Dario, perdonami se lo hai già scritto...a che profondità hai campionato il terreno del fuso? In teoria, da noi, basterebbero 3 metri di depositi certamente non liquefacibili per escludere tale fenomeno sui depositi sottostanti, entro 20 m dal pc..
No non l'avevo scritto, ma siamo sui 7 m di profondità. Per quel specifico deposito io avevo già escluso la liquefazione, anche perchè nei primi 5-6 m le velocità sismiche sono sopra i 350 m/s. Sono d'accordo anche con AD70, mai mi limiterei a valuate un'eventuale liquefazione dal solo fuso granulometrico, anzi è l'ultima "prova" diciamo così a cui ricorro. Ma c'è nella normativa e bisogna comunque tenerne conto. Ma a me interessava capire qual è il criterio che voi usate per dire si o no (oppure forse) nel caso di fusi anche diversi. Ne posto un altro che proviene da più lontano ed è leggermente diverso. Altrimenti decidiamo di comportarci come dice McCoy, ma credo che un giudizio lo dobbiamo dare
scusa Donatella ho visto solo ora la tua domanda. Si tratta di ghiaie zona Vedelago (TV). Come dicevo èer quel fuso non ci sono grossi dubbi. Volevo sulla base dell'esperienza di altri capire se c'è o meno un metodo (anche empirico) per dire liquefacibile o no, o per dire forse
beh si certo Michele con quelle velocità avevo già fatto le mie considerazioni. Ma sai, trattandosi di argomenti "delicati" avere più prove a sostegno delle conclusioni è sempre bene. Ho sentito che tra poco usciranno nuove linee guida dove il limite liquefacibile-non liquefacibile basato sulle misure sismiche dovrebbe essere posto attorno a Vs = 200 m/s. Assummendo sia (ripeto sia) vero mi sembra pochetto. Starei sui 220-230 per sicurezza, che ne pensi?
si la magnitudo, anche se parlando con esperti (OGV) loro ritengono fondamentale la durata del sisma. Ovvero potrebbe essere più pericoloso un terremoto di magnitudo non elevata ma "lungo" di uno a magnitudo più consistente ma di breve durata. Emilia docet. Quindi bisogna fare molta attenzione anche in zone con forte suscettibilità alla liquefazione anche se la magnitudo indicata per il sito è magari leggermente inferiore a 5. Voi che ne pensate?
Ciao, ho trovato una analisi granulomterica realizzata in passato su terreni alluvionali, in cui la curva granulometrica è già inserita all'interno di limiti che dovrebbero corrispondere a quelli previsti dalla normativa per identificare i terreni liquefacibili. In questo caso affermeresti che i terreni sono non liquefacibili? Saluti