Rileggendo questa frase, siamo sicuri che l'insorgenza dello stato limite è governata dal phi_cv nei rilevati e non da phi_picco?
Non ho la certezza assoluta, ma probabilistica (in senso lato, ben inteso) si.
Secondo me anche una prima rottura di pendio evolve per rottura progressiva per "migrazione degli sforzi", per cui le sezioni al piede della futura superficie di collasso sono sin da subito sollecitate al massimo della propria resistenza, per poi scadere verso valori CV se non residui.
Però con i metodi dell'equilibrio globale (quelli numerici onestamento non so) io modello il volume coinvolto dalla rottura con un unico valore della resistenza (nell'ipotesi più semplice di terreno omogeneo); phi_CV mi sembra (opinione personale) il valore "medio" (sempre in senso lato) di questa resistenza che meglio approssima la realtà del fenomeno nel suo divenire.
Non faccio riferimento a un qualche approccio codificato, pur sapendo dell'esistenza di correnti di pensiero differenti nella comunità geotecnica, di cui le norme AGI sopra ricordate sono un esempio: seguo un mio convincimento.
Tutto questo su basi esclusivamente geotecniche (corretto o meno che sia il mio approccio); poi, però, devo anche valutare i notevoli limiti introdotti dalla normativa vigente (che letteralmente "massacra" la resistenza, come giustamente notavi tu). A questo punto, fatta salva la validità generale della "regola", sono io stesso il primo a fare eccezione, basandomi sempre sul margine di giudizio personale. Posto di non avere a che fare con riattivazioni, valuto anche dimensioni del rilevato e, quindi, l'aggravio della resistenza sui terreni in posto, la natura dei terreni, presenza e tipologia della circolazione idrica nel sottosuolo, l'assetto morfologico naturale e di progetto,...
Esempio ne è l'esempio che avevo citato, in cui ho modellato il terreno con phi_picco come valore caratteristico: affinchè nelle verifiche comparisse phi_CV quale valore di progetto, perchè se fossi partito da phi_CV come valore caratteristico mi sarei trovato a lavorare con un valore di progetto (32°) che non è pertinente - secondo me - per un terreno (ghiaia limosa) sollecitato a prima rottura.