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by Egidio Grasso, March 2
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Riportando tutto il capoverso citato da AD70: C6.3.5 INTERVENTI DI STABILIZZAZIONE ...Se un pendio è interessato da una nuova costruzione, il progettista deve verificare la stabilità del pendio prima della realizzazione dell’opera, quantificandone il coefficiente di sicurezza nelle condizioni più critiche. Se in queste condizioni il valore del coefficiente di sicurezza è giudicato adeguato alla nuova costruzione si procede alle verifiche dell'opera, valutandone anche la stabilità globale secondo quanto prescritto nel §6.8.2. Il progettista deve poi rianalizzare la stabilità del pendio tenendo conto della presenza della nuova costruzione e controllando che il valore del coefficiente di sicurezza non risulti inferiore al valore ottenuto con l’analisi effettuata prima della costruzione dell’opera. In caso contrario, è necessario predisporre interventi di stabilizzazione del pendio per riportarne il margine di sicurezza finale almeno pari a quello precedente la realizzazione della nuova opera. Sembra proprio che bisogna rianalizzare con gli stessi criteri utilizzati ante-operam il pendio post-operam, ossia introducendo il carico della struttura, le modifiche geometriche dovute a sbancamento, rilevato, ecc.
"Data speak for themselves" -Reverend Thomas Bayes 1702-1761 P(Ai|E)=(P(E|Ai)P(Ai))/P(E)
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Sempre per AD70
Credo che sia necessaria anche la verifica di stabilità del pendio con l'opera perché il confronto ante e post operam deve essere eseguito attraverso analisi che utilizzano gli stessi criteri
Io penso che il concetto sia quello di non aggravare il rischio tra stato attuale ovvero pendio naturale e pendio dopo che è stata realizzata l'opera che a mio modo di vedere non è più un pendio naturale. Cioè in altre parole, siccome aumenti il rischio inserendo un opera sul pendio (elemento esposto) ti obbligo con una serie di interventi (ho timore solo nei casi più fortunati non necessari) a dimostrare che alla fine della realizzazione dell'opera non mi hai comunque aggravato la stabilità rispetto all'attuale (leggi pendio naturale). E questo a mio giudizio lo si fa confrontando l'FS del pendio naturale con l'FS del pendio nella sua configurazione finale.
Non capisco cosa intendi per analisi che utilizzano gli stessi criteri.
Un saluto
P.S. Questo nel caso di configurazione di partenza dove ho un pendio senza niente sopra chiaramente
Ultima modifica di mijasimo; 29/03/2019 14:58. Motivo: P.S. precisazioni
Fa' sempre la cosa giusta.
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Cioè in altre parole, siccome aumenti il rischio inserendo un opera sul pendio (elemento esposto) ti obbligo con una serie di interventi (ho timore solo nei casi più fortunati non necessari) a dimostrare che alla fine della realizzazione dell'opera non mi hai comunque aggravato la stabilità rispetto all'attuale (leggi pendio naturale). E questo a mio giudizio lo si fa confrontando l'FS del pendio naturale con l'FS del pendio nella sua configurazione finale. Non capisco cosa intendi per analisi che utilizzano gli stessi criteri. Un saluto P.S. Questo nel caso di configurazione di partenza dove ho un pendio senza niente sopra chiaramente
Con gli stessi criteri geometrici, stesso metodo di verifica, stessi parametri, gamma:M, gamma_R, a meno che l'opera li modifichi. Ossia, ante e post dovrebbe trattarsi della configurazione-combinazione pendio naturale. Non ravviso altra interpretazione alternativa, dato che tra la verifica ante e quella post la norma ha immesso la verifica intermedia di stabilità globale, ossia del tratto di pendio interessato, dove il pendio si considera non-naturale.
"Data speak for themselves" -Reverend Thomas Bayes 1702-1761 P(Ai|E)=(P(E|Ai)P(Ai))/P(E)
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Se l'opera è preesistente sul pendio e faccio modifiche o metto altre opere sono perfettamente d'accordo con te AD
Fa' sempre la cosa giusta.
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siete un po' troppo veloci per me! Ciao, allora per quanto riguarda le fondazioni al punto 7.11.5.1 si rimanda per le verifiche di stabilità esplicitamente alle modalità di verifica dei pendii naturali laddove al punto 2 si scrive:
2. La valutazione della sicurezza del sito nei confronti della liquefazione e della stabilità globale, secondo quanto indicato rispettivamente ai par. 7.11.3.4 e 7.11.3.5
E' chiaro che qui le indicazioni sono date esplicitamente per cui non si può fare riferimento ai gamma_r del cap. 6.
Non mi torna assolutamente, c'ho scritto un post abbastanza lungo prima proprio su questo, forse ti è sfuggito. Anche McCoy non era molto persuaso di questa indicazione normativa. Credo di aver ritrovato il tuo post. In sintesi da quello che allo stato attuale mi sembra di aver capito 1) verifica stabilità pendio ante operam (valori caratteristici e definizione di FS) 2) verifica stabilità globale opera (A2+M2+R2) 3) verifica stabilità pendio post operam (valori caratteristici e definizione di FS) Nelle condizioni sismiche si fa sempre riferimento alla verifica di stabilità del pendio ed alla stabilità globale dell'opera (es. Muri 7.11.6.2.2; Paratie 7.11.6.3.2). Per le fondazioni però sembra tutto un po' più slegato ma unendo: §7.11.5.1 ...... 2. La valutazione della sicurezza del sito nei confronti della liquefazione e della stabilità globale, secondo quanto indicato rispettivamente ai par. 7.11.3.4 e 7.11.3.5con il §7.11.5.3 ........ Devono essere considerati almeno gli stessi stati limite ultimi di cui ai § 6.4.2.1 e 6.4.3.1. ...... Le verifiche allo stato limite ultimo di fondazioni superficiali e su pali sono condotte con le metodologie indicate nel Capitolo 6 e con le prescrizioni riportate al § 7.11.1.anche per le fondazioni emerge l'obbligo della doppia verifica stabilità pendio e stabilità opera........queste andranno precedute dalla stabilità globale ante operam
La Luna piena minchionò la Lucciola - Sarà l'effetto dell'economia, ma quel lume che porti è deboluccio... - Sì, - disse quella - ma la luce è mia! (Trilussa)
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Attento 7.11.3.5! Non 7.11.5.3...
Fa' sempre la cosa giusta.
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per AD In sintesi da quello che allo stato attuale mi sembra di aver capito 1) verifica stabilità pendio ante operam (valori caratteristici e definizione di FS) 2) verifica stabilità globale opera (A2+M2+R2) 3) verifica stabilità pendio post operam (valori caratteristici e definizione di FS)
Sul punto 3 io la vedo diversamente ma mi prendo il tempo di pensarci con calma perché mi fuma il cervello
Fa' sempre la cosa giusta.
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Premetto che la procedura indicata dalle NTC18 seppur giusta dal punto di vista teorico credo che sia applicabile solo per grandi opere. In ogni caso di seguito quanto sono riuscito a ricostruire....aspetto critiche e revisioni.
C6.3.5 Le indicazioni sono finalizzate a valutare la necessità o meno di interventi di stabilizzazione dopo la realizzazione di un’opera (confronto tra FS pendio ante e post opera). Vengono distinti due tipi di verifiche di stabilità: stabilità pendio e stabilità globale (opera) Per condurre la stabilità pendio post operam deve essere verificata prima la stabilità globale dell’opera. Si fa specifico riferimento alle condizioni più critiche e quindi, se interpreto bene, andranno valutate le condizioni senza sisma, con sisma e post sisma e/o le diverse fasi realizzative.
Come riepilogo della procedura del C6.3.5 STABILITA' 1) Stabilità Pendio ante operam (valori caratteristici e valutazione dell'adeguatezza del FS) 2) Stabilità globale opera (A2+M2+R2 e verifica Ed<Rd) 3) Stabilità Pendio post operam (valori caratteristici e valutazione dell'adeguatezza del FS)
Se Fs post operam<FS ante operam andranno realizzate opere di stabilizzazione sufficienti a ripristinare FS ante operam
Oltre a quanto specificato al C6.3.5 di seguito i riferimenti alle diverse procedure indicate nei vari paragrafi
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1) STABILITA' PENDIO ANTE OPERAM •statica §6.3
•sisma §7.11.3.5
•post sisma §7.11.3.5
2) STABILITA' GLOBALE OPERA •statica verifiche in corso d’opera, termine costruzione ed in fase di esercizio per tutte le opere si fa specifico riferimento A2+M2+R2 e gamma_R=1.1 (tab. 6.2.I, 6.2.II e 6.8.I)
mi pare che solo il §6.8 indica la necessità delle verifiche nelle diverse fasi costruttive; non per tutte le opere si fa specifico riferimento al §6.8, sembrerebbero rimanere fuori da tali verifiche pali e paratie, mentre nei capitoli relativi a fondazioni superficiali, fondazioni miste, muri e strutture miste ad essi assimilabili ed opere in sotterraneo il riferimento al §6.8 è esplicito
•sisma a meno di quanto diversamente specificato nel capitolo 7 si deve sempre tener presente quanto indicato al §7.11.1 quindi gamma_F=1, gamma_M=1 e gamma_R corrispondenti ai gamma_R indicati al capitolo 6 fronti di scavo e rilevati gamma_F=1, gamma_M=1 e gamma_R=1.2 (§7.11.4) opere sostegno (muri e paratie) si fa specifico riferimento al §7.11.4 quindi gamma_F=1, gamma_M=1 e gamma_R=1.2 fondazioni (fondazioni superficiali, pali e fondazioni miste) non ci sono riferimenti al §7.11.4 anzi al 7.11.5.3 ed al §7.11.5.3.2 si indica che le verifiche allo SLV devono essere eseguite secondo §§6.4.2.1, 6.4.3.1 e 6.4.3.3 ma con le prescrizioni riportate al §7.11.1; gamma_F=1, gamma_M=1 e gamma_R=1.1
•post sisma opere di sostegno (muri, paratie) nel §7.11.6.1 si fa specifico riferimento alla verifica post sisma, per i gamma da adottare non saprei, credo quelli statici! fondazioni, fronti di scavo e rilevati non ho trovato riferimenti specifici
3) STABILITA' PENDIO POST OPERAM •statica non sono presenti riferimenti diretti nei paragrafi relativi alle singole opere comunque il C6.3.5 sembra sufficientemente a giustificare la verifica
•sisma in tutti i paragrafi relativi alle diverse opere si fa riferimento al §7.11.3.5 quindi alla stabilità del pendio con sisma e opera, tale riferimento manca solo per i fronti di scavo e rilevati
•post sisma in tutti i paragrafi relativi alle diverse opere si fa riferimento al §7.11.3.5 quindi alla stabilità del pendio post sisma, tale riferimento manca solo per i fronti di scavo e rilevati
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...se venisse confermato lo schema precedente ci troveremmo nella condizione di eseguire per una singola opera 10 verifiche (comprendendo in queste anche la verifica in corso d'opera, utile anche ai fini dei piani di sicurezza) .....e chi le paga?
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Massimo Online1,780 Apr 8th, 2009
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