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#40355 10/01/2005 10:51
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Il forum è anche un modo per scambiarsi informazioni ciò che dice blizzard o io o Lancillotto dal lettore "adulto" logicamente non può essere preso per assolutamente e scentificamente vero. Però da lo spunto per informarsi e documentarsi e magari discuterne. Ma gli atteggiamenti velatamente minacciosi non aiutano soprattutto se non vengo fatte accuse gravi e precise. C'è questo strumento e nella forme adeguate si può tranquillamente discutere. A volte anche con un po' di polemica ma penso che sia naturale in qualsiasi forum, oppure bisogna far finta di niente dicendo che in Italia va tutto bene e c'è molta attenzione posta all'ambiente soprattutto da chi costruisce opere pubbliche? Come mai vengono allora costruite strade, ospedali, università (es. frana Barducci di Ancona ecc.) in zone note in frana? Insomma se ne potrebbe discutere per ore sugli errori fatti e su quelli che si continuano a fare.
Quindi invito Lancillotto a rispondere in un nuovo topic (tecnico), sempre con il nickname con argomenti di fatto e che conosce bene dicendo solo le cose che può dire, se no credo che così non convince nessuno nel dire che sono solo voci.
Ciao Alessandro

#40356 10/01/2005 11:29
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Alex, penso che ben conosci il concetto della riservatezza e della proprietà degli elaborati professionali. Non posso evidentemente assumermi un ruolo di comunicazione che non mi spetta. Ti ricordo peraltro che esiste un Osservatorio Ambientale presso la Regione Toscana, ente super partes, che ha in mano tutti i dati, gli studi, le valutazioni di dettaglio degli impatti sulla circolazione idrica sotterranea - evidentemente non nulli, come per tutte le altre componenti ambientali - i progetti di approvvigionamento alternativo, i monitoraggi ante operam e corso d'opera (per le gallerie avviate).
Nel quadro degli impatti già previsti in sede di progetto, prima dell'avvio dell'opera, ricade una singola situazione locale, peraltro nota ed evidenziata dai mezzi di informazione, sul versante emiliano, alla quale, penso, si riferisce Blizzard.

#40357 10/01/2005 13:41
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Originariamente inviato da Lancillotto:
Sono, credo, una delle poche persone assolutamente titolate a intervenire in questa discussione (intesa come idrogeologia della Variante di Valico - cunicolo pilota della Galleria di Base, galleria di Vaglia, Galleria M. Mario ovvero tutte le opere in sotterraneo finora avviate), anche se non entro in alcun dettaglio e intervengo ancora sotto nickname, per riservatezza nella posizione professionale mia e della mia società, e perchè evidentemente l'argomento è delicato. Vi inviterei solo, almeno in un forum tecnico, ad una maggiore cautela. O LE COSE LE SI CONOSCE PER COME REALMENTE ED ESATTAMENTE STANNO, ED INSERITE NEL QUADRO COMPLETO DEGLI STUDI PREVISIONALI D'IMPATTO, OPPURE RITERREI OPPORTUNO ASTENERSI DAL SENTITO DIRE E DALL'INFORMAZIONE GENERICA. Questo sulle sorgenti e i pozzi. Sul problema dei residui di lavorazione non sò nulla e quindi per buona abitudine mi astengo dall'intervenire.
Blizzard, ti ricordo che questo post ha titolo "Tsunami in Italia" e per questo può essere letto da molti, moltissimi non tecnici.....
Sai bene (sei pure toscano) che su quest'opera ci sono delle forti resistenze da sempre....
Ti inviterei a rivedere il tuo post, o se preferisci a circostanziarlo e dettagliarlo, prendentotene le relative responsabilità.
Non entrerò in alcun contradditorio perchè non ho evidentemente alcun mandato per fornire alcuna informazione. Per mè è quindi il primo e ultimo intervento su questo argomento.
appena ho tempo posterò gli estremi di un *ARTICOLO pubblicato* trattante questi argomenti, per il resto le fonti sono amici/colleghi di ARPAT (Firenze). può bastare come dettaglio?

#40358 10/01/2005 14:17
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Blizzard, posta tutto quello che vuoi e le opinioni dei tuoi amici colleghi di ARPAT.
Conosco molto bene la specifica singola situazione a cui ti riferisci. Ti posso solo dire che non ho alcuna possibilità di replicare per i motivi che credo ho già sufficientemente chiarito. Almeno ora, l'argomento non può essere trattato nei dovuti termini su un forum pubblico.
Visto che la discussione stà diventando un po' sterile mi ritirerei volentieri dall'argomento, che è spinoso.
L'unica cosa che ti posso dire è di cercare di distinguere tra impatti ampiamente previsti in sede di progetto, a cui ci si prepara con opportuni interventi di mitigazione e compensazione, e situazioni generalizzate e assolutamente impreviste come nel caso della Galleria di Vaglia del TAV (da cui comunque si è imparato molto sull'idrogeologia locale). Per la situazione a cui credo ti riferisci è stato redatto, ed è parte integrante del progetto della galleria (pubblico e consultabile), il progetto di approvvigionamento alternativo redatto già nel 1992.
Ti porgo senz'altro le mie scuse per il tono che riconosco aggressivo del mio primo messaggio, che elimino volentieri.
Saluti

#40359 10/01/2005 15:27
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Originariamente inviato da Lancillotto:
[QB] Blizzard, posta tutto quello che vuoi e le opinioni dei tuoi amici colleghi di ARPAT.
Conosco molto bene la specifica singola situazione a cui ti riferisci. Ti posso solo dire che non ho alcuna possibilità di replicare per i motivi che credo ho già sufficientemente chiarito. Almeno ora, l'argomento non può essere trattato nei dovuti termini su un forum pubblico.

nè d'altra parte se ne sente l'esigenza wink

quindi, siccome siamo OT su questo thread,
non cerco nemmeno l'articolo, ti dico solo che è stato pubblicato sui 'quaderni di geologia applicata' - pitagora ed..

il resto delle informazioni, che ho avuto modo di sentire parlando del più e del meno con i suddetti colleghi, provengono comunque da persone che lavorano su quei problemi in modo specifico, e quindi li conoscono bene (o almeno si spera), quindi non sono opinioni, sono fatti.

#40360 10/01/2005 16:24
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Scusa Blizzard, poi chiudiamo. Mandami con comodo il riferimento di quell'articolo perchè mi interessa vedere chi l'ha scritto e su che dati, eventualmente, si basa. Se ne sentono parecchie.
Stò parlando anch'io di di fatti e non di opinioni.

#40361 10/01/2005 23:48
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.....................mmmmmm, l'argomento più cliccato.............46 risposte !!!

#40362 11/01/2005 09:15
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Tornando all'argomento, gli tsunami (o maremoti) in Italia, di cui è stata stimata l'intensità, secondo la scala di Ambraseys (1962), divisa in sei gradi, sono un piccolo campione dei maremoti catalogati, a loro volta piccolo campione della popolazione dei maremoti.
I maggiori tsunami censiti sono, in ordine cronologico:
1169 02 04, Stretto di Messina, intensità 4
1564 07 20, Liguria-Costa Azzurra, intensità 3
1627 07 30, Gargano, intensità 5
1631 12 17, Campania Golfo di Napoli, intensità 3
1646 04 05, Toscana Livorno, intensità 3
1693 01 11, Sicilia Orientale, intensità 4
1783 02 05, Calabria Tirrenica, intensità 342 1783 02 06, Scilla, intensità 6, vittime > 1500
1823 03 05, Nord Sicilia Cefalu', intensità 4
1836 04 25, Calabria Ionica, intensità 3
1846 08 14, Toscana Livorno, intensità 3
1887 02 23, Liguria Costa Azzurra, intensità 3
1894 11 16, Reggio Calabria, intensità 3
1905 09 08, Calabria Tirrenica, 3
1907 10 23, Calabria Capo Bruzzano, intensità 3
1908 12 28, Messina, intensità 6, vittime>100
1916 07 03, Isole Eolie Stromboli, intensità 3
1919 05 22, Isole Eolie Stromboli, intensità 3
1930 09 11, Isole Eolie Stromboli, intensità 3
1944 08 20, Isole Eolie Inondazione, intensità 4
1979 04 15, Adriatico Meridionale, intensità 4
1979 10 16, Liguria-Antibes, intensità 3

I cataloghi di maremoti italiani sono stati compilati da Caputo e Faita (1984), Bedosti e Caputo (1986), Tinti e Maramai (1996). Un catalogo "on line" è a cura di Riposati, 2001. Ulteriori notizie sono reperibili su http://www.ingv.it/~tsunami/intro.html


Alessandro Tomaselli
geologo
dottore di ricerca in geofisica
http://web.tiscali.it/Marguareis/Marguareis/
#40363 11/01/2005 10:03
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Perchè non citi quello di Rimini del 14.04.1672
che fece includere la zona fra quelle sismiche sino a quando nel tardo dopoguerra non fu "inspiegabilmente" tolta e così si sviluppò senza tante "remore" il divertimentificio nazionale con anche uno svettante grattacielo ??

Tutto il mondo è paese, si dice dalla mie parti, ossia chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Ciao Antonio

#40364 11/01/2005 13:06
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Il maremoto che si sviluppò nell'Adriatico Centrale il 14 Aprile 1672, inondando alle 16:15 la costa di Rimini, dopo il consueto fenomeno di ritiro, ha un'intensità stimata pari a 2. Per questo non l'ho citato (Per il forum ho fatto un'estrazione considerando le intensità >= 3).
Certamente non va sottovalutato insieme agli altri di pari grado o inferiori e a quelli di intensità non stimata. Parimenti andrebbero fatte ulteriori ricerche storiche e sedimentologiche per colmare (per quanto possibile) le lacune di informazione.

PS: Conservo con affetto il tuo originale manuale sulle catastrofi naturali.

Un caro saluto


Alessandro Tomaselli
geologo
dottore di ricerca in geofisica
http://web.tiscali.it/Marguareis/Marguareis/
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