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prova
by Egidio Grasso, March 2
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Da prove penetrometriche in aree classificabili come III° (0.125 ag/g) sono stati individuati strati liquefacibili (granulari da resistenza di punta bassa ma anche con cono d'attirto basso quindi sabbie limose)a circa 6 & 7 m da p.c. Al di sopra i terreni sono sicuramente non liquefacibili. Dovendo realizzare una fond. sup. a cordolo larga 1 m l'eventuale liquefazione a 6 m è rilevante per la fondazione superficiale? Esiste una relazione che lega influenza della liquefazione, profondità dello strato liquefacibile, larghezza e profondità della fondazione? Grazie a tutti
"laudato si mi signore per sora nostra acqua tanto umile et preziosa et casta" S. Francesco d'Assisi
Vorlicek Pier - Andrea Phd in applied geology Post doc in hydrogeology vorlicek@libero.it
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ciao e scusa se ti pongo qualche domanda aggiuntiva, quanto è spesso questo strato liquefacibile? che tipo di verifica hai fatto per determinare la liquefacibilità?
Carmelina De Rose
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Come accennato l'indagine è da sole prove penetrometriche statiche (con tutte le incertezze del caso) Lo spessore è di circa 1,6 m
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più che la liquefazione devi guardare il cedimento sotto sollecitazione sismica comunque la sola cpt non ti da molte certezze ma approfondirei solo se ti vengono coefficienti Fs vicini a 1
michele conti fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza
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C'è una relazione che lega al profondità dello strato alla probabilità di liquefazione, ad esempio quella citata da Cetin in un articolo disponibile online che però devo recuperare.
La procedura comporterebbe 3 stadi:
Determinare il CRR/CSR con i metodi noti Correggerlo secondo la profondità Applicare il metodo di Iwasaki per ottenere il potenziale di liquefazione
Oltre al potenziale di liquefazione andrebbero poi calcolati i cedimenti di liquefazione e anche i cedimenti sismici sopra falda, con i vari metodi disponibili
"Data speak for themselves" -Reverend Thomas Bayes 1702-1761 P(Ai|E)=(P(E|Ai)P(Ai))/P(E)
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C'è una relazione che lega al profondità dello strato alla probabilità di liquefazione, ad esempio quella citata da Cetin in un articolo disponibile online che però devo recuperare. Attendiamo fiduciosi
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Il nocciolo delle questione è Dovendo realizzare una fond. sup. a cordolo larga 1 m con piano di posa a - 1.0 m, l'eventuale liquefazione di uno strato tra 6 e 7 m p.c. è rilevante per la stabilità delle fondazione superficiale? Cioè, oltre al cedimenti dovuto alla assestamnto dei grani per effetto della liquefazione che posso stimare e valutare se acettabili per l'opera, uno strato liquefacibile presente a 5 metri al disotto del piano di posa della fondazione (quindi anche ai margini del volume significativo di terreno che contribuisce alla portanza dell'opera) quali altri effetti "negativi" può avere sulla stabilità della fondazione?? Credo che ne avrebbe se lo strato liquefacibile si trovasse all'interno del volume di terreno significativo per la portanza dell cordolo ossia (profondità di circa 1.5-2 B (larghezza fondazione) tra -1.0 e - m pc. In realtà non ne sono sicuro poiche e potrei sbagliarmi (dato che non trovo riferimneti bibliografici che affermino questo)
"laudato si mi signore per sora nostra acqua tanto umile et preziosa et casta" S. Francesco d'Assisi
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correzione
Credo che ne avrebbe se lo strato liquefacibile si trovasse all'interno del volume di terreno significativo (per una profondità di circa 1.5-2 B larghezza fondazione) per la portanza dell cordolo ossia tra -1.0 e - 4.0 m pc.
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se non è liquefacibile (fai le simulazioni) nessun problema se invece lo è potenzialmente (ma non credo proprio) e i cedimenti (nota che a quella profondità cambia qualcosa non sei nei primi metri) sono importanti dell'ordine di 10 cm allora l'unica soluzione è una serie di colonne in ghiaia certo che senza numeri è come parlare del sesso degli angeli
michele conti fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza
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A mio parere le NTC a riguardo sono chiare. Se ricorrono tutti i fattori per cui si deve eseguire la verifica alla liquefazionesi e tale verifica prova la certezza di livelli liquefacibili, due sono le possibilità (riassumendo): 1)si trasferisce il carico a livelli sottostanti non liquefacibili 2) si opera il consolidamento dei livelli liquefacibili
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Massimo Online1,780 Apr 8th, 2009
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