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Sono veramente arrabbiato nel vedere cosa sta succedendo in questi giorni a Giampilieri (Messina) solo dopo poche ore di intensissima pioggia. Tutto interamente ricoperto da fango e detriti di ogni genere e soprattutto morti fra civili. Questo perchè ancora le amministrazioni e i privati non hanno capito dove poter realizzare le strutture.Il caso di Giampilieri è evidente,tutto il centro urbano sorge all'interno delle "fiumare" che sui peloritani sono abbondantissimi. Questa è la causa del disastro che è successo. Le fiumare sono sistemi fluviali di basso ordine ed inattivi da tempo ma che dopo un evento temporalescho di grande entità possono essere riattivati velocemente.

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quandu u sceccu non voli mbiviri...ambatula mi nci frischi...
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Geoalfo penso che il trehad possa trovare collocazione anche su Geologia & Protezione Civile, anche alla luce delle ultime dichiarazioni del Presidente del Consiglio dal Corriere della Sera "era stato previsto - ha detto il premier - e nel nostro centro romano era previsto con anticipo. Avevamo dato l’avviso per tempo (questo il comunicato della Protezione civile del 30 settembre, ndr), poi la precipitazione iniziata nelle prime ore del pomeriggio del primo ottobre è stata più intensa di quanto si prevedeva".
Insomma come si fa a prevedere un evento simile da Roma?
Questo è un grosso problema e cioè che le previsioni meteo si possono fare ovunque ma ciò che accade sul territorio può essere previsto solo da strutture sul territorio che operano massimo a scala provinciale.
La figura del geologo, nel centro sud, praticamente è assente nelle attuali strutture che operano sul territorio e penso che su tali aspetti bisognerebbe insistere come Ordine Professionale altrimenti accade che (sempre da Roma)Professori Universitari (vedasi TG1 dell'altro ieri sera) già si fanno avanti dichiarando che loro sono già pronti ad eseguire studi sulla sitemazione idrogeologica dell'intereo paese basta che lo Stato li finanzi.
Invece a mio avviso bisogna prima creare le strutture (di protezione civile e di difesa del suolo) a livello locale affinchè poi possano essere proposti ed eseguiti studi idonei alle problematiche del luogo in quanto il territorio va conosciuto e vissuto in tutti i suoi aspetti e non può essere che da Roma a quelli di Messina vengano a dire cosa si debba fare, credo che di geologi validi in zona ce ne siano e che conoscano meglio del Prof. Scarascia Mugnozza le problematiche locali, basta solo organizzare strutture adeguate al loro impiego.
Un'altra cosa che non capisco sono le dichiarazioni del Capo della Protezione Civile o del Ministro dell'Ambiente i quali hanno tutti gli strumenti per fare prevenzione e per poterla "imporre" a livello locale (soprattutto il Capo della Protezione Civile con le Ordinanze), i quali difronte a disastri simili dichiarano che in Italia non si fa prevenzione, come se la prevenzione a loro non compete è una questione solo di Enti Locali.


Niuno però presagì prima dell’avvenimento quello, che dopo l’avvenimento di poter naturalmente presagire dicevano quasi tutti
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Pur lavorando nell'ambito della ricerca, quoto totalmente Alex-64. Devono essere i professionisti a fare questo lavoro e gli Ordini Professionali.

Pare che a Giampilieri l'anno scorso ci fosse già stata una frana in occasione di puogge abbondanti.

La Protezione civile, quanto a prevenzione, mi pare un pò scarsina.

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Originariamente inviato da: Alex-64
...ma ciò che accade sul territorio può essere previsto solo da strutture sul territorio che operano massimo a scala provinciale...


La domanda/considerazione interessante (a mio avviso) è: anche laddove il geologo sia presente localmente, quale possibilità gli è data di intervenire? frown

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Un aspetto molto importante che viene trascurato in questi giorni è LA PINANIFICAZIONE TERRITORIALE. Va bene la protezione civile per gestire le emergenze ma la PREVENZIONE è l’arma migliore per scongiurare tali disastri.
Quando parlo di pianificazione mi riferisco alla pianificazione di dettaglio del territorio, mi riferisco alla zonizzazione dettagliata di tutto il territorio che può essere fatta solo con i piani urbanistici comunali.
Le pianificazioni di bacino vanno bene solo come indirizzo o piani di massima. La zonizzazione di dettaglio del territorio comunale va fatta su basi geologiche di dettaglio e NON SUGLI INTERESSI PARTICOLARI DEI CITTADINI.
Il nostro ordine e noi tutti dobbiamo far capire al legislatore che è compito del geologo predisporre un piano del territorio comunale in zone geologiche omogenee all’interno delle quali orientare lo sviluppo.
Quindi, a mio modesto avviso, il vero PIANIFICATORE deve essere il geologo e non l’architetto.
Mi rendo conto che questo è materia delle Regioni ed in verità qualche Regione (Lombardia,Toscana, ….) si sta movendo sulla zonizzazione geologica del territorio. Mentre, molte regioni d’Italia sono rimaste ferme a leggi di circa 20 anni fa. In queste regioni si da molto enfasi ai “buchi” geologici ad utilizzo solo per eventuali lavori futuri.
Nella mia regione si richiedono ufficialmente solo 4 carte ormai superate dalle conoscenze e dalle applicazioni attuali. Queste carte sono insufficienti per avere un quadro completo delle caratteristiche e del potenziale di sviluppo di un territorio e, quindi, di una zonizzazione in classi di utilizzo del territorio stesso.
Il geologo può realmente indirizzare un piano e non demandare alla “contrattazione politica” la pianificazione e quindi lo sviluppo del territorio.
(Meglio un GEOLOGO PIANIFICATORE che un architetto preso dagli indici urbanistici)



Ultima modifica di Adriano Iachetta; 05/10/2009 10:32.
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....ma voi siete sicuri che lì, in quel disastro...non c'entri nessun geologo???

Io no...e spero che le indagini della procura mi smentiscano...però..però...

però...mi sono preso la briga di vedere il PAI sicilia (è pubblicato on line)...redatto credo da geologi...e noto con stupore che l'abitato di Giamplieri non è classificato a rischio!!! L'edizione è del 2006...può darsi che siano stati fatti degli aggiornamenti...questo non lo so...ma il primo dato di fatto è questo...

Poi c'è un altro particolare...tutto il territorio è in area sismica di (ex prima categoria) per cui dal 1974 i relativi strumenti urbanistici sono accompagnati da uno studio di compatibilità geomorfologica....

Lo stesso sindaco di Scaletta Zanclea, si è risentito per le parole di bertolaso circa l'abusivismo....affermando che le carte...sono a posto!!!!

http://www.corriere.it/cronache/09_ottob...44f02aabc.shtml

è presto per trarre conclusioni...però....

Immagini allegate
giampilieri_frana.jpg (44.85 KB, 29 download)
Ultima modifica di GEOALFO; 05/10/2009 10:39.

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Si si poi la Procura indagherà, forse ci saranno responsabilità da parte di qualche geologo ma il punto su cui mi voglio soffermare è un altro e cioè che solo con strutture organizzate a livello locale (CON IL GEOLOGO) si può tenere sotto controllo un territorio fragile. Si parte da lì e poi viene il resto altrimenti può accadere che anche studi validi non vengano compresi e rimangano nel cassetto del comune.
Sabato sono stato in un convegno a Modena sulla Protezione Civile e ho notato come un comune (Fanano) con appena 20 dipendenti ha il suo servizio di protezione civile e una sala operativa antisimica costata 600.000 euro con fondi reperiti dalla Provincia, dalle banche e dai soldi che i comuni Emiliani mettono insieme per la Protezione Civle.......ma lì da anni è stato costruito un sistema Regione-Province-Comuni.....
Nel Centro-Sud tali sistemi andrebbero imposti! E credo con i poteri che lo Stato ha questo si possa fare.
Ad esempio, in ambito di previsione, per gli eventi verificatisi in Sicilia con dei pluviometri locali si potevano tarare delle soglie pluviometriche in base a quanto è già accaduto 2 anni prima.....e non mi si venga a dire che queste cose costano quando poi si contano stragi di persone......soprattutto dopo gli eventi disastrosi di due anni prima.
La questione della pianificazione logicamente è importante ma se, ripeto, non hai una struttura che segua anche tali aspetti e ponga uno stop all'ignoranza di certi amministratori allora....tutto può accadere....che si costruisca nelle fiumare, sopra faglie attive, in aree instabili ecc., ecc..

Ad esempio se il Comuni colpiti avessero fatto osservazioni al PAI su quelle aree note a rischio, l'Autorità di Bacino che, non può conoscere in tutti i dettagli le problematiche locali, le avrebbe ben volentieri accolte....si ma chi in questi Enti è competente a fare osservazioni simili?
Magari nei comuni nessuno era a conoscenza del fatto che si potevano fare osservazioni al PAI, magari in questi comuni nessuno sapeva cosa è un Piano Assetto Idrogeologico.


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Rispondo a Nello e ad Alex che stimo entrambi.

1) metti un link al PAI della Sicilia che se quello che dici è vero, è una BOMBA! Vi dico la verità io pure essendo appassionato ricercatore di notizie e amante della geografia, ne avevo mai sentito parlare,di questi paesini, quindi non mi esprimo proprio, potreste dirmi che sono in provincia di RC e non potrei smentirvi. wink Mi dispiace per tutti i coinvolti, come cittadino, ma come geologo non riesco a farmene un opinione, è la prima volta che mi capita. Non vedo nessun dato tecnico su questo fatto, sarò stato disattento.

Forse uno dei primi PAI, quello del Po, l'ho seguito dal nascere, come utente, preciso.
Ebbene il PAI è uno strumento urbanistico di carattere geologico che DEVE essere recepito dai PRG, viene inviato a tutti i comuni interesati perchè lo recepiscano e Facciano osservazioni nei termini. E' un po difficile proporre modifiche alle sue delimitazioni ma è facilissimo aggiungerne. Qui da noi in Piemonte, il PRG variato in adeguamento PAI assume carattere di puntualizzazione dei dissesti PAI che vengono poi recepiti dal PAI stesso.


"Prosunt omnia quae obstant"
http://trossero.blogspot.it/
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Il link del settore incriminato è questo:

http://88.53.214.52/pai/bac102-fiumedinisi.htm

troverete tutte le carte del rischio (frana ed alluvione) e vi accorgerete che quelle che sono le testate di frana (basta vedere la foto che ho allegato prima) non erano neppure censite come tali....

vi accorgerete anche che per quanto riguarda il pericolo da inondazione....esso era limitato all'alveo della fiumara....

Certo è la versione del 2006...antecedente anche alla frana del 2007 e può darsi che nel frattempo sia stato aggiornato....ma non messo online (abitudine che credevo esistesse solo in calabria)....

Questo è il link dell'intero PAI sicilia

http://88.53.214.52/pai/bacini.htm

Ad onor del vero però devo dire che io invidio ed ho invidiato i colleghi siciliani perchè all'interno delle strutture tecniche regionali ci sono tanti colleghi che vi lavorano e che ricoprono anche ruoli importanti...riuscendo anche a portare avanti, con tutti i limiti delle realtà del sud, una politica geologica a livello regionale....

La cosa che non è giusta, e che è stata fatta passare in questi giorni è che questi poveracci siano morti in quanto abusivi...ed in quanto abusivi sono morti di serie B. Io seguo il calcio da tanti anni...ho visto minuti di raccoglimento per cani e porci...la legacalcio invece ha disposto il minuto di raccoglimento SOLO per le squadre siciliane. SOLO la Reggina (ed il Modena con cui giocava) al di fuori della Sicilia hanno giocato con il lutto al braccio....è questa l'Italia che vogliamo??



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