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OP
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Egregi colleghi desidero capire come, nel diverse regioni dotate di piani stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI ) si opera in merito alla deperimetrazione di aree in frana (lascio perdere gli aspetti idraulici). Mi spiego meglio con un esempio che riguarda la Regione Lazio. Nel PAI vengono perimetrate le aree ritenute in frana con diversi livelli di pericolosità. Le perimetrazioni sono il risultato di “valutazioni qualitative” sui livelli di pericolo e rischio; esse dovranno essere valutate sulla base di indagini e rilievi dettagliati.
Se io vengo chiamato per l’analisi dettagliata di un versante e scopro che in realtà l’analisi dell’AbR è stata eccessivamente cautelativa e si può deperimetrare o riperimetrare l’area, presento istanza all’autorità dei bacini che dovrebbe, se ritiene che gli studi siano stati eseguiti con il giusto grado di approfondimento, riperimetrare l’area, (dovrebbe ma non succede mai).
Può capitare inoltre che si può verificare che il problema delle frana sussiste, ma con opportuni interventi , come ad esempio la realizzazione di una barriera paramassi, si può mettere in sicurezza l’area abitata sottostante, riducendone il livello di rischio.
Problema: se io progetto e realizzo una barriera paramassi (ovviamente sempre nei casi di caduta massi isolati e di volumi che non superano i 2 mc) a protezione degli abitati sottostanti, posso richiedere la deperimetraizone del settore a valle dell’opera di protezione? Nel Lazio non rilasceranno mai il parere.
Se il proprietario di un fabbricato posto a valle dell’area d’intervento ha necessità di eseguire un piccolo ampliamento senza ulteriore carico urbanistico, se ha necessità di condonare parte del fabbricato realizzato senza le dovute autorizzazioni almeno venti anni fa, ha possibilità di vedersi autorizzato con il parere favorevole dell’AbR?
Capita spesso di vedere strade provinciali e regionali sottoposte a scarpate rocciose a rischio frana e le stesse non vengono chiuse al traffico, oppure, si risolve realizzando le barriere paramassi e in questo caso la strada viene messa in sicurezza; allora perché per colui che ha necessità di ampliare il proprio fabbricato o di sanarlo non ci sono queste possibilità?
Scusatemi ma sono tematiche che riguardano la nostra professione e se ci chiudono le porte anche su questi lavori che sono di nostra esclusiva competenza rischiamo veramente di chiudere tutti.
Un conto è sapere che ci sono le condizioni per risolvere un problema di questo tipo e un conto è sapere che non c’è alcuna possibilità perché l’AbR dirà sempre di no.
grazie
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Credo che la differenza sia tra la necessità di gestire gli scenari di rischio dovuti a situazioni di fatto (es: strade che esistevano prima del PAI e che attraversano aree classificate a rischio elevato) e l'opportunità di evitare che si formino nuove situazioni di rischio.
A me risulta che le classificazioni di pericolosità/rischio, spesso molto cautelative perché fatte in base solo a valutazioni geomorfologiche qualitative, possano essere riviste se si dimostra con dati diretti e valutazioni quantitative che le cose stanno in modo differente, il che a volte può essere ingiustamente oneroso. Molto dipende dalla qualità del PAI.
How many years can a mountain exist/ before it is washed to the sea?
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Mi è capitato uno scenario simile nello studio dove lavoravo prima, non so quindi come sia andata a finire, ma per quanto riguarda il PAI dei Bacini regionali del Lazio ci sono ancora i procedimenti in corso a carico dei funzionari e relativi alla tragedia di Ventotene e sono quindi tutti portati a fare ostruzionismo ad oltranza (per alcuni tanto alla pensione manca poco). La frase riportata nel sito fa ridere a chi ne ha avuto a che fare: "In considerazione sia del continuo mutare del quadro territoriale, in virtù del dinamismo della fenomenologia afferente al dissesto idrogeologico e dei connessi interventi di mitigazione e di messa in sicurezza, sia conseguentemente ad ulteriori approfondimenti conoscitivi di settore, l’Autorità di Bacino provvede alla successiva tempestiva corrispondenza tra il P.A.I. e le suddette dinamicità del territorio mediante l’emanazione di Decreti Segretariali di aggiornamento"
Probabilmente la cosa è più semplice per le altre AdB, ma ho sentito dire che comunque ci vogliono anni per la pessima AdB del Liri-Garigliano (quella per intenderci che non mette nessuna cartografia su internet ma bisogna pagare. Poi ci si scandalizza dei disastri, scusate la parentesi). Non so se in questo caso i tempi siano dovuti al fatto che per ufficializzare una nuova perimetrazione c'è bisogno che la cosa passi dal Ministero e sia pubblicata in Gazzetta. Nel caso dei Bacini Regionali "basta" l'approvazione del Consiglio Regionale
Ultima modifica di AndreaEvangelist; 03/03/2014 11:15.
Andrea Evangelista Geologo
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