributore di carburanti (in pratica è la casa del gestore stesso).


Fossi io l'Ente di controllo, la costruzione è prossima ad una potenziale fonte di contamionazione (inoltre essendo in prossimità, la particella catastale è sicuramente afferente al distributore) e quindi come suggerito da TRS chiederei un Piano di Caratterizzazione (o al minimo farei fare un piano di indagine con almeno un paio di piezometri).

Originariamente inviato da: geodario
Ora per quanto riguarda la vicinanza alla strada i parametri analizzati comprendono correttamente oltre ai vari elementi (Arsenico, Cadmio, Cromoo eec) anche Idrocarburi policiclici aromatici, Policlobifenili e Idrocarburi pesanti. Per quanto riguarda la vicinanza con la stazione di carburanti quali altre precauzioni bisogna intraprendere per avere un'indagine esaustiva?
grazie per la collaborazione


Confermo, togli i PCB e inserisci:
C<12, MTBE e BTEX


Secondo me poi:

1) i 5 punti di campionamento corrispondono a 15 campioni (tre per punto di campionamento (0-1m, frangia capillare ed intermedio tra i due)

2) se devi asseverare te che i terreni non sono contaminati fai altre analisi per le quali sei presente al prelievo (meglio un piano di indagini), ci vuole più tempo e costa, ma di sicuro una volta terminato l'iter non ci sono interruzione nei lavori...... pensa se a cantiere iniziato trovate una bega nel terreno.... dovete fermare i lavori (e chissà per quanto tempo) e le banche ci vanno a nozze con gli interessi che il committente paga sul prestito chiesto per l'esecuzione dei lavori.

Ciao
Massimo


Predatori del mondo intero, adesso che mancano terre alla loro sete di totale devastazione, vanno a frugare anche il mare: avidi se il nemico e' ricco, arroganti se e' povero, gente che ne l'oriente ne l'occidente possono saziare; loro soli bramano possedere con pari smania ricchezze e miseria.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero;infine, dove fanno il deserto, dicono che e' la pace.
(Tacito, Agricola, 30).
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veramente un grazie a tutti
Massimo, la vuoi sapere tutta? Tra le varie carte consegnate al comune c'era la relazione analitica ed il modello 1 e 2 per terre e rocce da scavo. Quindi lui ha richiesto la relazione ambientale (come si dice "postuma") perchè in effetti mancava.
Ora io sull'analisi delle fonti di pressione ambientale dovrei ricampionare: ma indovina a che punto è la costruzione del fabbricato e dove sono le terre scavate? he he he
ciao

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cry
...occhio...


Roberto Pizzi
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