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by Egidio Grasso, March 2
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geomundo, per adesso cito l'articolo In seguito possiamo commentare I valori proposti. Yoshida ha dei grafici che vedo di recuperare.
"Data speak for themselves" -Reverend Thomas Bayes 1702-1761 P(Ai|E)=(P(E|Ai)P(Ai))/P(E)
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L'articolo di Castellaro non sembra più disponibile online, postare le figure qui è piuttosto laborioso, vedo se riesco ad allegare qualcosa di significativo
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Chi è interessato a continuare il discorso e a ricevere materiale significativo (grafici) mi può inviare un MP con la sua mail.
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Frasi chiave: As in the case of structures, also on soils we can observe a general ‘basic’ damping value under low shear strain ( 10—4) which is 2–3% below 10 Hz and which means, by recalling Eq. (6),a 12–18% amplitude decay per cycle. This value commonly reaches 6% ( 430% amplitude decay per cycle) at high frequencies (e.g. Figs. 9 and 10). The fact that damping increases with frequency is expected. In Fig. 12C we show the damping ratios at 1 Hz (red circles) and 10 Hz (cyan circles) measured at the different strain levels in the field and compare them with the damping values measured in the laboratory on the same sediment types in undisturbed samples. We note that the difference is of one order of magnitude (0.3–0.5% damping measured in the laboratory vs. 3–5% measured at the geophysical scale). As a further confirmation, we plot our findings (i.e. soil damping between 2% and 5% below 10 Hz for ϵ = [10—4, 10—3]) against standard damping curves commonly used in site response modeling and well known in the literature (Fig. 13). We see that in all cases damping measured in situ is one order of magnitude larger than damping measured in the laboratory at small strain rates.
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Anyone familiar with the microtremor H/V method has prob- ably observed that even in presence of soft covers on stiff bedrocks it is very unlikely to see higher modes (cfr. also Figs. 8 and 10, [7]). Usually a strong impedance contrasts is marked by a single sharp H/V peak. Higher modes certainly exist but their amplitude is strongly attenuated due to the damping of soft soils. In case of stronger excitations (mid-large shear strains), like those induced by earthquakes, one expects that the anelastic damping is even larger. In no case do real transfer functions resemble the case of the black curve in Fig. 11B, obtained by using the laboratory damping values. The use of damping values measured in situ should be con- sidered in any realistic soil modeling. This also allows to avoid the costs of laboratory testing for a class of problems which are not controlled from the scale of the laboratory samples.
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E infine, questa frase nella quale si indica esplicitamente che il valore minimo da considerare nelle analisi di RSL, il nostro lower bound di Do, è nella maggior parte dei casi 2% A final interesting observation is that in all our experiments on soils performed under microtremor conditions (ε¼ 10—4), the minimum damping value, which we called the ‘base level’, that could be measured at the geophysical scale at any frequency below 10 Hz was hardly lower than 2% (which means a 13% amplitude decay per cycle). On structures, the ‘base damping level’ was found to be a little larger (2.5–3%, which means 17–20% amplitude decay per cycle). These values somehow depend on the threshold dis- placement selected for the calculations of the decrement signature but can be considered the minimum damping values under low strain (standard operative conditions, amplitude noise spectrum 410—3 mm in the [0.1, 1] Hz interval) in the seismolo- gical and seismic engineering problems at the sample scale of 10– 1000 m.
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Cari tutti, forse dovrei aprire un altro topic ma l'argomento comunque è sempre lo stesso. Devo fare una RSL per un edificio con piano d'imposta a -8 m dal p.c.. Ho provato estraendo lo spettro a -8 m within e, come invece suggerisce D'Intinosante, togliendo i primi 8 metri di terreno. I risulti sono differenti, più conservativi nel secondo caso, la forma degli spettri è simile ma nel secondo caso il plateaux ha valori di ag più alti di quasi il 30%. Mi chiedo qual'è la procedura corretta? Nel primo caso (within a - 8 m) ci sono effetti di rifrazione e riflessione dovuti allo spessore dei terreni sovrastanti che nella realtà non esistono, quindi è giusto il ragionamento di D'Intinosante? Qual'è il vostro parere? Buona salute a tutti Giulio Cancelli
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Cari tutti, forse dovrei aprire un altro topic ma l'argomento comunque è sempre lo stesso. Devo fare una RSL per un edificio con piano d'imposta a -8 m dal p.c.. Ho provato estraendo lo spettro a -8 m within e, come invece suggerisce D'Intinosante, togliendo i primi 8 metri di terreno. I risulti sono differenti, più conservativi nel secondo caso, la forma degli spettri è simile ma nel secondo caso il plateaux ha valori di ag più alti di quasi il 30%. Mi chiedo qual'è la procedura corretta? Nel primo caso (within a - 8 m) ci sono effetti di rifrazione e riflessione dovuti allo spessore dei terreni sovrastanti che nella realtà non esistono, quindi è giusto il ragionamento di D'Intinosante? Qual'è il vostro parere? Buona salute a tutti Giulio Cancelli LE condizioni non sono molto chiare. Se si tratta di un edificio con garage interrato a -8 m, allora lo spettro alla base è: location -8, type within A+B. Quali sono gli effetti di riflessione e rifrazione e perchè non esistono in realta? Strata, come tutti gli altri programmi con algoritmo Shake, in quel punto calcola l'onda incidente, diretta verso l'alto (A) e quella riflessa (B). Se invece imponiamo location -8 surface (2A) abbiamo una intensità maggiore perchè a quel livello strata impone una intensità 2A, come se fossimo in superficie. La differenza con A+B diventa significativa alle medie e alte frequenze. Ma nella realtà non siamo in superfice. Non so cosa si intenda nel 'togliere i primi metri di terreno'. Rifare un profilo di suolo? Ma questo cambierebbe tutto il modello, e sarebbe valido solo se il suolo poi venisse scavato e livellato per una certa area attorno all'edificio, per uno spessore di 8 m. Personalmente, se si tratta di un edificio con garage interrato, darei in pasto al progettista spettri a differenti profondità, ad esempio: -8 m (Base) A+B -4 m (punto intermedio) A+B 0 m (superficie libera) 2A Quale di queste sollecitazioni governi la verifica poi non è facile da stabilire e non è nostra competenza, potrebbero contribuire tutte in eguale modo o meno.
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Grazie McCoy, chiarissimo e utilissimo come sempre. Nel corso online disponibile sul sito del CNG, D'Intinosante suggerisce di utilizzare un modello di sottosuolo senza lo spessore di terreni sopra l'imposta delle fondazioni, in realtà lui dice "io faccio così". Anche io sono rimasto perplesso. Comunque si tratta di una edificio con due piani interrati. Grazie ancora e cari saluti Giulio Cancelli
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Probabilmente in questi casi si dovrebbe procedere con modelli 2D.
Non so se nell'applicazione di modelli 1D si potrebbe procedere considerando due punti estremi: uno centrale allo scavo ed uno prossimo allo spigolo dello scavo. Nel punto centrale implementeremo un modello decurtato dello spessore di scavo (8 m) con risposta su superficie libera ed allo spigolo implementeremo il modello originario (senza decurtazione spessore) imponendo -8 m within (A+B).
Il controllo successivo potrebbe essere fatto con il confronto FT-misure HVSR alla base dello scavo.
La Luna piena minchionò la Lucciola - Sarà l'effetto dell'economia, ma quel lume che porti è deboluccio... - Sì, - disse quella - ma la luce è mia! (Trilussa)
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Massimo Online1,780 Apr 8th, 2009
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