mi sono imbattuto in una relazione geologica redatta per spiegare superamenti di parametri nel monitoraggio dei piezometri a valle di una discarica, allo scopo di imputarli a fondo naturale e non alla contaminazione di percolati. Tutto bene salvo il fatto che sono firmate da un ingegnere che rielabora i vari dati geologici, geognostici e geologico-strutturali esistenti (sondaggi, dati di bibliografia, ecc.). La relazione non si chiama "relazione geologica" e ci mancherebbe, però parla solo di descrizioni della geologia, delle stratigrafie oltre che dei campionamenti effettuati.
A mio parere invece è inaccettabile.... in questi casi a chi si deve segnalare.
Non voglio essere irrispettoso ma mi sembra un po' come il bue che dice cornuto all'asino!
La Luna piena minchionò la Lucciola - Sarà l'effetto dell'economia, ma quel lume che porti è deboluccio... - Sì, - disse quella - ma la luce è mia! (Trilussa)
d'accordo capisco che la questione bue/asino sia grottescamente intersecata e pertanto la tengo fuori dall'oggetto, come ho appunto fatto editando il post. Resta il fatto di una potenziale violazione dell'art. 348 c.p.
forse le commissionano a un geologo e poi le firmano (o controfirmano) togliendo il cartiglio originale in quanto titolari dell'incarico di progettazione, ma è regolare?
