Sono d'accordo con la proposta di Mario Tozzi for president!
D'altra parte nel mondo mediatico in cui viviamo, chi meglio di lui rappresenta l'icona del geologo nell'immaginario collettivo.
Ne potremmo criticare all'infinito le semplificazioni, le esagerazioni, ecc..., ma è certo che da quando è cominciata la sua avventura televisiva, mi capita sempre meno di essere scambiato per archeologo, geometra, ecc...
Il ruolo del CNG dovrebbe essere quello di difendere gli interessi della categoria nelle appropriate sedi istituzionali, non pare anche a voi che l'attuale consiglio (con qualche illuminata eccezione: vedi Nolledi), si sia appiattito, come i precedenti, sull'annosa disputa tra geologi ed ingegneri sulle competenze della relazione geotecnica?!)
La geotecnica è importante, ma la professione del geologo ha avuto, negli ultimi anni, uno sviluppo di competenze esponenziale: bonifiche ambientali, Valutazione d'impatto ambientale, G.I.S., Pianificazione territoriale, ecc... e non mi pare che tutto ciò sia stato colto dal CNG, mentre, sia pur con evidenti semplificazioni, i programmi televisivi di Tozzi hanno messo evidenza le molteplici competenze del geologo e l'importanza del suo ruolo nelle scelte e nello sviluppo del territorio.
Anche a me scientificamente piacerebbe di più Barberi, ma mediaticamente credo che Tozzi potrebbe essere più incisivo!
Ettore
Per VM
La scelta di un sito di stoccaggio di scorie nucleari, con tutti i risvolti politici, sociali, psicologici che ha, non può essere scelto per decreto (imposto dall'alto!!) e tenendo conto esclusivamente degli aspetti geologici.
Una scelta del genere deve, a mio avviso, essere fatta sulla base di una seria Valutazione d'Impatto Ambientale che tenga conto delle condizioni geologiche del sito, ma anche degli aspetti sociali, culturali, economici, psicologici, d'impatto turistico, ecc...
Inoltre non può essere univoca, ma deve essere effettuata sulla base del confronto tra tante altre ipotesi di localizzazione e di smaltimento.
Mi sembra che condizioni geologiche simili a quelle di Scanzano Ionico non siano poi così rare in altre parti d'Italia: la formazione gessoso-solfifera di cui i giacimenti di salgemma fanno parte si trova in buona parte d'Italia: dall'Emilia Romagna, alla Toscana (a Saline di Volterra in particolare, a pochi kilometri dal paese del ministro dell'ambiente Matteoli!), in Sicilia ,ecc...
Quindi bene consapevole del fatto che le scorie da qualche parte andranno pur messe, forse è meglio valutare attentamente (non solo geologicamente) dove!!
Ciao
Ettore