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Ormai è dal 16 Gennaio che si susseguono scossette nell'aquilano. La più forte di 2.9 M. Anche essendo piccole si sentono abbastanza forti e fanno un boato pauroso. Sarà per l'alta amplificazione del sottosuolo aquilano...bo...
Cmq sembrera strano ma stanno prevedendo quasi tutte le scosse grazie all'osservazione di un gas, il radon che esce più abbondante dalla crosta terrestre in prossimità di un terremoto. Sistema di previsione scoperto da un italiano e più precisamente un aquilano, Giampaolo Giuliani. Il radon è studiato da tempo come precursore ma non è riconosciuto dalla scienza ufficiale come tale. Tuttavia il tecnico aquilano sostiene di aver elaborato un modello attraverso il quale si riesce a prevedere le scosse.
La sala sismica è stata realizzata e brevettata da Giampaolo Giuliani, che è in servizio presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso(INFN), e prevede i terremoti in un ampio raggio d'azione con un anticipo compreso tra le 6 e le 24 ore ed un attendibilità superiore all'80%. Il sistema è stato collaudato dal Dipartimento di Ingegneria delle strutture, delle acque e del terreno (Disat) dell'Università dell'Aquila. Il sistema di previsione si basa sul monitoraggio attraverso 5 stazioni, del gas radioattivo, il radon, che fuoriesce normalmente dalla crosta terrestre, ma che tende ad aumentare in prossimità di un terremoto. L'idea di creare una rete di monitoraggio per prevedere terremoti nasce nell'ottobre 2002, quando Giuliani osserva segnali intensi ed anomali nel grafico che misura il radon. Convinto che si tratti di un evento eccezionale, avverte i colleghi che invece pensano ad un guasto e consigliano di spegnere la macchina. Ma Giuliani non spegne, e anzi registra picchi sempre più rapidi e violenti fino alla tragica scossa che ha sconvolto il Molise.
Dal 2002 ad oggi molti passi in avanti sono stati fatti e sono interessate al progetto Università italiane e statunitensi oltre alla Caen, società leader nella produzione di dispositivi elettronici per i maggiori esperimenti di fisica del mondo.
Cosa ne pensate di qst sciame sismico a L'Aquila? la gente ora è piuttosto preoccupata, ci sono state 170 scosse dall'inizio dell'anno di cui circa 25 avvertite.

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Io non ho avvertito i piccoli eventi di cui si parla.

È noto, anche se per evitare allarmismi le autorità preferiscono tacerlo, che nell'aquilano si attende il sisma di magnitudo Richter 6-7, forse più attorno al 7, per cui i 2-3 recenti sono ridicoli.
Le strutture sismogenetiche sono numerose, non è neanche detto che questi piccoli sismi causino un rilascio tensionale nella struttura che provocherà il vero sisma.

Se Giuliani riuscirà a prevedere il grande sisma allora, ammesso che la previsione sia esatta e che le autorità riescano a sgombrare la città, diventerà un eroe.

Ma se il radon si manifesta e non succede niente? E se quando la popolazione ritorna in città avviene il sisma? Non è un argomento di facile risoluzione

Finora i metodi di previsione sono falliti, mentre si stanno migliorando quelli legati alla prevenzione e protezione.

Comunque, se le corelazioni con il radon si dimostrano affidabili, anche il solo fatto di allertare la popolazioni non sarebbe male. Aspettiamo e vediamo cosa accade.

Per adesso se qualche aquilano mi chiede chiarimenti, lo TERRORIZZO !!
smirk


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Nulla togliendo al Giampaolo Giuliani, dal notare una correlazione positiva tra terremoto ed emissione di radon alla previsione vera e propria credo la strada sia lunga....conosciamo ancora troppo poco per poter parlare di previsione! Sino a ora la previsione l'ho sentita effettuare solo in alcuni film! Me lo auguro! In attesa, come già espresso da mccoy, l'arma più efficace è sicuramente la prevenzione (intesa come abbattimento del rischio) e la protezione. C'è molta confusione riguardio l'argomento sismico...basta pensare alla lunga storia delle norme tecniche delle costruzioni per farsi un'idea!

saluti, agi

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Guardate quella del radon è una cosa tutt'altro che futuristica. Io seguo le previsioni costantemente, il sistema ha previsto tutte le scossete sopra 2M...direte, vabbè c'è uno sciame sismico in atto non è difficile, ok, però quando le scossette si fermano per un paio di giorni e poi ricominciano ed il sitema ci prende in maniera infallibile? ed anche quella di ieri mattina a Sulmona 3.6 era stata prevista con 36 ore di anticipo.Non rieco a postare immagini altrimenti vi mostrerei qualche grafico. Col crescere della magnitudo l'attendibilità aumenta. Qst sistema si stà studiando anche in altri stati ed entro pochi anni dovrebbero affinare la tecnica anche gli altri.
Altra cosa...ho sentito dire che gli esperti dicono che qst sequenza finirà ad Aprile e voci non ufficiali dicono che potrebbe essere un segnale per una scossa più grande...che ne pensate?

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Beh sicuramente lo studio del radon per la previsione di alcuni fenomeni geofisici è ormai riconosciuto in molti centri di ricerca.
Io me ne occupai per un pò quando feci la mia tesi di laurea. Lo scopo del lavoro era trovare una correlazione fra emissione di radon prima e durante lo sciame sismico etneo del Luglio 2001 che precedette l'eruzione dell'Etna. Non trovammo granchè, così focalizzai l'attenzione alle caratteristiche della sismicità.
Cmq che io sappia, anche l'INGV di Catania ha ormai dislocato diverse stazioni di misurazione di questo gas su tutto il vulcano ma allo scopo di prevedere le eruzioni. Infatti si pensa che questo gas venga trasportato verso l'alto da altri gas magmatici.
Sicuramente ci si sta studiando su, ma come ha detto qualcuno, ancora è presto per parlare di vera e propria previsione!
Ps: cmq ricordo che non c'è solo il radon. Anche l'emissione di Elio è studiata come precursore dei terremoti.

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Stamattina un'altra scossa. Siamo quasi a 200 dall'inizio dell'anno. Qst è un forum di geologi e nessuno dice nulla...dove devo scriv per avere info..

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Personalmente mi sembrava di essere stato chiaro a riguardo! C'è "poco" da dire riguardo i terremoti e tanto ancora da osservare e imparare...tuttavia una serie così numerosa di piccoli terremoti non mi preoccupa: Le acque chete rovinano i ponti.

saluti, agi

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Trovo abbastanza ridicolo che si discuta di tali argomenti mentre si continua ad ignorare che le Norme Tecniche non stabiliscano cosa si deve fare in presenza di faglie attive.
Intanto a Coppito (L'Aquila) le abitazioni sono sopra una faglia attiva, come è prossima ad una faglia attiva la diga di Rio Fucino sul Lago di Campotosto (200 milioni di mc d'acqua) sempre nella provincia dell'Aquila, o i laboratori dell'INFN (in cui Giuliani lavora) ed i trafori dell'A24 Roma-L'Aquila che attraversano il Gran Sasso d'Italia.
Su tali argomenti fui invitato dal SSN ad esporre un lavoro al 26° Convegno Nazionale dell'GNGTS a Roma, che aveva poco di scientifico, in quanto ormai tutto noto al mondo accademico e scientifico, ma di denuncia.
Successivamente ci fu anche un articolo di giornale sul Messaggero e ancora nulla........nulla si muove e c'è chi distoglie l'attenzione dai veri problemi sui quali efficacemente si potrebbe intervenire per parlare di previsione e lo fa da un laboratorio ad alto rischio di incidente rilevante circondato da acqua captata ad uso potabile e che alimenta ca. 1 milione di cittadini abruzzesi ed in prossimità di una faglia attiva che se si dovesse attivare altro che modello di intervento per l'evacuazione della popolazione!!!!!!
Scusate ma non è meglio studiare tali problematiche per evitare di costruire abitazioni, scuole, ospedali, dighe, future centrali nucleari, siti di stoccaggio di scorie nucleari, depositi o attività a rischio di incidente rilevante, ecc., sopra faglie attive?????
Perchè si parla di previsione quando in questo caso non si fa nulla per la prevenzione?????

Vi invito a scaricare quanto ho illustrato con la mia relazione al seguente sito:

Andare su
http://www2.ogs.trieste.it/gngts/
poi andare su
Convegni precedenti
Convegno Nazionale 2007
Tema 2 – Sessione 2.1 Sismotettonica e scaricare “Problematiche di intervento, da parte di un'amministrazione pubblica, per la presenza di faglie attiva, in mancanza di un quadro normativo di riferimento. Il caso della provincia di Teramo”
A. Venieri

E’ interessante scaricare sia il PDF che il Power Point dove si può notare la posizione del Centro Funzionale di Protezione Civile e la faglia attiva sotto Monte Pettino, come l'interessante risposta dell'ENEL.
La mia conclusione fu che dal Centro Funzionale si gode di un’ottima panoramica della faglia attiva.


Ultima modifica di Alex-64; 22/03/2009 16:08.

Niuno però presagì prima dell’avvenimento quello, che dopo l’avvenimento di poter naturalmente presagire dicevano quasi tutti
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frank,
e cosa possiamo dire noi miseri geologi professionisti più di quello che ti può riferire il personale dell'osservatorio sismico aquilano??

Alex,
le NTC08 accennano soltanto all'aspetto delle faglie nel capitolo 6.7.2:

Quote:
Devono essere accertate le caratteristiche di sismicità della zona interessata dal progetto, ponendo
particolare attenzione a segnalazioni della presenza di faglie attive in corrispondenza o in prossimità
dell’opera.


ma, dato che la circolare 617/2009 rimanda agli eurocodici, "ai quali è possibile fare riferimento per gli approfondimenti necessari".

L'EC8 afferma:

Quote:
4.1.2 Proximity to seismically active faults
(1)P Buildings of importance classes II, III, IV defined in EN 1998-1:2004, 4.2.5,
shall not be erected in the immediate vicinity of tectonic faults recognised as being
seismically active in official documents issued by competent national authorities.
(2) An absence of movement in the Late Quaternary may be used to identify non
active faults for most structures that are not critical for public safety.
(3)P Special geological investigations shall be carried out for urban planning
purposes and for important structures to be erected near potentially active faults in areas
of high seismicity, in order to determine the ensuing hazard in terms of ground rupture
and the severity of ground shaking.


Quindi è chiaro, tutti i soliti edifici a partire dalla classe d'uso 2 non possono essere costruiti nelle immediate vicinanze della faglia, a patto che questa sia stata ufficialmente riconosciuta dalle competenti autorità nazionali.

Che tu sappia esiste un 'riconoscimento' ufficiale di questo tipo?

A rigore poi, per costruire nella zona di arischia-Coppito-Cansatessa anche se non nelle immediate vicinanze della faglia, sarebbero necessarie 'speciali indagini geologiche' che determinino 'il rischio in termini di rottura del terreno e l'entità del tremore'

Ovviamente, dato che si parla di strumenti urbanistici, sono studi ai quali devono provvedere le autorità.

Se le autorità non si muovono, tutto rimane come prima...

Il problema poi è che se io nella relazione scrivo che l'edificio non può essere costruito perchè nelle immediate vicinanze della faglia, il progettista non mi darà più lavoro.
Per cui è il genio civile che deve bloccare a priori i progetti in quella fascia.


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Quelli dell'osservatorio sismico aquilano si famnno sentire molto poco...Cmq stò cercando di capire cosa può succedere o meglio cosa cuccede quando c'è uno sciame sismico in atto. Non mi sembra una cosa cosìirrilevante. Sono cmq quasi 200 scossette che saranno pure da 0,5 a 2.9 ma messe insieme fanno un bel pò di energia liberata. Su altri lidi una persona che sembrava piuttosto esperta ha dato qst spiegazione:
"Una serie di scosse di debole intensita' possono effettivamente significare che sta venendo evitata una scossa unica piu' grande. Questo se il sistema di fratture che le sta provocando sta muovendosi tutto senza grandi intoppi.
Oppure la serie microsismica puo' essere generata dalla fratturazione parassita in prossimita' di un grande evento sismisco. In questo caso le tensioni accumulate sono altissime, il materiale sta microfratturando in posti diversi dalla frattura principale, e un macroevento e' imminente.
O ancora, la microserie e' sintomo si' di un movimento fluido in situ, ma questo potrebbe "caricare" una frattura bloccata altrove, che finisce col cedere in seguito con un macroevento.
Nel caso del terremoto umbro del '97, ci fu una microserie da sovraccarico prima dell'inizio del macroevento, poi una serie di trasferimenti di deformazione a fratture parallele alla prima che provocarono le successive forti scosse. Infine, la maggior parte delle piccole scosse successive a un macroevento (e questo avviene sempre), le famose scosse di assestamento, sono prodotte da uno scorrimento ormai fluido dei lati della (o delle) frattura."

Infine, penso che il problema non sia non costruire in zone sismiche ma come costruire e l'educazione in merito della popolazione, e quì si è messi davvero male...
Ad es in California che fanno...se ne vanno tutti?

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