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Ciao a tutti, vorrei sapere se la ricerca di acque termali nel sottosuolo viene fatta su zone ben precise o se è possibile effettuare ricerche su aree non propriamente termali. Cioè, è una pazzia cercare acque termali sul sottosuolo a 20 km di distanza da aree considerate termali?
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Almeno qualche indizio ci vuole,operare alla cieca non è molto conveniente. Considera che l'iter è lungo e tortuoso.
Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia. (Otto von Bismarck)
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che termalismo è? ci sono aree vincolate da chi sfrutta quelle acque e limiti alla ricerca? etc. etc. ci sono norme regionali e regolamenti di polizia mineraria da rispettare per il sito?
michele conti fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza
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Almeno qualche indizio ci vuole,operare alla cieca non è molto conveniente. Considera che l'iter è lungo e tortuoso. - A che tipo di indizi ti riferisci? - Io vorrei far fare un'indagine a prospezione geofisica per esplorare il sottosuolo, e se la risposta è positiva vorrei far fare la perforazione. E' una procedura adatta? - Perchè dici che l'iter è lungo e tortuoso? Cosa bisogna fare? che termalismo è? ci sono aree vincolate da chi sfrutta quelle acque e limiti alla ricerca? etc. etc. ci sono norme regionali e regolamenti di polizia mineraria da rispettare per il sito? Francamente non saprei rispondere a queste domande, ma non credo ci siano vincoli particolari...
Ultima modifica di Simo.N; 06/04/2010 20:18.
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Occorre acquisire un permesso di ricerca (per acque termali) da parte del presidente della giunta regionale che dura 3 anni, rinnovabile di altri 3. NElla domanda occorre di possedere adeguate capacità tecnico economiche (referenze bancarie, bilanci societari, ecc) Poi occorre delimitare un'area di ricerca con vertici materializzati (monografie). E' possibile effettuare ricerche anche su terreni non propri indennizzando il proprietario. Se si ottiene il permesso, questo costituisce pubblica utilità, il proprietario non si può opporre,ma ha diritto ad un indennizzo. Inoltre occorre un piano finanziario, una relazione idrogeologica (con cartografie) preliminare, un piano di lavoro, occorre nominare un direttore di ricerca (anche un geologo può esserlo), che quadrimestralmente relazionerà l'ente di controllo (di solito la regione) circa gli esiti della ricerca. Occorre pagare i diritti di istruttoria (tassa di concessione)che non so a quanto ammontano. Ecc ecc Se mi mandi in privato un numero di fax tiinvio un elenco specifico. Mi sto occupando di un permesso di ricerca per acque minerali,che segue lo stesso iter procedurale.
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Se mi mandi in privato un numero di fax tiinvio un elenco specifico. Mi sto occupando di un permesso di ricerca per acque minerali,che segue lo stesso iter procedurale. Ti ho spedito un messaggio privato con le informazioni che mi hai chiesto...
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scusa ma non è arrivato nulla. Puoi rimandarlo?così ti invio un elenco (2 pagine) di tutto il necessario da produrre per ottenere un permesso di ricerca, con piccole differenze tra regioni.
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scusa ma non è arrivato nulla. Puoi rimandarlo?così ti invio un elenco (2 pagine) di tutto il necessario da produrre per ottenere un permesso di ricerca, con piccole differenze tra regioni. Grazie per la risposta, come mi hai chiesto ti invio il numero di Fax al quale puoi inviarmi tutto il materiale(NUMERO FAX: +391786085563 ), in alternativa puoi anche spedirmi tutto tramite e-mail all'indirizzo: pollat@infinito.it . Francamente credevo che a parte i permessi da richiedere alla regione Toscana, l'iter burocratico non fosse così lungo come mi hai spiegato. La ricerca di acqua termale la vorrei fare su un mio terreno (30 ettari) e speravo che una volta fatto uno studio a prospezione geofisica e individuata (se presente) l'area adatta, poi non rimanesse altro che ottenere il permesso dalla regione e fare il pozzo...no? Comunque grazie delle preziose informazioni. (Simo N.)
Ultima modifica di Simo.N; 07/04/2010 13:20.
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ho provato a mandarti il fax, il numero è esatto? Dopo 4 squilli dà accupato.
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Il riconoscimento di acqua termale credo spetti al ministero della salute, quindi nello studio occorrerà anche la consulenza di un medico esperto del settore.
Si dovranno fare anche delle analisi chimico, fisiche e farmacologiche (forse anche batteriologiche) per testare la tipologia di termalismo e le proprietà terapeutiche.
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