Ciao a tutti voi professionisti. Sto scrivendo un racconto dove il protagonista è un geologo. Partendo dal presupposto che l'idea che ho dei geologi è molto vaga, la domanda precisa è: un geologo può anche trovare dei gas sottoterra? Con quale strumentazione? L'idea del racconto è questa: un geologo torna nella sua terra per fare il suo lavoro con una ditta del nord che ha vinto un appalto. Scopre che c'è un'anomala concentrazione di gas che provocherebbe la distruzione del suo paese natio. Il nostro eroe decide di salvare la sua città e i suoi concittadini. E' credibile che un geologo scopra un'anomala concentrazione di gas? Oppure, considerando che il paese di cui tratto è assolutamente antisismico, pianeggiante (niente frane...), vicino al mare, come posso far scoprire al nostro eroe la sua prossima distruzione??? Grazie a tutti coloro che mi daranno una mano! E se mai lo pubblicherò verrete citati:))) Ciao!
Questo potrebbe essere una prima informazione importante
Colleghi, forza con la fantasia, vediamo di tirar fuori una storia credibile.
Egidio Grasso Coordinatore sito WEB www.geologi.it Puoi credere di farcela o credere di non farcela. In entrambi i casi i fatti ti daranno ragione. (Henry Ford)
ma che strafalcioni scrivi? La tua trama andrebbe rivoltata come un calzino..Abito nella tua "location": pianura, vicino al mare (niente frane no, perchè anche noi abbiamo la nostra collina della discarica di rifiuti..ecco, magari è un'idea) 1-Con i mezzi che ha un geologo non è possibile che "trovi casualmente" del gas (in certe zone della pianura padana, esistono bolle di gas anche a pochi metri dal piano campagna, che si esauriscono nel giro di pochi minuti; non sto a spiegarti il motivo per cui ci sono). l'ENI ha bucherellato l'Italia alla ricerca di ciò che tu intendi una scoperta straordinaria. 2- Che poi, ammesso che esista, questo giacimento possa distruggere il suo paese natio...bhè, lascialo immaginare agli "americani" che amano moltissimo questi film spazzatura 3-Nessun territorio italiano è assssolutamente antisismico
Forse è meglio addentrarsi in un ambiente a te più familiare.
Anyway, se proprio è questa la trama che vuoi, faccio largo ai miei colleghi, ma a me sembra uno scenario alquanto improbabile, inverosimile, facilmente smascherabile da chiunque.
Guarda, non e della tua zona ma neanche troppo distante: una bella risalita di un diapiro granitco tipo quello del monte capanne all'isola d'elba, o quelli di larderello. Per un esempio piunoto a me caro ( perche sono originario) il pao de acucar di rio de janeiro: il tuo geologo se ne potrebbe accorgere tramite rilievi gravimetrici e studiando il gradiente di temperatura tramite sondaggi calcolare il tempo massimo per mettersi insicurezza: per risolvere la questione potrebbe magari andare ad infilare tutti i sottomarini nucleari degli arsenali mondiali nella faglia di avanfossa, in modo che l'esplosione faccia regredire il diapiro, salvaando l'umanita dalla distruzione nucleare, facendola cooperare (usa urss iran, coree) e con il vapore ricavato dall'esplosione si ricrea una tale massa di nubi che vengon convogliate verso il sahara che ritorna un incredibile foresta con ruscelli e pappagalli... Basta? Ragazzi so che sono bischerate, ma ci ha chiesto fantasia.... Ah scusa per gli accenti ( scrivo con ipad) e per i tempi, ma mi sono fatto prendere dalla storia!
Ultima modifica di Gianni Gambetta Vianna; 06/02/201221:52.
Grazie, Gianni, ma non voglio distruggere il mondo intero (anche se mi piacerebbe far tornare i pappagalli nel Sahara). Mi sa che faccio venire un terremoto.....! O continuo col gas, sperando che mai nessun geologo legga la mia storia:))) Peccato, però: ce ne sono pochi di geologi, in letteratura! :))) Potreste scrivere voi un libro: "Il geologo, questo sconosciuto"!
E dimenticavo di dire che nella storia al nostro eroe gli affibbiano un capo-geologo (esistono? Boh, nella storia esiste) che è poco simpatico, un tipo sotuttoio. Ed è alla mercè di ditte senza scrupoli (queste ho paura che esistano...)
Nessuna intrusione ma, in effetti, non conoscendo la sinossi del romanzo-racconto la cosa non è semplice.
Eviterei però sacche di gas e mi concentrerei su un più credibile sfruttamento di (magari) un giacimento di petrolio con qualche particolare jattura come, ad esempio, elementi radiottivi in quantità massiccia. Già l'inquinamento per lo sfruttamento selvaggio di pozzi petroliferi è sufficiente per trasformare nel tempo (e senza esplosioni ma in modo drammatico e spesso catastrofico) tutta la vita di un paese, vedasi quello che è successo a Gela e a Priolo.
A questo punto il geologo salvifico potrebbe essere inserito come consulente/dipendente di una multinazionale e il suo capo potrebbe essere un altro geologo, senza alcun problema. Oppure il tuo protagonista potrebbe essere un geologo professionista che lavora per qualche associazione ambientalista e si trova a fronteggiare il pericolo di una catastrofe nucleare dal sottosuolo in uno schema di contrapposizioni nel quale sono in lotta interessi economici e la pubblica salute come nel romanzo di Ibsen "Un nemico del popolo" calato però nella situazione italiana, magari, attuale o del recente passato.
In ogni caso ben disponibile a dare una mano per qualche consulenza se la storia prendesse la via "petrolifero-ambientale", ovviamente senza alcuna pretesa sui diritti fino alle prime 10.000 copie vendute e un modesto 1% oltre la copia n. 10.001 ;-).
Un augurio di buon lavoro e grazie per averci coinvolto, una volta tanto, in un'iniziativa di una certa creatività e di per se stessa divertente. Ancor più contento se scavando e scavando nelle pieghe del romanzo dovessero trovarsi un paio di riflessioni serie sullo sviluppo sostenibile e sui danni dello sfruttamento selvaggio delle risorse petrolifere.
Sinossi di un romanzo non ancora scritto: "Gregorio, un geologo nativo di Manduria (ndr:provincia di Taranto), un paese meraviglioso sia per storia che per bellezze naturali ma trascurato oltre misura dagli amministratori e dai suoi stessi concittadini, viene incaricato dalla ditta di Milano per cui lavora di effettuare monitoraggi per i lavori di realizzazione di una discarica per le fogne e la depurazione delle acque reflue del suo paese (ndr: ahimè, la stanno facendo veramente....). Nello svolgere il suo lavoro Gregorio si accorge di un'anomala concentrazione di gas (o qualsiasi altra cosa possibile...!) che diventerebbe una grave minaccia al suo paese e al territorio se i lavori continuassero. Mette al corrente la Ditta delle sue scoperte, ma i titolari sono più preoccupati dalla possibile perdita dell'appalto che dalla distruzione della cittadina. Gli affiancano quindi un geologo esterno che altererà i risultati per dare una parvenza di regolarità ai lavori. Gregorio decide quindi di interessare il sindaco, ma anche questo tiene più al denaro che alla sua città e inizia a speculare con i suoi amici sui possibili ricavi che darebbe la ricostruzione. Aiutato da una donna, Gregorio non riesce a impedire la semi-distruzione della sua città ma riesce a mettere in salvo i suoi cittadini che, guardando il loro paese in macerie, ne comprendono finalmente il valore e decidono di riappropriarsi della sua storia, della sua ricostruzione e, soprattutto, della loro appartenenza alla loro terra." Sicuramente la connotazione del racconto è ambientalista, e nasce dall'esigenza di denunciare, oltre gli abusi edilizi e le speculazioni sul territorio, l'assoluta indifferenza che gli stessi cittadini hanno verso i loro luoghi natii. Potete dare uno sguardo a Manduria su internet, o venirci in vacanza, per meglio comprendere di cosa parlo. Grazie ancora a chi vorrà aiutarmi!