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#114929 - 30/05/2012 15:15
Verifica stabilità in condizioni drenate in terreni coesivi
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Junior Member
Registered: 18/05/2010
Post: 24
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Salve, scrivo perchè curiosando su internet ho trovato in parte la risposta che cercavo su geologi.it .. Spiego meglio, sto utilizzando il programma slope della geostru per effettuare una verifica di stabilità di un pendio..La situazione stratigrafica è questa: circa 2 metri di detrito permeabile che poggia su argille compatte "impermeabili"...Ho inserito la falda a piano campagna per redere saturo il terreno permeabile...Mi sono accorto che nella verifica in CONDIZIONI DRENATE pur avendo inserito la falda a p.c il programma non calcola la risultante delle sovrappressioni neutre alla base dei conci nel terreno argilloso, considerato come terreno impermeabile. Riflettendoci si potrebbe pensare " essendo impermeabili non c'è falda e di conseguenza niente sovrappressioni"..ma se le argille (impermeabili) sono sature concettualmente il programma non commette un errore non considernado le sovrappressioni neutre alla base dei conci?? Ps. stessa identica cosa fa il programma Step11 della Aztec grazie
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#114943 - 30/05/2012 18:35
Re: Verifica stabilità in condizioni drenate in terreni coesivi
[Re: Forren]
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Junior Member
Registered: 18/05/2010
Post: 24
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scusa se non mi sono spiegato bene.. la superficie di scorrimento è circolare e passante per le argille...le argille hanno una bassissima k. ho inserito la falda a p.c. per saturare lo strato di detrito permeabile,quindi supponendo la presenza di una falda questa interesserebbe solo lo strato detritico superficiale. Vorrei solo capire se nella verifica in condizioni drenate alla base dei conci dei terreni impermeabili è corretto non calcolare quelle che il programama chiama Ui: Forze derivanti dalle pressioni neutre
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#114966 - 31/05/2012 07:13
Re: Verifica stabilità in condizioni drenate in terreni coesivi
[Re: marsh83]
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Member
  
Registered: 27/06/2002
Post: 656
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scusa se non mi sono spiegato bene.. la superficie di scorrimento è circolare e passante per le argille...le argille hanno una bassissima k. ho inserito la falda a p.c. per saturare lo strato di detrito permeabile,quindi supponendo la presenza di una falda questa interesserebbe solo lo strato detritico superficiale. Vorrei solo capire se nella verifica in condizioni drenate alla base dei conci dei terreni impermeabili è corretto non calcolare quelle che il programama chiama Ui: Forze derivanti dalle pressioni neutre Guarda, in realta' il tuo dubbio e' anche un mio dubbio atavico, e non ho mai trovato una risposta chiara ne' sui libri ne' su questo forum. Mi sono sempre occupato di analisi di stabilita' in terreni granulari, mentre coi terreni coesivi la questione di eventuali pressioni neutre la vedo molto piu' complicata. Diciamo che un po' tutti i programmi di analisi di stabilita' tendono a considerare gli strati argillosi del tutto impermeabili e privi d'acqua, quindi con pressioni neutre nulle, al pari di un substrato roccioso compatto, privo di porosita' e fessurazione, e che quindi puo' essere effettivamente considerato praticamente impermeabile. Tutto cio' e' ancora piu' vero se assegni al programma condizioni drenate, perche' in tal modo il programma considera che le argille abbiano avuto modo di dissipare ogni (sovra)pressione neutra. Ad essere sincero io non ho ancora capito che se in uno strato argilloso possano svilupparsi delle pressione neutre positive, anche basse ma cmq significative ai fini dell'equilibrio di una versante, almeno non nel caso di strati argillosi poco permeabili, abbastanza superficiali, e inclinati secondo il pendio stesso. In idrogeologia ci insegnano che le argille hanno pori di dimensioni microscopiche, che possono contenere solo acqua di ritenzione, che non ci si possono creare pressioni neutre positive ma solo pressioni negative (suzione, che addirittura migliora la stabilita' di un pendio), che non ci si puo' ritrovare una falda in senso stretto, o quanto meno non una falda utilizzabile per emungimento d'acqua, ad esempio a fini irrigui. Sta di fatto che le argille si ritrovano molto spesso completamente sature e nessuno mi ha mai detto chiaramente se in esse e' possibile o no l'instaurarsi di pressione neutra (trovo sempre risposte vaghe, anche sui testi, del tipo " si deve vedere caso per caso, che argilla e', che composizione granulometrica ha, omogenea o meno, il contesto stratigrafico e morfologico, etc.). Poi c'e' anche la questione delle sovrappressioni neutre nelle argille, che si creano quando ad esempio si fa uno scavo veloce e l'argilla tende a rilasciare lentamente acqua lungo le pareti dello scavo. In tal caso, finche' l'argilla non ha dissipato completamente ste sovrappressioni si parla di condizioni NON drenate, almeno a breve termine. A lungo termine, una volta dissipata l'acqua, si torna in condizioni drenate. Onestamente pero' ancora non ho capito che entita' possono avere ste sovrappressioni neutre, se sono realmente positive o no, se possono avere un ordine di grandezza significativo ai fini della stabilita' di versante, e non capisco neanche se possano realmente instaurarsi in uno strato argilloso lungo un pendio naturale. Diciamo che ho molta confusione, credo che nel caso di pendii naturale e strati non troppo profondi esse siano inesistenti o comunque trascurabili, come del resto mi sembra che tendano a fare i vari programmi di stabilita'. Non mi spiego bene pero' come possa essere la situazione nel caso di strati argillosi piu' profondi, quando s'innescano frane complesse e con sup di scorrimento profonde che coinvolgono anche essi. Credo che questo non sia il tuo caso, ad ogni modo spero che qualche collega piu' esperto in geotecnica possa chiarici definitivamente le idee. Confido vivamente nell'intervento di McCoy, il moderatore di questo forum che e' anche un asso della geotecnica.
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#115021 - 31/05/2012 15:13
Re: Verifica stabilità in condizioni drenate in terreni coesivi
[Re: Forren]
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Member

Registered: 17/12/2007
Post: 938
Loc: firenze, FI, Toscana
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Onestamente pero' ancora non ho capito che entita' possono avere ste sovrappressioni neutre, se sono realmente positive o no, se possono avere un ordine di grandezza significativo ai fini della stabilita' di versante, e non capisco neanche se possano realmente instaurarsi in uno strato argilloso lungo un pendio naturale.
Se fai un'analisi in termini non drenati le sovrappressioni neutre dovrebbero essere già valutate, in quanto il valore di cu è fortemente determinato dalle stesse. Se fai un'analisi in termini di tensioni efficaci, statica, in teoria le pressioni neutre sono nulle, ad eccezione di un piccolo incremento relativo al movimento di massa (se già hai individuato tale movimento), ma in genere le considererei nulle. Se fai un'analisi in campo sismico, oltre alla cu c'è sicuramente un fattore di incremento delle pressioni neutre. Questo incremento ritengo possa essere valutato con una triassiale ciu, in cui tu puoi valutare l'incremento delle pressioni insterstiziali in fase di rottura e a vari livelli deformativi. Sentiamo Mccoy che dice...
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Impara l'arte e mettila da parte!
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#115320 - 04/06/2012 12:34
Re: Verifica stabilità in condizioni drenate in terreni coesivi
[Re: Forren]
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Member
 
Registered: 16/04/2009
Post: 184
Loc: Parma, Emilia Romagna
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Il problema della presenza o meno di falda in argille è anche un mio dubbio atavico che oltre che ai pendii interessa in generale anche il calcolo del peso di volume. Nelle argille anche sature non si potrebbe parlare di falda libera perchè l'acqua è solo di ritenzione. A questo punto la domanda è: Il peso di volume da usare nei calcoli in argille sature è quello immerso o quello naturale? Esempio pratico: Faccio un sondaggio intercettando sabbie in falda al di sotto di una copertura di 10 m di argille. La falda è legata alle sabbie; tuttavia la falda è in pressione e quindi il livello statico mi risale nelle argille fino a 5 m da p.c. Se seguissi la procedura che si vede sui testi dovrei usare per le argille il peso naturale fino a 5 m e poi il peso immerso. Però in realtà la falda è nelle sabbie non nelle argille. Le argille saranno sature per risalita capillare ma l'acqua presente in esse non è libera e quindi non potrebbe(almeno credo) determinare i fenomeni di spinta di galleggiamento che per esempio, nelle sabbie in falda, portano ad utilizzare il peso immerso. Se mi chiarite questo dubbio vi sarò per sempre riconoscente 
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#115340 - 04/06/2012 14:43
Re: Verifica stabilità in condizioni drenate in terreni coesivi
[Re: michelec]
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Member
Registered: 15/04/2009
Post: 273
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non quello immerso ma quello saturo, ma il problema è la perdita di resistenza con la saturazione (questo è importante) D'accordo col valutare la perdita di resistenza in condizioni di saturazione, ma bisogna tenere conto anche della pressione neutra che riduce la pressione efficace. Ho già avuto modo di annotare in una replica di questo post che quando l'argilla è sotto falda bisogna considerarne il peso sommerso. Notare che se non si tenesse conto di questo "dettaglio" e si usasse per l'argilla sotto falda il peso saturo, il fattore di sicurezza di un pendio in argilla sarebbe, paradossalmente, maggiore in presenza di falda che in uguale a quello del pendio in condizioni asciutte. Nell'esempio proposto si ipotizza che la falda sia in pressione e che sia a -5 metri dal piano campagna. Lo schema stratigrafico e idraulico è dato da 5 metri di argilla insatura sopra la falda, seguono altri 5 metri di argilla sotto falda (ovviamente satura), infine altri enne metri di sabbia sotto falda. A 5 metri di profondità la pressione totale sarà SIGMA_1 = 5 * GAMMA_argilla_insatura, la pressione neutra sarà pari a zero e quella efficace SIGMA'_1 = SIGMA_1 (argilla sopra la falda). A 10 metri di profondità, base dello strato di argilla, la pressione totale sarà SIGMA_2 = SIGMA_1 + 5* GAMMA_ argilla_satura; a questa profondità bisogna considerare il carico idraulico dovuto in parte ai 5 metri della falda soprastante + la pressione dovuta alle condizioni artesiane; quindi si avrà una pressione neutra U_1 = 5*9.8 + pressione_artesiana. Ne consegue che la pressione efficace a 10 metri di profondità sarà SIGMA'_2 = SIGMA_2 – U_1 = (SIGMA_1 + (5* GAMMA_ argilla_satura)) – (5*9.8 + Press.Art.) = SIGMA'_1 + 5 * (GAMMA_argilla_satura – 9.8) - Press.Art. = SIGMA'_1 + (5 * GAMMA_argilla_somm) - Press.Art..
Edited by m-d-l (04/06/2012 15:31)
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#115369 - 04/06/2012 16:53
Re: Verifica stabilità in condizioni drenate in terreni coesivi
[Re: m-d-l]
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Registered: 16/04/2009
Post: 184
Loc: Parma, Emilia Romagna
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non quello immerso ma quello saturo, ma il problema è la perdita di resistenza con la saturazione (questo è importante) D'accordo col valutare la perdita di resistenza in condizioni di saturazione, ma bisogna tenere conto anche della pressione neutra che riduce la pressione efficace. Ho già avuto modo di annotare in una replica di questo post che quando l'argilla è sotto falda bisogna considerarne il peso sommerso. Notare che se non si tenesse conto di questo "dettaglio" e si usasse per l'argilla sotto falda il peso saturo, il fattore di sicurezza di un pendio in argilla sarebbe, paradossalmente, maggiore in presenza di falda che in uguale a quello del pendio in condizioni asciutte. Nell'esempio proposto si ipotizza che la falda sia in pressione e che sia a -5 metri dal piano campagna. Lo schema stratigrafico e idraulico è dato da 5 metri di argilla insatura sopra la falda, seguono altri 5 metri di argilla sotto falda (ovviamente satura), infine altri enne metri di sabbia sotto falda. A 5 metri di profondità la pressione totale sarà SIGMA_1 = 5 * GAMMA_argilla_insatura, la pressione neutra sarà pari a zero e quella efficace SIGMA'_1 = SIGMA_1 (argilla sopra la falda). A 10 metri di profondità, base dello strato di argilla, la pressione totale sarà SIGMA_2 = SIGMA_1 + 5* GAMMA_ argilla_satura; a questa profondità bisogna considerare il carico idraulico dovuto in parte ai 5 metri della falda soprastante + la pressione dovuta alle condizioni artesiane; quindi si avrà una pressione neutra U_1 = 5*9.8 + pressione_artesiana. Ne consegue che la pressione efficace a 10 metri di profondità sarà SIGMA'_2 = SIGMA_2 – U_1 = (SIGMA_1 + (5* GAMMA_ argilla_satura)) – (5*9.8 + Press.Art.) = SIGMA'_1 + 5 * (GAMMA_argilla_satura – 9.8) - Press.Art. = SIGMA'_1 + (5 * GAMMA_argilla_somm) - Press.Art.. Questo è quello che c'è scritto su tutti i testi di geotecnica. Il mio dubbio era che nei secondi 5 metri di argilla fosse meglio utilizzare il peso saturo dal momento che, data la bassa permeabilità, queste argille inferiori fossero "insensibili e isolate" all'azione della falda. Queste argille inferiori sono sature, ma non in falda; il valore di -5m da piano campagna è dovuto alla pressione artesiana ma in realtà la falda si trova nelle sabbie a partire da -10m da p.c. Michele, quando dici di usare quello saturo intendi quindi nei 5 m di argille inferiori?
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Max Online: 1780 @ 08/04/2009 23:01
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