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prova
by Egidio Grasso, March 2
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Ciao a tutti, vorrei fare un'analisi del rischio di liquefazione per un sito a Napoli (zona 2 ex OPCM 20.3.2003) con il metodo di Seed e Idris (1982). Per utilizzare gli abachi è però necessario sapere la massima magnitudo attesa. Come si fa a risalire a questo dato?
-grazie per la collaborazione,
NL
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Con l'ordinanza ogni comune ha il suo terremoto di riferimento. Purtroppo non conosco il sito da cui scaricarlo.
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In realtà l'ordinanza forniscce solo i valori della massima accelerazione di progetto al suolo (altro valore necessario) ma non la massima magnitudo attesa! Credo che questa sia ricavata da un'analisi statistica dei terremoti storici e dunque dovrebbe essere fissata per ogni area geografica (regione, provincia o comune). Purtroppo non riesco a trovare informazioni a riguardo.
Grazie.
NL
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http://emidius.mi.ingv.it/GNDT/IMAX/max_int_oss.html Facci sapere se ti è stata utile, dovrebbe essere la più aggiornata ma non ci metto la mano sul fuoco. Non penso tuttavia emergano differenze significative. Tuttavia dovresti confrontarli con: Giuliano F., Panza et al. Modellazione realistica della sollecitazione sismica per megalopoli e grandi centri urbani. Progetto 414 UNESCO/IUGS/IGCP 2004 che trovi in italiano su: Geologia Tecnica & Amb. N.1 Gennaio/Marzo 2004 oppure in inglese qui: http://www.ictp.trieste.it/www_users/sand/unesco-414.html Così l'ho trovato anche per me. Una curiosità hai intenzione di verificarla anche con altri metodi?
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Grazie mille per i link, tuttavia non ho ancora risolto il problema:
il primo link riporta una carta delle intensità MACROSISMICHE masime osservate. Ma per quanto ne so queste non sono facilmente correlabili con la magnitudo!
nel secondo link purtroppo nel caso di napoli non si fa nessun riferimento alle massime magnitudo attese ma si fornisce un range di intensità macrosismiche (in scala MSK oi MCS). L'unico riferimento alla magnitudo riguarda il terremoto dell'irpinia.
Grazie ancora, resto in attesa di ulteriori suggerimenti.
PS: le indagini geotecniche nel mio caso sono abbastanza carenti, mancano prove di taglio ciclico o prove sismiche in sito per cui il metodo di Seed e Idris, per quanto approssimato, mi sembra il più pratico da adottare in questo caso.
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Attento L'Intensità del sisma è la sola cosa che si valuta con la scala Mercalli modificata MCS. Tutto il resto è magnitudo, ed esistono formule di passaggio tra le varie espressioni di magnitudo. Per non indurmi in errore ti consiglio di consultare il Kramer Geotechnical Earthquake Engineering o un manuale di geotecnica sismica tipo Robert W. Day Geotechnical Earthquake Engineering Handbook. Reperibile nelle biblioteche di ateneo. http://www.regione.emilia-romagna.it/geologia/sismica/sis_intens_magn.htm
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Ho risolto: la massima magnitudo attesa è pari a 6.9 come quella alla sorgente del terremoto del 1980. L'ho trovato su un documento del sito della provincia di Napoli, sezione ambiente.
Grazie mille per i consigli.
NL
PS: che ne pensi del metodo che ho scelto di usare? Sai dove posso trovare degli abachi graficamente decenti in rete?
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Scrivi liquefaction su Google.
Un sistema economico ed affidabile e non cautelativo, per valutare la liquefacibilità è misurare la VS; se un pacco di deposito saturo, sottostante la fondazione ha VS<200 è potenzialmente liquefacibile.
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io ho qualcosa ma a causa di lavori dirisestemazione del mio stdio (sono stato sfrattato dai figli) devo aspettare qualche giorno a cercarlo
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Non ci avevo mai pensato. Mi accorgo, cercando di risponderti, che non conosco la formula che permette di passare dalla Intensità alla Accelerazione, dato che disponiamo, riferito ad ogni capoluogo. Tale dato protrebbe trovarsi negli studi che hanno portato a pianificare la PGA per tutta l'Italia.
Speriamo qualcuno ci illumini
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Massimo Online1,780 Apr 8th, 2009
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