Home GeoForum Forums Geologia & Professione Geotermia & fonti rinnovabili Glicole nelle sonde geotermiche a circuito chiuso

Vi offro questo argomento, per conoscere il vostro parere in merito. Questo scaturisce da divergenze di posizione all'interno dei Regolamenti che normano gli impianti in oggetto. Sapendo che la quantità di glicole p. è funzione dell'analisi di rischio, secondo voi, è giusto fissarne il limite massimo di diluizione solo per evitare possibili inquinamenti delle falde?

Ciao pasionaria.
Riseci a trovare sempre argomenti molto interessanti e su cui discutere.

Per prima cosa definirei che tipo di glicole ... immagino che ti riferisci a quello propilenico, in quanto quello etilenico è via via in disuso.
In secondo luogo dai per scontato che sia necessario utilizzare il glicole. Perchè?
Il suo uso secondo me deve essere ancora analizzato opportunamente dalla comunità scientifica. Ad es. in questo articolo (Klotzbücher, T., A. Kappler, K. L. Straub, and S. B. Haderlein (2007), Biodegradability and groundwater pollutant potential of organic anti-freeze liquids used in borehole heat exchangers, Geothermics, 36(4), 348-361.) (questo è il link dove si può leggere almeno l'abstract) si dimostra come "in addition to organic anti-freeze compounds such as glycols, borehole heat exchanger fluids also contain additives such as corrosion inhibitors or biocides. We demonstrate that potentially toxic additives in these fluids inhibit biodegradation of the organic anti-freeze compounds".
Quindi le affermazioni sulla biodegradabilità del glicole - secondo Klotzbücher et al. - sono false.

Complimenti Matteo !

Se alla comunità di questo forum è così chiaro il problema, perchè se ne discute così animatamente a livello di ordini regionali (dei geologi)?...Dovremmo attendere, come Matteo e Geofranzdesio la posizione della comunità scientifica? e intanto i Regolamenti sugli impianti geotermici fanno le loro scelte (discordanti su questo tema!!)...
Io non do per scontato un bel niente, ho solo gettato il sasso su un argomento che ha infuocato gli animi dei convenuti, insieme a Matteo, alla discussione (mi domando perchè liquidare così la questione?).
Il mio intento è conoscere l'opinione di questo forum, per confrontare le argomentazioni e prendere una mia posizione, si può? O anche qui c'è una dittatura come nello stato di winkleria?

Intanto ringrazio Francesco , soprattutto perchè i suoi interventi aiutano lo sviluppo delle discussioni (se vuoi ci possiamo sentire anche via skype...).

Per pasionaria:
sinceramente non mi sembrava di aver tenuto un tono infuocato, anzi mi sembrava di essere andato nella direzione opposta.
Infatti ho cercato di argomentare i miei dubbi - che tali rimangono - citando pubblicazioni scientifiche validate da referaggio, come di dovrebbe fare in merito ad argomenti tanto tecnici.
Mi sorprende, invece, come troppe pubbliche amministrazioni diano il via libera al circuito chiuso quando in realtà ci mancano troppe informazioni. E - come hai evidenziato tu stessa - addirittura non si richiede nemmeno la relazione geologica per opere che attraversano il sottosuolo per decine di metri e che resteranno lì per sempre (cosa accadrà tra 10-50-500 anni? Il grouting manterrà inalterate le proprie proprietà idrauliche? Il glicole presente ormai in migliaia di impianti che fine farà?).
Purtoppo non sono ancora riuscito a trovare prove convincenti sia a favore che contro l'utilizzo del glicole alle nostre latitudini, anche se credo maggior prudenza non guasterebbe.
Se ho dato l'impressione di un atteggiamento chiuso a qualsiasi discussione me ne scuso e rassicuro che è invece mia prerogativa cercare informazioni tecniche alla base di opinioni diverse dalla mia.

La pasionaria non smentisce il suo nome !
Comunque sono contento che lei intervenga con i suoi argomenti (benchè ci si trovi in disaccordo) ! La libertà e la democrazia sono cose sacre !
Francesco

sul discorso glicole: è vero che la conoscenza attuale non è profonda, ma da qualche parte bisogna iniziare ! Oppure si può fare la scelta, vista la scarsa conoscenza ed i rischi per l'ambiente, di non procedere alle sonde profonde a circuito chiuso !

Ma io, veramente, non ho ancora espresso la mia opinione: non vedo quale disaccordo ci possa essere, carissimo GeofranzDesio. Mi sono ribellata alla considerazione finale di Matteo che, portando un articolo in link, dice che è falsa la biodegradabilità del glicole e sembrava chiudere lì la questione. Tutto qui.L'invito alla discussione tete-a-tete (non ho gli accenti francesi sulla tastiera...accidenti), mi pare poi un'ulteriore chiusura. Vabbè, allargo ovviamente a tutti la mia conversazione...

Veramente la questione non la chiudo io ...
bensì Klotzbücher et al. attraverso evidenze sperimentali e bibliografiche.

Poichè il lavoro è del 2007 è possibile che qualcuno abbia individuato nel frattempo anticongelanti o addittivi biodegradabili. Credo però che prima di immettere per sempre delle sostanze nel sottosuolo sia necessario un minimo di sperimentazione.

Come mai ci sono migliaia di sonde geotermiche in Italia che già usano il glicole p.? O si è proceduto selvaggiamente, senza sufficiente sperimentazione, oppure, esistendo, le Regioni/Province le hanno autorizzate..Ci potrebbe essere un'altra opzione: nessuno sa niente con certezza, dunque tutti (intendo Regioni o Province) procedono a propria discrezione (seguendo i propri "consiglieri")...ho l'impressione che sia così, vista la divergenza delle posizioni.
Mi piacerebbe saper da geotux (antonio, mi pare) nelle London Clays che anticongelante usano...