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prova
by Egidio Grasso, March 2
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Non capisco, confido soltanto sul fatto che noi geologi siamo galanti con le donne, perchè è l'unica spiegazione alle risposte così politicamente corrette a un quesito come questo, che altrimenti avrebbe aperto i soliti: "prendi i libri", o "studia", o similari che fra l'altro ho sempre mal sopportato. Mi sento soltanto di suggerirti caro/a Lualua, dalla mia quasi decennale esperienza in campo professionale, di rivolgerti a un collega più esperto di te e di smezzare la parcella, così eviti figuracce con la committenza, la categoria, il mondo... e sicuramente imparerai qualcosina. Scusa l'intromessione ma come facciamo sapere cosa consigliarti per una frana della quale non ci dici NIENTE: estensione, geologia, economie a disposizione, ecc. ecc.. Senza offesa penso ti sia "capitato" un lavoro dove non sai nemmeno da dove cominciare, per cui rivolgiti a un geologo + esperto, magari amico e sono sicuro che ti aiuterà (ti ribadisco che chiaramente vorrà essere pagato).
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Iscritto: Nov 2005
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Rimango un pò stupito qundo leggo consigli su cosa fare in seguito ad incarichi.....Se si è professionisti bisognerebbe sapere cosa fare in questa o in quella situazione, se no è meglio lasciar perdere l'incarico e farlo eseguire a chi è più competente; si evitano magre figure che lasciano il segno nei committenti. Scusate ma io la penso così.
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Iscritto: Apr 2000
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e pensa se fossero medici ...... anche se, probabilmente, sotto le vesti un libero professionista, si nasconde l'innocente domanda di uno studente che sta preparando l'esame di abilitazione.
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Iscritto: Apr 2000
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Io non riesco a vederci proprio nulla da ridere. Forse è meglio se continuiamo a rivendicare la possibilità di fare i sondatori.
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Iscritto: Oct 2000
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Leggendo il profilo, si vede che il collega è maschio e non ha neppure ancora la partita IVA, vediamo se chiarisce il contesto...
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Iscritto: May 2006
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Iscritto: Apr 2005
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lualua sarà anche all'inizio della sua cariera, ma a me spaventano di più le risposte che ho letto date alla sua domanda da principiante!!!! ... P.S. date spazio alla geofisica, ma nel giusto modo.... spero che quando si parla di simsmica si intenda a RIFLESSIONE....per una frana...perchè spero che conosciamo i limiti della RIFRAZIONE????? Dai lualua che in principio si hanno un sacco di domande ma presto sarai più sicuro di te. firmato: un collega giovane
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caro giovane geologo aureli, è il modo di approcciare al problema che è sbagliato. prima si studia il problema e poi si stila un piano di intervnto per le indagini, NON il contrario. Fidati!!! non ti spaventare Io invece di fronte a tanta indecisione per non dire altro avrei chiesto aiuto ad un collega esperto ...ma in modo operativo non sul forum comunque sono questioni di background ..... PS: non ho mai sentito studiare un frana con la sismica a riflessione, mi auguro che tu ti sia sbagliato.
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Iscritto: Oct 2004
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salve, in realtà a me non stupisce affatto che si studi una frana con una metodo a riflessione(mi è già capitato), magari in onde di taglio per disporre di una maggiore risoluzione. e forse non sarebbe neanche male come approccio al problema almeno per avere una idea delle profondità delle superfici di scorrimento(eventuali). il problema infatti è: c'è una frana...facciamo dei sondaggi...si ma fino a che profondità? 20-30m e perchè non 40-50m? tante volte mi è capitato di di sentir parlare di pali di contenimento anche di grandi dimensioni ma che posizionati all'interno del corpo in frana, per errate valutazioni anche dovute alla mancanza di dati, sono risultati utili solo ad aumentare il volume dello stesso per una frana più profonda non considerata.
so che i metodi sismici applicati a questo tipo di problemi sono (relativamente) nuovi e per questo visti con un pò di diffiodenza, ma, se fatti da un persone della giusta competenza, possono dare un grande aiuto!
bye (saluti miche'!)
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Iscritto: Apr 2000
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Ciao michele, non sono pienamente daccordo con quanto dici ma non è questo il problema. C'è chi si è meravigliato delle risposte fornite ed ognuno ha dato un suo suggerimento personale al nostro collega che pensa di aver chiesto aiuto. Il problema è che io, personalmente, avrei chiesto aiuto dopo aver fornito un quadro geologico e geomorfologico sul quale aprire una eventuale discussione e sentire i pareri di altri colleghi, esperti o no.
Non si può parlare di aria fritta. Ho una frana da studiare: che devo fare?
la sismica, la geoelettrica ...daccordo sono tutti metodi validissimi ma son sempre e solo di supporto ed eventualmente di conferma ad uno studio fatto direttamente sul terreno.
Possibile che già si voglia fornire la ricetta per l'intervento senza sapere qual'è il male e se il male c'è davvero?
Questo, permettimi di dirlo, è pressapochismo, superficialità che a me, personalmente, non piace e che cerco, nel mio piccolo, giorno per giorno, di combattere, ma questo tipo di male purtroppo dilaga e tutti i geologi ne pagano seiamente le conseguenze.
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Massimo Online1,780 Apr 8th, 2009
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