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Apro un nuovo thread su questo argomento perchè sta suscitando interesse.

Un utente del forum ha chiesto se esistono metodi statistici per assegnare una probabilità che lo sciame premonisca ad un forte evento, dati alcuni vincoli. Certo che esistono e sono oggetto di studio. In questo articolo del 2007 gli autori asseriscono che in Grecia il 50% dei foreshocks preludono ad un sisma di magnitudo >5.
Attenzione comunque a non confondere foreshocks (quelli precedenti) con aftershocks (quelli successivi al sisma). Ci possono essere anceh altri aspetti problematici a rendere il metodo difficoltoso
http://adsabs.harvard.edu/abs/2007AGUFM.S23E..05M

Quote:
An Algorithm for the Real-Time Recognition of Foreshocks: Application in Greece

Minadakis, G.; Orfanogiannaki, K.; Papadopoulos, G.
American Geophysical Union, Fall Meeting 2007, abstract #S23E-05

Foreshock activity is one of the most important precursory phenomena occurring before the mainshock. The number of foreshocks increases with the inverse of time while the b-value usually drops with respect to the b- value of the background seismicity. Earthquake satatistics in Greece indicates that at least 50% of the mainshocks of M ¡Ý 5.5 are preceded by foreshocks and that foreshock sequences occur as a rule within a time interval no longer than four months before the mainshock. The recognition of the onset of a foreshock activity in near real-time is of importance to issue warning for a forthcoming stronger mainshock. To this aim we developed a computerized procedure for the automatic recognition of foreshock activity. The system consists of an earthquake data basis, an algorithm which performs the statistical tests, and a decision matrix which indicates the level of alert. The data basis is automatically updated from the results of the daily analysis of the national monitoring seismograph system. The algorithm updates calculations regarding seismicity rate and b-value changes and performs statistical tests of change significance. The decision matrix calculates the level of alert by taking into account the level of significance for both the seismicity rate change and the b-value change. Actual application of the system on real-time basis is scheduled to start after the phase of testing which is expected to terminate by the end of 2007. This is a contribution to the EU research project SAFER, contract n. 036935, FP6- 2005-Global-4, Reduction of seismic risks.




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Sicuramente l'INGV ha testato questi metodi, sarebbe interessante conoscerne gli esiti.

Alcuni riferimenti:

http://www2.ogs.trieste.it/gngts/gngts/convegniprecedenti/1998/Contents/sunti/0809.htm



"Data speak for themselves" -Reverend Thomas Bayes 1702-1761
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Il fenomeno non è semplice: qualcuno aveva studiato i foreshocks ma aveva scambiato uno di questi coem evento principale e i successivi come aftershocks o repliche:

La fonte è un professore del GNDT

Quote:
E' così, tutto nelle regole. L’attività sismica segue la sua corretta sequenza temporale, che prende il nome di Legge di Omori (un sismologo giapponese della fine dell’800), la quale stabilisce che il numero degli aftershock (repliche) che accadono dopo un terremoto decade nel tempo come 1/t; la scossa principale può essere (ma non sempre) preceduta da foreshock (premonitrici), che in genere si presentano come scosse isolate, localizzate sulla struttura principale.

"E' così, tutto nelle regole. L’attività sismica segue la sua corretta sequenza temporale, che prende il nome di Legge di Omori (un sismologo giapponese della fine dell’800), la quale stabilisce che il numero degli aftershock (repliche) che accadono dopo un terremoto decade nel tempo come 1/t; la scossa principale può essere (ma non sempre) preceduta da foreshock (premonitrici), che in genere si presentano come scosse isolate, localizzate sulla struttura principale.

È esattamente quello che è successo nel nostro caso: una serie di premonitrici, isolate e ripetute, una scossa principale, fortunatamente di moderata entità, seguita da numerose replichedi energia via via minore. È proprio la presenza di queste repliche, che probabilmente continueranno a livello strumentale per settimane, che fa ben sperare per il prossimo futuro: se la legge di Omori è rispettata, l’attuale crisi aquilana dovrebbe terminare a breve e dare un poco di tregua.
Altrettanto, come da regola, è rispettata la legge del menga: Giampaolo Giuliani, che ha fatto quello che non doveva fare (o meglio, che non gli competeva fare), è stato denunciato per procurato allarme. Quelli che non hanno fatto quello che avrebbero dovuto fare, continueranno imperterriti a prendere voti, lo stipendio e magari anche una gratifica per l’emergenza. Anzi, ora che probabilmente il peggio è passato, si fanno belli in televisione e convocano tavole rotonde con la presenza di grandi esperti nazionali, ma ovviamente non i ricercatori della nostra Università i quali, certo indegnamente di fronte a cotanta magnificenza accademica, almeno conoscono la realtà geologica locale ed ogni tanto qualcosa ci azzeccano.
Ma soprattutto, essendo presenti sul territorio, possono essere il punto di riferimento sia per le autorità e gli organi di informazione, sia per la popolazione stessa, proprio per evitare previsioni fai-da-te, burle o allarmi ingiustificati, che non ci sarebbero stati, lo ripeto, se le autorità competenti avressero fornito informazioni corrette.
MORALE: per questa volta è andata bene (ma ci siamo andati vicino-vicino...) anzi, l’analisi di dettaglio dei terremoti registrati nel corso della crisi permetterà di conoscere meglio la struttura della sorgente sismica e quindi di fornire indicazioni maggiormente attendibili per la prossima occasione, sperando che qualcuno si degni di ascoltarle...
Quanto a noi, facciamo finta di avere fatto un’esercitazione di allarme sismico e rimettiamo il borsone accanto al letto, sperando che rimanga inutilizzato per molto tempo".


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La posizione dell'INGV è che i foreshocks non possono essere utilizzati per la previsione a medio-breve termine.

La posizione dell'USGS (servizio geologico statunitense) appare essere contraria a quello dell'INGV:

http://quake.wr.usgs.gov/prepare/factsheets/QuakeForecasts/

la data della pagina non è recente però, attualmente sembrerebbe che la posizione sia più moderata


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Un interessnte blog sui foreshocks di L'aquila:

http://scienceblogs.com/highlyallochthonous/2009/04/foreshocks_and_aftershocks_of.php

interessanti grafici, a priori il blogger afferma che sembrava si trattase di un cluster o sciame poi in dissipazione.









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interessanti grafici, a priori il blogger afferma che sembrava si trattase di un cluster o sciame poi in dissipazione.


Va ben oltre:

"Note that again, this reasoning is all after the fact; even if there is a direct relationship, if you just looked at the earthquake record from the 28th March to the 3rd April, would you have been able to predict that a larger earthquake was on the way in this region?"

Trad: "Notate che anche stavolta questi discorsi sono fatti dopo l'evento; anche se c'e' una relazione diretta, se voi aveste guardato i dati dal 28 marzo al 3 aprile, sareste stati in grado di prevedere che un terremoto ancora piu' grande stava per accadere in questa regione?"

E si risponde cosi':

"I certainly wouldn't have; if anything, I would have said that activity had peaked and was fading back to a background level. Such are the risks of trying to predict earthquakes."

Trad: "Io non ne sarei stato in grado; al massimo avrei detto che l'attivita' aveva raggiunto il culmine e si stava smorzando verso livelli bassi. Questi sono i rischi di provare a prevedere i terremoti."

Insomma, questo proprio non avrebbe visto il terremoto di Lunedi' mattina arrivare, guardando i dati disponibili.

Provando invece ad utilizzare il metodo proposto da Minadakis et al., cosa risulta?

ps ho visto che anche l'INGV ha una serie di pubblicazioni sulle relazioni tra scosse preliminari e sismi maggiori. C'e' stato un convegno a Erice nel 2007 con parecchi lavori in proposito. Applicando anche quelle relazioni che veniva fuori?



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Stavo proprio pensando a cosa verrebbe fuori applicando alla serie temporale di l'AQ uno degli algoritmi proposti dalla letteratura, o vari.

Bisognerebbe però procurarsi l'articolo integrale di Midanakis et al.

Notiamo che il blogger dice che lui non avrebbe potuto predire il terremoto del 6 aprile con i foreshocks a disposizione, è altrettanto vero che la conoscenza della geologia locale e regoinale e della serie storica degli eventi può aiutare in tale senso.


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Ciao ragazzi!piacere sn giovanni...studio al 2o anno di scienze geologike all'università del sannio...vorrei girarvi una domanda...gira voce anke all'uni, ma m sembra ke anke un ricercatore barese....ke prossimamente la zona ke sarà soggetta a scosse proprio il sannio...(studi vettoriali)....sapete confermarmi o sn voci da corridoio???grazie

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Ciao a tutti, non conosco nulla in materia geologica,però vorrei un parere da tutti voi o una sorta di previsione per il futuro e presente della mia citta.. aiutatemi voi..perchè qui nessuno parla e chi sa o potrebbe sapere non dice...magari se ci avessero solo allertati sarebbe andata meglio... datemi un parere per favore..ringrazio anticipatamente tutti voi..

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Bisognerebbe però procurarsi l'articolo integrale di Midanakis et al.


Non e' semplice ptocurarlo, non e' su una rivista, ma su atti di un congresso, per cui in rete non si trova neanche a pagamento (se qualcuno lo trova e mi passa il link, vedo cosa posso fare).

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