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#85458 - 12/07/2010 20:43 Re: K Winkler [Re: mccoy]
mccoy Offline

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Registered: 22/03/2004
Post: 8135
Un grande vantaggio di G è che è lo stesso in condizioni drenate e non drenate, inorle non essite il dubbio se utilizzare il modulo di young o quello edometrico.
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#85460 - 12/07/2010 23:09 Re: K Winkler [Re: mccoy]
mccoy Offline

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Post: 8135
Un altro aspetto molto importante di cui non si è parlato: nel caso delal platea di Ferry, lo spessore di influenza per il calcolo di G arriva probabilmente a 30 m, e la Vs,30 potrebbe già costituire stima cautelativa, magari riducendola del 15% ex Mulargia e Castellaro, 2009.

Quindi, la G di una platea per casi in cui la rigidità cresce con la profondità è > G di una trave e questo tende, in parte, a compensare la differenza dei G tra i 2 casi. Questo in condizioni statiche, in condizioni dinamiche qualsiasi contrasto di impedenza causa riflessioni e rifrazioni multiple che vanno modellati a parte, Wolf e Deeks forniscono uno stand-alone per questo e sarebbe interessante fare dei paragoni con quanto ottenibile da un semplice foglio di calcolo.

Questo argomento al confine tra geofisica e geotecnica non so perchè sta interessando particolarmente il folle prof. mccoy che può darsi ci scriva uan nota tecnica...
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#85461 - 13/07/2010 07:57 Re: K Winkler [Re: mccoy]
michelec Offline
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Loc: lombardia
sarebbe .... (e dico sarebbe per non approfittare sempre della tua magnifica generosità) che queste interessantissime considerazioni che alzano il livello del Forum a ottimi livelli e dimostrano come questo è occasione di crescita, confronto e scambio per tutti che tu le implementassi in un foglio così che possiamo fare un poco di verifiche a ritroso su k già calcolati con altre vie
condivido pienamente le tue idee e le tue conclsioni ed il rigore scientifico che è dietro al semplice k fornito agli ing che però molte volte non apprezzano tanta sofosticazione
saluti e ancora grazie!!!
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michele conti
fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza

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#85468 - 13/07/2010 11:01 Re: K Winkler [Re: michelec]
mccoy Offline

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Post: 8135
Ah bè, Michele, dopo tutto sono questi aspetti che ci tengono svegli, tra una relazione e l'altra!

Il foglio semplificato che ho preparato va bene per il K del modello semplificato che viene usato nei programmi strutturali. Intanto il foglio sul modello del disco è stato corretto e reinserito nel sito, la frequenza di eccitazione f (macchine vibranti, periodo proprio della struttura)viene poi trasformata in frequenza angolare omega. Questo serve a ricavare il coefficiente ao e, tramite i grafici allegati, a diminuire(o anche ad innalzare) i K statici; però si nota che servono frequenze alte e fondazioni molto ampie in genere altrimenti con semispazi elastici Il K dinamico risulta = al K statico.
Questo per il Kv e anche Kh, ma per il Kr (K rocking), che non viene richiesto dai programmi strutturali,le cose cambiano.

Uno studio rigoroso dell'interazione struttura terreno in condizioni dinamiche, anche adottando i metodi pseudostatici di Gazetas e Wolfe-Deeks, comporterebbe il calcolo dello spostamento del blocco in seguito all'azione congiunta di molla e smorzatore in condizioni di stratificazione. Sarebbe interessante fare dei confronti, quanto devia il modello semplificato con sola molla da quello con coppia molla-smorzatore.
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#85469 - 13/07/2010 11:10 Re: K Winkler [Re: mccoy]
mccoy Offline

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Comunque bisogna dire che gli ingegneri stanno attenti a quello che gli propiniamo.
Mi ha appena telefonato un progettista per lamentarsi che il Kw proposto come Es/B era troppo basso per quel progetto, in effetti ad un controllo ho constatato che il modulo elastico Es, ricavato tramite definizione da Ed per un limo a comportamento più attritivo che coesivo, era probabilmente sottostimato ma di molto.
Adesso non farò altro che utilizzare il modulo di taglio Go ricavato da downhole e utilizzare i modelli di cui stiamo parlando. Il risultato è decisamente più ottimistico (e direi realistico).
Uno svantaggio di questo metodo è che servono le dimensioni della fondazione.
Altrimenti, si potrebbe trasformare G in Es e utilizzare questo dato nella formula parametrizzata Es/B, alemno abbiamo uan correlazione più formale, a patto che il Go sia minimamente realistico e opportunamente degradato a G.







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#85489 - 13/07/2010 19:21 Re: K Winkler [Re: mccoy]
Ferry Offline
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Loc: Campania
Originariamente inviato da: mccoy
Comunque bisogna dire che gli ingegneri stanno attenti a quello che gli propiniamo.
Mi ha appena telefonato un progettista per lamentarsi che il Kw proposto come Es/B era troppo basso per quel progetto, in effetti ad un controllo ho constatato che il modulo elastico Es, ricavato tramite definizione da Ed per un limo a comportamento più attritivo che coesivo, era probabilmente sottostimato ma di molto.
Adesso non farò altro che utilizzare il modulo di taglio Go ricavato da downhole e utilizzare i modelli di cui stiamo parlando. Il risultato è decisamente più ottimistico (e direi realistico).
Uno svantaggio di questo metodo è che servono le dimensioni della fondazione.
Altrimenti, si potrebbe trasformare G in Es e utilizzare questo dato nella formula parametrizzata Es/B, almeno abbiamo uan correlazione più formale, a patto che il Go sia minimamente realistico e opportunamente degradato a G.









Era proprio ciò che intendevo io h0 dato e per una platea un kv di 1.4 daN/cm3 (analizzato con oculatezza) ed è successo che l'ing. si è messo a piangere


Edited by Ferry (13/07/2010 19:32)

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#85490 - 13/07/2010 19:42 Re: K Winkler [Re: mccoy]
Ferry Offline
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Originariamente inviato da: mccoy
Un altro aspetto molto importante di cui non si è parlato: nel caso delal platea di Ferry, lo spessore di influenza per il calcolo di G arriva probabilmente a 30 m, e la Vs,30 potrebbe già costituire stima cautelativa, magari riducendola del 15% ex Mulargia e Castellaro, 2009.

Quindi, la G di una platea per casi in cui la rigidità cresce con la profondità è > G di una trave e questo tende, in parte, a compensare la differenza dei G tra i 2 casi. Questo in condizioni statiche, in condizioni dinamiche qualsiasi contrasto di impedenza causa riflessioni e rifrazioni multiple che vanno modellati a parte, Wolf e Deeks forniscono uno stand-alone per questo e sarebbe interessante fare dei paragoni con quanto ottenibile da un semplice foglio di calcolo.

Questo argomento al confine tra geofisica e geotecnica non so perchè sta interessando particolarmente il folle prof. mccoy che può darsi ci scriva uan nota tecnica...


Sono d'accordo anche io per la platea aumento il G considerando lo strato d'influenza, ma quando quando hai 10 metri di sabbie piroclastiche , ti sembra corretto influenzare la media ponderata di G (con i valori di G, decisamente più elevati)con quelli di uno strato di tufo litoide che si rinviene solo a partire da -10 metri?? Io penso che il cedimento e, quindi, kv siano determinati solo dai primi 10 metri. Che ne pensi?

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#85491 - 13/07/2010 19:48 Re: K Winkler [Re: Ferry]
Ferry Offline
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tra l'altro ti riporto l'ultima riflessione di un Autorevole ing:
"le tabelle dei manuali mi dicono che kh è 1.5-2.0 daN/cm3 per una trave; 3-10 daN/cm3 per una platea perché mi dai questi valori così bassi?"

la mia risposta:
"perchè voi ing. (la maggior parte intendo) siete abituati ad eseguire i calcoli strutturali prima di avere letto relazione geologica-geotecnica e quasi sempre senza tener in minima considerazione i risultati delle indagini, ma al contario cercate un numero (o meglio tanti i numeri) che vadano a incastro per giustificare i vostri calcoli"

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#85493 - 13/07/2010 21:16 Re: K Winkler [Re: Ferry]
mccoy Offline

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Un altro aspetto molto importante di cui non si è parlato: nel caso delal platea di Ferry, lo spessore di influenza per il calcolo di G arriva probabilmente a 30 m, e la Vs,30 potrebbe già costituire stima cautelativa, magari riducendola del 15% ex Mulargia e Castellaro, 2009.

Quindi, la G di una platea per casi in cui la rigidità cresce con la profondità è > G di una trave e questo tende, in parte, a compensare la differenza dei G tra i 2 casi. Questo in condizioni statiche, in condizioni dinamiche qualsiasi contrasto di impedenza causa riflessioni e rifrazioni multiple che vanno modellati a parte, Wolf e Deeks forniscono uno stand-alone per questo e sarebbe interessante fare dei paragoni con quanto ottenibile da un semplice foglio di calcolo.

Questo argomento al confine tra geofisica e geotecnica non so perchè sta interessando particolarmente il folle prof. mccoy che può darsi ci scriva uan nota tecnica...


Sono d'accordo anche io per la platea aumento il G considerando lo strato d'influenza, ma quando quando hai 10 metri di sabbie piroclastiche , ti sembra corretto influenzare la media ponderata di G (con i valori di G, decisamente più elevati)con quelli di uno strato di tufo litoide che si rinviene solo a partire da -10 metri?? Io penso che il cedimento e, quindi, kv siano determinati solo dai primi 10 metri. Che ne pensi?


Questo è un caso che non rientra nel semispazio omogeneo, per cui dovrebbe essere trattato in 2 modi:
1) Se lo strato inferiore è abbastanza rigido, si tratta del modello di strato soffice sovrastante strato rigido a profondità Z, con forte contrasto di impedenza e potenziali problemi in condizioni dinamiche
2) Altrimenti, si dovrebbe usare uno dei modelli di strato equivalente o strato fittizio illustrati nel classico di poulos e Davis sulle soluzioni elastiche. i 2 strati vengono trasformati in uno strato fittizio con G o E equivalente.

Nel tuo caso dipende dal contrasto di rigidezza, se consideri solo i 10 m di piroclastiti soffici hai una soluzione conservativa di lower bound
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#85494 - 13/07/2010 21:18 Re: K Winkler [Re: Ferry]
mccoy Offline

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Comunque bisogna dire che gli ingegneri stanno attenti a quello che gli propiniamo.
Mi ha appena telefonato un progettista per lamentarsi che il Kw proposto come Es/B era troppo basso per quel progetto, in effetti ad un controllo ho constatato che il modulo elastico Es, ricavato tramite definizione da Ed per un limo a comportamento più attritivo che coesivo, era probabilmente sottostimato ma di molto.
Adesso non farò altro che utilizzare il modulo di taglio Go ricavato da downhole e utilizzare i modelli di cui stiamo parlando. Il risultato è decisamente più ottimistico (e direi realistico).
Uno svantaggio di questo metodo è che servono le dimensioni della fondazione.
Altrimenti, si potrebbe trasformare G in Es e utilizzare questo dato nella formula parametrizzata Es/B, almeno abbiamo uan correlazione più formale, a patto che il Go sia minimamente realistico e opportunamente degradato a G.









Era proprio ciò che intendevo io h0 dato e per una platea un kv di 1.4 daN/cm3 (analizzato con oculatezza) ed è successo che l'ing. si è messo a piangere


Ma 1.4 daN/cm3 non è tanto poco per una platea, c'è di molto peggio, se avessi dato un 0.4 si sarebbe forse impiccato.
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