Caro elby.2008 purtroppo un po' di tempo fa avrei saputo rispondere a quasi tutti i tuoi quesiti, ma come detto ora mi dedico ad altro e sicuramente troverai risposte e consigli utili da altri colleghi geologi.
Per i punti 3 e 5 ricordo che l'argomento cercai di affrontarlo (quando lavoravo al Magipo) insieme ad un ing. idraulico che Carlo conosce benissimo. Ricordo che andammo a Milano per una dimostrazione di FLAC un programma di calcolo a differenze finite, dato che il problema relativo al campo saturo-non saturo poteva essere risolto tramite tale approccio, poi non so se fu acquistato e comunque non me ne sono più occupato e forse non credo che anche il mio collega ing. si dedichi più a queste cose che giustamente sono compito dei professionisti e non dei pubblici dipendenti come me ed il mio collega ing. (ora che poi l'incentivo alla progettazione interna l'hanno praticamente tolto)!.
In rete c'è questa interessante pubblicazione:
www.dicea.unifi.it/geotecnica/bologna_facciorusso1.pdf Le casse d'espansione per avere effetto laminante logicamente andrebbero collocate dove il fiume presenta una rottura netta di pendenza come ad esempio per il fiume Secchia e Panaro a Modena, infatti sono collocate nelle conoidi di deiezione di questi fiumi.
Una curiosità gli argini della cassa d'espansione del fiume Secchia sono prevalentementi sabbio-ghiaiosi, comunque anche discretamente cementate (chissà che c'avranno messo in fase d'esecuzione) eppure sono li che tengono con lo stupore del Prof. Pellegrini che mi chiedeva "ma non hanno mai subito danni?"
Il sovraccarico che puoi considerare credo che sia lo stesso che si considera per le strade e il cui valore ora non ricordo ma in questo forum è già stato dato.....se fai una ricerca....
Ciao e buona esercitazione
Ciao Carlo .....sempre con nostalgia