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prova
by Egidio Grasso, March 2
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Seondo me la stratigrafia geotecnica è la classica stratigrafia contenuta in ogni rapporto di sondaggio. Suddivisione della carota in unità, granulometria (anche visuale) colore, matrice, struttura, con infine attribuzione di un nome, come prevedono numerose norme nazionali, ad esempio le BS. Questa non è una prerogativa del geologo!
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Fortunatamente e, aggiungo, doverosamente è così. Il calcolo dei parametri geotecnici è strettamente una scelta professionale. Non per niente esistono innumerevoli correlazioni valide in diverse condizioni, per divesri terreni e diversi sstrumenti. Per converso invece, quello che tu chiami "contare i colpi", passa attraverso la garanzia della standardizzazione e della taratura degli strumenti utilizzati. Non mi è mai successo di utilizzare i valori di c e fi forniti dal sondatore (geologo, geometra o operaio che fosse).
Premesso che sono molto arruginito in materia di prove geotecniche, ma a quanto mi ricordo con i tagli diretti io non calcolavo i parametri, bensì li determinavo graficamente...interpolando i famosi punti del grafico sforzi-deformazioni....(o sforzi-sigma..non ricordo bene...la vecchiaia.. ) Orbene, da quanto leggo, sempre se ho capito bene, i laboratori non forniranno più questo grafico e quindi i relativi parametri (c e fi)??? tali valori saranno determinati dal professionista (sempre che ne abbia le competenze e capacità)... Mi sa di una cosa un po insensata... Capisco che il professionista dovrà utilizzare i dati forniti dalla prova per i suoi calcoli, ma il valore che egli dovrà utilizzare sarà a sua volta trattato in termini statistici per la scelta opportuna del valore caratteristico che necessariamente sarà diverso(e probabilmente inferiore..) da quello fornito dalle prove.. Insomma se il laboratorio non mi fornisce tali valori, che rappresentano i parametri INTRINSECI della tipologia del terreno in oggetto, allora tanto vale utilizzare dati bibliografici e determinare i parametri caratteristici minimi, che consentiranno al professionista di lavorare in tutta serenità e sicurezza...bypassando a questo punto le prove di laboratorio... L'ultimo inviluppo di una prova di taglio diretto sigma-tau si poteva interpretare con valori di phi tra 28° e 40° gradi. A questo punto se devo essere io a decidere preferisco una correlazione empirica con SPT adottando il valore più cautelativo
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Prove e indagini geotecniche certificate:
I certificati non prevedono i valori di phi e c' nelle prove di taglio diretto; nelle prove penetrometriche il certificato prevede solo il numero di colpi; nelle CPT solo la resistenza alla punta e laterale.
Vien da chiedesi, ma che indagini geotecniche sono se poi i parametri geotecnici devo ricavarli???
Cosa si certifica?? il numero di colpi??? Certo bisogna essere iscritti al Ministero per contarli Fortunatamente e, aggiungo, doverosamente è così. Il calcolo dei parametri geotecnici è strettamente una scelta professionale. Non per niente esistono innumerevoli correlazioni valide in diverse condizioni, per divesri terreni e diversi sstrumenti. Per converso invece, quello che tu chiami "contare i colpi", passa attraverso la garanzia della standardizzazione e della taratura degli strumenti utilizzati. Non mi è mai successo di utilizzare i valori di c e fi forniti dal sondatore (geologo, geometra o operaio che fosse). In tal caso non serve un certificato della prova, ma solo quello di omologazione e taratura dello strumento
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Fortunatamente e, aggiungo, doverosamente è così. Il calcolo dei parametri geotecnici è strettamente una scelta professionale. Non per niente esistono innumerevoli correlazioni valide in diverse condizioni, per divesri terreni e diversi sstrumenti. Per converso invece, quello che tu chiami "contare i colpi", passa attraverso la garanzia della standardizzazione e della taratura degli strumenti utilizzati. Non mi è mai successo di utilizzare i valori di c e fi forniti dal sondatore (geologo, geometra o operaio che fosse).
Premesso che sono molto arruginito in materia di prove geotecniche, ma a quanto mi ricordo con i tagli diretti io non calcolavo i parametri, bensì li determinavo graficamente...interpolando i famosi punti del grafico sforzi-deformazioni....(o sforzi-sigma..non ricordo bene...la vecchiaia.. ) Orbene, da quanto leggo, sempre se ho capito bene, i laboratori non forniranno più questo grafico e quindi i relativi parametri (c e fi)??? tali valori saranno determinati dal professionista (sempre che ne abbia le competenze e capacità)... Mi sa di una cosa un po insensata... Capisco che il professionista dovrà utilizzare i dati forniti dalla prova per i suoi calcoli, ma il valore che egli dovrà utilizzare sarà a sua volta trattato in termini statistici per la scelta opportuna del valore caratteristico che necessariamente sarà diverso(e probabilmente inferiore..) da quello fornito dalle prove.. Insomma se il laboratorio non mi fornisce tali valori, che rappresentano i parametri INTRINSECI della tipologia del terreno in oggetto, allora tanto vale utilizzare dati bibliografici e determinare i parametri caratteristici minimi, che consentiranno al professionista di lavorare in tutta serenità e sicurezza...bypassando a questo punto le prove di laboratorio... Pienemente d'accordo. A questo punto a che serve caratterizzare con la massima precisione se un valore di phi è 33° o 34° se devo fare prima una trattazione statistica sulla prova di TD e poi una altra trattazione statistica per il phi caratteristico? Meglio a questo punto se non proprio con i dati bilbligrafici i dati di più prove eseguite nell'area, una giusta riduzione a favore della sicurezza e una trattazione statistica per un phik accettabile
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Precisazione necessaria, senza voler convincere nessuno. Decreto del Presidente della Repubblica 5 Giugno 2001, n. 328 CAPO VIII PROFESSIONE DI GEOLOGO
Art. 41 (Attività professionali) --- 1. Formano oggetto dell'attività professionale degli iscritti nella sezione A, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 1, comma 2, restando immutate le riserve e attribuzioni già stabilite dalla vigente normativa, oltre alle attività indicate nel comma 2, in particolare le attività implicanti assunzioni di responsabilità di programmazione e di progettazione degli interventi geologici e di coordinamento tecnico-gestionale, [b]nonché le competenze in materia di analisi, gestione, sintesi ed elaborazione dei dati relativi alle seguenti attività[/b], anche mediante l'uso di metodologie innovative o sperimentali: ... c) le indagini geognostiche e l'esplorazione del sottosuolo anche con metodi geofisici; le indagini e consulenze geologiche ai fini della relazione geologica per le opere di ingegneria civile mediante la costruzione del modello geologico-tecnico; la programmazione e progettazione degli interventi geologici e la direzione dei lavori relativi, finalizzati alla redazione della relazione geologica; ... e) le indagini e la relazione geotecnica;
Ogni altro richiamo è fuorviante Ho detto tutto Grazie Massimo per aver precisato i contenuti del DPR 328/01.
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Non capisco bene la piega che ha preso la discussione. Io farei questo, no piuttosto quello. Ora come fate? Vi dicono i committenti che prove fare per la vostra relazione? Oppure quello che fornite sono le prove?
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Tante chiacchere come al solito e pochi fatti
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senza volermi addentrare in definizioni (mai complete) e per ribadire che solo il geologo può stendere questa faccio un esempio il sondaggio ad esempio è orientato a verificare se esistono zone deboli in merito ad una verifica di stabilità o a controllare cosa può aver determinato un dissesto si possono seguire due strade fare una stratigrafia con la descrizione di quello che si incontra, facendo prove di routine sulle carote segnalando zone singolari e prove SPT a cadenza prefissata oppure (questo lo fa il geologo incaricato o quello che deve capire cosa succede nell'area correlando qesto sondaggio con altri dati) cercare un orizzonte, farlo campionare in un certo modo eseguire su questo a suo unico giudizio magari una prova scissometrica in forodecidere se fare altri tipi di prove non programmate fermare per bvedere se vi sono risalite d'acqua, deciidere se fare una prova di permeabilità e di che tipo decidere che prove fare eseguire al lab geotecnico etc questa è la differenza
michele conti fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza
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Per Michelec Come fai a campionare una superficie di scorrimento se non hai un sondaggio di taratura a qualche metro che ti rappresenta la startigrafia generale? come fai a effettuare prove scissometriche o spt sulla superficie di frana nell'esecuzione del primo sondaggio? Te lo dico perchè è impossibile! per programmare le indagini come dici tu bisogna fare due sondaggi a poca distanza l'uno dall'altro, allora potrai fare il sondaggio perfetto. Il resto è fantascienza. Il problema è che per fare i direttori di perforazione bisogna conoscere il mestiere della perforazione, Altrimenti il perforatore di turno farà tutti i suoi magheggi accontentandovi, ma npn saprete mai quello che è successo dentro il foro.
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Massimo Online1,780 Apr 8th, 2009
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