Ma mi chiedevo come mai esiste una legislazione che detta il campionamento minimo delle acque potabili (DM.192/2016) quando la WHO e la direttiva comunitaria, che ne prende a modello, specifica che il gestore deve campionare in base alle conclusioni delle Drinking Water Safety Plans, a cui tra l'altro, il DM di cui sopra si riferisce?
Mi sembra un altro bel esempio del legislatore che non si fida. Poi sono andato a controllare i dati dei gestori e indovinate? Tutti fanno il campionamento minimo ... (almeno quelli in cui mi sono imbattuto io)
Il gestore si dovrebbe assumere i rischi del proprio operato in base all'analisi di rischio che esegue su ogni parte della rete e la conseguente campionature del potabile. Se poi sbaglia, ci dovrebbe essere un apparato controllore/giuridico che gli fa rimpiangere di aver fatto errori.
Edited by geotux (15/01/2018 01:16)