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simba Offline OP
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cari colleghi nelle verifiche di stabilità dei versanti e nel calcolo della stabilità dei muri,come considerate il sovraccarico dei mezzi transitanti su un eventuale strada, puntiformi(kN) ,distribuiti su una linea (kN/m)nastriformi o distribuiti sulla sup.stradale (come una fondazione kN/mq) e che ordine di grandezza utilizzate?
Grazie anticipatamente per la collaborazione

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Sovraccarico uniforme 2 t/mq = 20 kN/mq approx.

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Simba,
se il mezzo transita, sicuramente l'applicazione del carico è istantanea/impulsiva, per cui è importante utilizzare parametri a breve termine, in litologie coesive.
Il peso si ricava semplicemente partendo dal max tonnellaggio autorizzato del mezzo diviso il numero di assi. Per trattori a 3 assi si hanno 440 KN di massa autorizzata , da dividere per gli assi, che possono essere 4-6 = max 110 KN per asse approx. Il max autorizzabile in trasporti eccezionali? potrebbe forse arrivare a 200 KN per asse nel trasporto di elementi di viadotti. Stima molto orientativa.
Poichè le analisi di stabilità si svolgono su larghezze unitarie, i carichi degli assi non si sovrappongono generalmente.
In conclusione, carico puntuale, durata molto breve, 150 KN se non si prevedono trasporti eccezionali.


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Puoi anche guardare la normativa relativa al collaudo e verifica dei ponti stradali.

- D.M. 4 maggio 1990: “Criteri generali e prescrizioni tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo di ponti stradali”;
- Circ. Min. LL.PP. 25 febbraio 1991 n°34233: “Istruzioni relative alla normativa tecnica dei ponti stradali”.

Magari ti offrono lo spunto per valutare i carichi applicati dai veicoli in funzione di quello che ti serve.

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simba Offline OP
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grazie a tutti per le info e buon lavoro

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per mccoy
quindi tu faresti l'analisi in termini di pressioni totali, pur trattandosi di un pendio "naturale", ma la cu che utilizzi è quella calcolata o la riduci di una certa quantità?
A tuo avviso è + cautalativo questo tipo di approccio o una analisi in pressioni efficaci con lo stesso sovraccarico?
Grazie ancora

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McCoy, perchè carico puntuale quando la struttura stradale viene progettata proprio per distribuire i carichi e dimensionata in proporzione all'entità degli stessi ??

Basta pensare al fatto che il carico distribuito dall'impronta delle gomme (non tentate di calcolare la pressione a terra dividendo il carico su ogni ruota per una "ipotetica" impronta a terra della gomma, come ho visto fare a qualcuno: è l'inverso casomai che potete fare, perchè la pressione a terra è pari alla pressione di gonfiaggio, e l'impronta a terra ne è funzione calcolabile) viene redistribuito dalla pavimentazione, a sua volta redistribuito dallo strato di base, poi dallo strato di fondazione sul sottofondo.

Se distribuisci il tuo carico da 110 kN si va a finire intorno al sovraccarico che ho scritto sopra.

Ci vorrebbe il conforto dell'Ing. Ridolfi.

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Nelle verifiche di stabilità dei pendii, scarpate e muri di sostegno, per la stima del sovraccarico da considerare per la presenza di una strada carrozzabile, si può fare riferimento ai decreti ministeriali già citati da Dria che ripeto :

D.M. 2 agosto 1980 Criteri generali e prescrizioni tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo di ponti stradali.

D.M. LL.PP. 4 maggio 1990 Aggiornamento delle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e il collaudo dei ponti stradali. Questo decreto praticamente abroga il precedente decreto del 1980.

Circ. M. LL. PP. Del 25 febbraio 1991, nr.233
L. 64/74, art. 1 DM 4.5.1990 Istruzioni relative alla normativa dei ponti stradali.

Eventualmente Eurocodice 1 parte 3a.

Al paragrafo “carichi mobili” sono descritti i vari scenari di carico da considerare a seconda del tipo di traffico che è stato previsto sopportare dalla strada.
Quindi, il nostro amico Simba, dovendo procedere alla verifica di stabilità; se la strada è esistente, si informerà presso l’ente gestore della strada, come essa è stata classificata in funzione del traffico e, con riferimento ai decreti citati, procederà alla stima del sovraccarico. Se, invece la strada è da progettare, qualcuno dovrà pur dirgli che tipo di traffico, la strada, dovrà sopportare.

Saluti / Ridolfi

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Simone,
scusa ma mi sono accorto in ritardo che esisteva già la tua risposta, che, ovviamente, è del tutto corretta se si vogliono considerare i carichi distribuiti.
Ma non so fino a che punto la propagazione dell'impronta dei pneumatici distribuisca i carichi in profondità; si possono sempre eseguire le verifiche con carichi puntuali e carichi distribuiti, è vero che il puro carico puntuale difficilmente esiste.
OK per quanto dice Ferdinando, che tipo di strada è: comunale, provinciale, statale.... Ma è anche vero che il passaggio di un solo "bestione" può fornire l'impulso potenzialmente destabilizzante (ma è da vedere se, data la velocità di applicazione, l'impulso fornito dai mezzi riesce a causare un incremento nella pressione idraulica tale da causare rotture- ci vorrebbero argille soffici sature in superficie).
E, in effetti, il camionista potrebbe perchè no, decidere di fermarsi proprio sopra la scarpata...


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mccoy anche tu mattiniero oggi

Per quanto attiene i carichi io ho sempre adottato un carico distribuito e ho fatto le verifiche in termini di tensioni totali.

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