poi per cercare di capire se è un problema di approccio hai provato ha verificare la liquefacibilità anche con i metodi basati sulle Vs? ciao
Non devo eseguire la geotecnica, ma non credo che si possano usare parametri geofisici (vs) per verifiche geotecniche (liquefazione), o meglio non credo che una verifica con Vs sia considerata valida dai "geotecnici"
Per curiosità a che valore di NSPT corrispondono gli N20 che hai riportato?? ciao
Il rapporto nelle sabbie può variare da 2.0 a 3.5, attestando il Nspt grezzo a valori medi in un range di 4 - 17; nelle ghiaie 1,5 - 2,5 con Nspt compresi tra 13-35.
Originariamente inviato da: Gianni Gambetta Vianna
Secondo me se fai una analisi granulometrica completa non è detto che il fuso rientri in uno dei 2 di cui alle tabelle del punto 7.11.1 (dopo avere trovato il coeff. di uniformità scegli la più opportuna). Spesso il ramo del fine cade fuori dal fuso.
Gia fatto nelle pomici esce fuori un 30% oltre le ghiaie. Nelle sabbie con coefficinete di uniformità maggiore di 3.5 va perfettamente al suo interno vista la voragine dello spazio intermedio della norma se non hai almeno il 60% di ghiaia
Originariamente inviato da: Gianni Gambetta Vianna
Secondo me se fai una analisi granulometrica completa non è detto che il fuso rientri in uno dei 2 di cui alle tabelle del punto 7.11.1 ...
Infatti, per la verifica della liquefazione capita spesso che per rispamiare in sondaggi e granulometrie si debba spendere una cifra di gran lunga maggiore in differenza tra fondazioni profonde e superficiali adeguate.
La Vs è un criterio che serve ad escludere a priori il potenziale di liquefazione, ma non consocendo la granulometria dobbiamo ipotizzare cautelativamente che rientri nel fuso liquefacibile. Ossia, la Vs indica rischio di liquefazione ma in effetti potrebbe trattarsi di sabbia limoso-argillosa fuori dal fuso legale di liquefazione
a questo punto, in effetti, nelle zone dove hai i minimi di Nspt=4 o giù di li, se sono frequenti soprattutto da una certa profondità in poi (considerato che si valuta sulla base di N'60 ed un basso FC), potrebbero cominciare a far pensare.
io riprporrei la questione posta da Ferry durata del sisma di riferimento capacità degli orizzonti sabbiosi locali di dissipare l'eccesso di pressione (quasi fossero piccolee colonne in ghiaia)
dato che abbiamo i due soft postati da Merlino possiamo tentare con un sistema tristrato sabbier-ghiaie-sabbie a vedere come si sviluppa per quel sisma di riferimento e qella durata (su quei materiali cineritici cìè molta letteratura) e vedere effettivamente cosa succede sono comunque dell'opinione che a meno di non trovarsi in zone di ex I cat difficilmente in italia avremo questo fenomeno al massimo (ed eè quello da studiare) cedimenti che in caso di variabiltà laterale degli spessori potrebbero essere pericolosi
michele conti fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza
A occhio, con i valori di SPT che hai dato, le sabbie risulteranno quasi sempre con FS < 1 o peggio FS < 1.25, non c'è neanche la frazione limosa che ti aumenta l'N160
"Data speak for themselves" -Reverend Thomas Bayes 1702-1761 P(Ai|E)=(P(E|Ai)P(Ai))/P(E)
Ferry, dimenticavo che hai già fatto la verifica, c'è poco da aggiungere, sulla giacitura cuneiforme e le ghiaie a tetto e letto non vedo come possano migliorare la situazione, una volta che hi l'IL e ti segnala rischio sostanziale non sono più fatti tuoi ma del progettista (e del committente), a meno che chieda il tuo aiuto per risolvere il problema.
"Data speak for themselves" -Reverend Thomas Bayes 1702-1761 P(Ai|E)=(P(E|Ai)P(Ai))/P(E)