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salve a tutti, nella proggettazione di una fossa settica l'ufficio tecnico comunale mi chiede di calcolare il tempo di percorrenza che i liquami chiarificati impiegano a raggiungere la falda. Conoscendo la profondità della falda e la permeabilità del terreno (che possiamo considerare sostanzialmente omogeneo), sapreste dirmi quale formula devo applicare per eseguire il calcolo?
Grazie
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la formula è data dal rapporto tra la distanza e la permeabilità, quindi metri diviso il rapporto tra tempo e distanza. La permeabilità ha la stessa dimensione della velocità. Per cui se la profondità della falda ad esempio è di 10 metri e la velocità di percolazione è di 1 m/sec, il tempo impiegato sarà di 10 secondi. Il tempo di percorrenza serve per capire se lo stesso è sufficiente per abbattere la carica batterica presente nelle acque chiarificate.
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attenti che parlate di terreni insaturi per cui l permeabilità vanno riviste
michele conti fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza
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Nei terreni non saturi, come nei terreni saturi, vale la legge di Darcy, ma il coefficiente di permeabilità è fortemente dipendente dalla suzione.
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Potresti fare delle prove infiltometriche (essendo ovviamente in zona insatura) oppure utilizzare il metodo numerico CEE per calcolare il tempo di transito (TOT) per stimare la vulnerabilità di una falda inserendo un valore di K stimato per la litologia e non certo in base alla saturazione.
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comunque in zona insatura comunque la mettiate il pennacchio non si muove a meno di alimentazione continua e con pemeabilità da stimare ma comunque molto basse. se poi la falda è lontana e non si stabilisce un flusso ancora peggio
michele conti fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza
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Il flusso nella zona non satura è mooolto più complesso rispetto a quello della zona satura. In particolare, sia il potenziale di suzione, sia la cond. idraulica sono fortemente funzione del grado di saturazione. In più, tipicamente l'infiltrazione è variabile nel tempo (cosa che rende variabile nel tempo il contenuto d'acqua, e quindi loa suzione e la cond. idraulica). L'assunzione di avere un gradiente idraulico unitario (come suggerito da grefogeo) è valida solo se raggiungi la saturazione del terreno. Generalmente, il grad. idraulico è diverso da 1, in quanto c'è anche il pot. di suzione. Se il terreno è molto secco, il potenziale di suz. può essere molto rilevante, per cui il grad. idr. può essere molto maggiore di 1 (e quindi la veloc. di infiltrazione molto maggiore della cond. idraulica).
Nel tuo caso, almeno c'è il vantaggio che, essendo al di sotto della zona settica, l'infiltrazione c'è sempre e dovrebbe essere costante nel tempo.
Probabilmente esistono formulette, che non conosco, ma ti suggerirei di realizzare un modello con Hydrus-1D, gratuito (anche se non semplicissimo...)
Stefano Zanarello
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