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Salve a tutti, dovendo definire la profondità e, possibilmente, anche l'andamento del "letto" di una piccola discarica per inerti colmata sarebbe più opportuno ricorrere ad una serie di prove penetrometriche STP o, piuttosto, ad indagine sismica? La granulometria molto variabile del materiale di riempimento non porterebbe ad interpretare erroneamente i dati della STP? Grazie a tutti per l'aito! -------- Claudia
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Dipende dal budget a disposizione: l'ideale sarebbe due o tre perforazioni a carotaggio continuo (che ti servono per "vedere" cosa c'è e per la taratura delle prospezioni geofisiche) e la sismica a rifrazione (metodo GRM). In alternativa, prove penetrometriche in continuo (anche con il penetrometro leggero) e la sismica a rifrazione (sempre metodo GRM).
gb
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Ritengo il problema di non facile soluzione con le metologie da te proposte. Innanzi tutto, in che terreno s'insedia la discarica? la differnza di materiale è ben percepibile? (ghiaia o argille?) Con al sismica puoi avere dei problemi sia legati allo spazio a disposizione per eseguire gli stendimenti che alla capacità del metodo di distinguere i due mezzi. Le cpt o scpt sono da escludere perchè al primo blocco ti fermeresti. La soluzione più sicura sono i sondaggi a carotaggio continuo. Marco
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Il tipo di roccia su cui l'ex discarica è impostata consiste in una calcarenite sabbiosa mediamente cementata molto eterogenea poichè frammista a litotipi in facies più francamente sabbioso-argillosa. Il materiale di riempimento, pur avendo provenienza molto varia, è costituito in buona percentuale da frammenti della roccia in situ, sebbene con pezzatura estremamente variabile. Tenderei ad escludere il carotaggio continuo per motivi economici!!! Un saluto a tutti :-))))) ------------- Claudia
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La tomografia elettrica potrebbe essere una soluzione: prospezioni con dispositivo polo-polo, per esempio. gb
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Capisco, il solito problema... Però non è detto che un'indagine indiretta ti costi meno. ESCLUDI assolutamente cpt ed scpt. NON servirebbero assolutamente a niente. Prova a sentire un geofisico locale cosa dice. Io non sarei molto fiducioso, ma, essendoci roccia al di sotto, se la logistica lo permette, un tentativo lo farei. Magari proponendoti esclusivamente un rimborso spese in caso di insuccesso.
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Concordo con Soilrock (evita di ricorrere a penetrometrie x via di un "sicuro" rifiuto della punta)ma ti chiedo: se la profondità del sub-strato non è elevata sei proprio certa che un sondaggio costi molto meno di prove geofisiche (intendo quelle fatte bene da gente qualificata) ???? Ciao
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Se il substrato è di natura lapidea sei nelle condizioni ideali per richieste dal metodo sismico a rifrazione. Affidati però ad un geofisico, che svolga comunemente servizi di questo tipo per i colleghi, altrimenti potresti avere risultati forvianti. Questo purtroppo è il problema che vien fuori dal fatto che oggi alcune ditte produttrici di apparecchiature geofisiche, cerchino di invogliare persone inesperte di geofisica affermando che l’uso di tali apparecchiature è semplice anche per operatori inesperti. Mai niente di più falso, non vorrei sembrare presuntuoso, ma di recente ho visto dei lavori e delle interpretazioni di sismica a rifrazione e di geoelettica davvero terribili, con degli errori concettuali immensi. Quasi sempre, tali errori hanno portato danni economici più o meno pesanti ai malcapitati clienti. Ovviamente questo finisce per screditare metodi di indagine davvero molto potenti come quelli sismici . In modo particolare ho notato che alcuni software dotati di “procedura di interpretazione automatica”, che non necessita interazione con l’utente una volta immessi i dati, producano in moltissimi casi delle interpretazioni addirittura fuorvianti. Vorrei ricordare che i metodo reciproco generalizzato (GRM) è un metodo di interpretazione della prospezione sismica a rifrazione e non una particolare tecnica di rilevamento sismico. In questo caso bisogna vedere, non è detto che il semplice metodo reciproco od altre tecniche di interpretazione non diano adeguati risultati, visto che la velocità del substrato potrebbe rimanere grossomodo costante. Le applicazioni del metodo GRM di un noto software commerciale (..... lo posso dire solo in privato .....) per esempio sono tutto un ...programma. Assicurati semmai che i profili (minimo due) siano di almeno 12 geofoni e che vengano rilevati per ogni profilo almeno 7 domocrone (su due tiri esterni, due estremi alla base e tre interni).
Saluti a tutti Marco Sozzi
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