dall'altro diminuire la dipendenza del nostro sistema energetico dai paesi produttori di petrolio e dai paesi produttori di metano ai quali siamo collegati direttamente tramite gasdotti (Russia, Algeria...).
Ho visto sempre su internet una generale opposizione agli impianti ed ho l'impressione che si tratti della solita logica NIMBY (non nel mio cortile di casa) ma che non ci siano reali motivi (ambientali) per opporsi a questi impianti.
Scusa Romagnoli ma hai visto bene il servizio di Report? C'è il filmato che puoi tranquillamente scaricare e vederlo con calma ed attenzione quando hai tempo.
Allora perché alcune importanti società italiane nei momenti di bisogno hanno venduto all’estero l’energia prodotta dal nostro gas? Siamo realmente dipendenti quando quella momentanea chiusura dei rubinetti russi ha inciso per poco più del 2 per cento sul nostro fabbisogno di gas?
Questo è quello che è riportato nella presentazione del servizio e che con dettaglio è stato affrontato come ad esempio "un gasdotto che doveva essere di 10 km e diventa di 100, un grande rigassificatore autorizzato in Veneto davanti al Delta del Po e quel gasdotto che sale a nord a Cavarzere verso Venezia per riscendere poi verso la costa romagnola. Che senso ha?"
Poi il servizio ha dimostrato che la valida alternativa offerta dall'utilizzo dell'energia solare in Italia non è stata presa in considerazione cosa che invece sta accadendo in Germania dove utilizzano
un progetto italiano , ed in Spagna con
il nostro Nobel Carlo Rubbia.
Poi per quanto riguarda la solita logica del NIMBY noto che questa, soprattutto in Italia, venga richiamata per eseguire le solite porcate dettate solo dal profitto altrimenti non si spiegherebbe come mai in un paese in cui sembra abbiano governato gli ambientalisti ci ritroviamo tra i più grossi scempi ambientali di cui tutti ci lamentiamo e che poi non ricordiamo pensando al fatto che ciò che ci frena nello sviluppo è la logica del NIMBY.
Sai anche quando c'è stata una forte opposizione popolare alla relizzazzione di un terzo traforo sul Gran Sasso si è abusato (anche da parte di alcuni nostri colleghi) del termine "non nel mio cortile di casa" non entrando mai nella reale contestazione e nelle proposte alternative fatte. Bisogna stare molto attenti a ciò che le collettività locali reclamano e valutare dove possibile alternative percorrebili, che al primo posto vedano la riduzione dell'impatto ambientale, dato che
l'ambiente è un patrimonio di tutti.
Di recente mi è capitato di constatare che ciò che una piccola comunità di abitanti reclamava per i problemi di una discarica non fosse stata presa in considerazione in quanto portatori di interessi locali, a prescindere da ciò che reclamavano e dimostravano. Ora i pericoli da loro segnalati da tempo si sono manifestati con un danno ambientale notevole che ha richiesto l'intervento del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.
In altre occasioni io ho sempre ascoltato le comunità locali senza il pregiudizio che fossero in malafede o portatori dei loro soli interessi, poi le loro segnalazioni ed indicazioni le ho valutate tecnicamente discernendo quelle valide da quelle non valide in buona o malafede che fossero state.
Ecco secondo il mio modesto parere il corretto atteggiamento che si dovrebbe tenere anche nei riguardi delle collettività locali, cioè
discuterne solo tecnicamente.Dimenticavo sono stato lungo lo so.....per i danni questo è quanto si contesta per il rigassificatore del delta del Po
"Devasta sia la terra, sia il mare. Devasta il mare perché bisognerà fare una grande isola e qui c’è un traffico di navi molto grosso; poi per una zona di mare molto grande, non sappiamo ancora, ma circa di 11 km attorno all’isola non si naviga più; poi si lascia in mare acqua più fredda di 5 gradi centigradi perché l’acqua di mare si usa per rigassificare il gas liquido e quindi ci sarà un enorme danno per i mitilicultori e per la pesca di tutta questa zona."
E per quanto riguarda il porto di Brindisi neanche è stata fatta la Valutazione d'Impatto Ambientale quindi come fai a dire che non ci siano reali motivi ambientali per opporsi a questi impianti?