A sostegno della mia tesi, posso citare il libro di Yoshida: 'Seismic Ground response analysis', Springer. Riporto tutto il paragrafo di interesse che descrive uno dei meccanismi dell'amplificazione sismica e allego la figura citata. In neretto sottolineato, il concetto che esclude che la base della struttura possa essere usata come superficie topografica.
Quote:
The earthquake waves propagated from engineering base layer are reflected when they reach the ground surface. Figure 1.6a schematically shows one period of a wave whose front just passes the ground surface. If there were no boundary, the incident wave (chained line) would propagate without any change as shown by a dotted line. Since the ground surface works as a free end, the wave is reflected as mirror symmetry against the boundary as shown by the dashed line. Therefore composite wave (solid line), sum of the incident and reflected waves, becomes larger than the incident wave. The earthquake wave is amplified twice when it is reflected at the ground surface. Phases of the incident and reflected waves are identical at the ground surface, but phase lag occurs in the underlying layers. Therefore, amplification becomes smaller as it gets deeper. Let us consider another example: if there is a structure on/in the ground, reflection that results in double amplitude does not occur. Therefore, the design that uses the earthquake wave at the free surface as the input motion for a structural analysis is not rational, because the earthquake wave at the ground surface is larger than the wave that hits to the structure. This is one of the reasons why soil–structure interaction is required to be considered in the structural design.
"Data speak for themselves" -Reverend Thomas Bayes 1702-1761 P(Ai|E)=(P(E|Ai)P(Ai))/P(E)
Come commento alle riflessioni di Yoshida, secondo l'autore la condizione di free-field, ossia 2A, che noi utilizziamo comunemente, non è adatta alla verifica strutturale. Possiamo sempre dire d'altra parte che si tratta di una condizione cautelativa che viene comunemente utilizzata in mancanza di studi approfonditi di interazione suolo-struttura.
Nel caso di edifici con basamento profondo questa condizione cautelativa corrisponde sempre con il free-field, ossia superficie topografica al di sopra dello scavo. Il piano di posa del basamento non è free field, bisogna considerare solo l'onda incidente A, per cui la le amplificazioni risulteranno sempre minori (anche se a frequenze diverse per cui effettuare questa ulteriore analisi può essere in effetti utile per stabilire eventuali risonanze con la stessa frequenza dell'edificio).
"Data speak for themselves" -Reverend Thomas Bayes 1702-1761 P(Ai|E)=(P(E|Ai)P(Ai))/P(E)
Nella figura allegata è riportato il confronto tra le analisi fatte in condizioni 2A, A+B e only A per il mio caso reale, secondo l'approccio semplificato il sito è in classe C. Che fare?
Nella condizione 2A ho eliminato i primi 8 metri della colonna stratigrafica ("metodo D'Intinosante"). Nelle altre due condizioni ho calcolato l'output a -8 m di profondità dal p.c.
Prova a fare il confronto di spettri nelle seguenti condizioni e a ripostare:
-2A a zero m di profondità -A+B a 4 m diprofondità -A+B a 8 m di profondità -A a 8 m di profondità
Come ripeto, il metodo D'Intinosante applicando 2A non è tecnicamente rigoroso, fornisce risultati molto cautelativi, con frequenze di risonanza diverse dal metodo free-field, per cui dovrebbe essere impiegato fornendo esaurienti motivazioni tecniche sull'adozione dello stesso.
"Data speak for themselves" -Reverend Thomas Bayes 1702-1761 P(Ai|E)=(P(E|Ai)P(Ai))/P(E)
Prova a fare il confronto di spettri nelle seguenti condizioni e a ripostare:
-2A a zero m di profondità -A+B a 4 m diprofondità -A+B a 8 m di profondità -A a 8 m di profondità
Come ripeto, il metodo D'Intinosante applicando 2A non è tecnicamente rigoroso, fornisce risultati molto cautelativi, con frequenze di risonanza diverse dal metodo free-field, per cui dovrebbe essere impiegato fornendo esaurienti motivazioni tecniche sull'adozione dello stesso.
Buon pomeriggio
nel frattempo mi ha risposto Vittorio D'INTINOSANTE al mio quesito:
Non riesco a trovare motivazioni valide al fatto di "modificare", nel modello in Strata, la stratigrafia nel caso di fondazione al di sotto del piano campagna elidendo gli strati/spessori dal piano fondazione al piano campagna.
"Buonasera,
Lei deve riferire l'analisi alla stessa quota da cui calcola il Vsh per ottenere la categoria di sottosuolo. Questa solitamente corrisponde al piano di imposta delle fondazioni.
Se ha una sismostratigrafia da piano campagna dovrà decurtarla dei livelli superiori al piano d'imposta della fondazione.
In Strata può togliere questi livelli a priori, oppure riferire l'output non alla quota 0 ma a quella giusta."
Quindi, da quanto capisco, è indifferente (secondo D'Intinosante) togliere spessori o valutare l'amplificazione dell'onda a -8 m dal pc.
Diversamente da come ha dimostrato Luca coi suoi grafi...
O sbaglio?
cari saluti Alberto -------------------------------- Un vincente trova sempre una strada... Un perdente trova sempre una scusa!!!
OK, io fornirei al progettista tutto il grafico con le dovute spiegazioni (curva rossa sollecitazione in superficie, verde a -4 m, ecc ecc.)
Lui poi sceglierà lo spettro da adottare, che probabilmente sarà il più cautelativo, 2A free-field (l'intervallo di frequenze di risonanza rimane all'incirca lo stesso in tutti gli spettri).
In questo caso il free field è anche più cautelativo, e include le stesse frequenze di risonanza, del free-field simulato a -8 m, per cui quand'anche avessimo voluto provare il metodo di D'Intinosante come estrema cautela al piano di fondazioni, il free-field a 0 m rimane il più cautelativo e rigoroso.
"Data speak for themselves" -Reverend Thomas Bayes 1702-1761 P(Ai|E)=(P(E|Ai)P(Ai))/P(E)