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Nel XVIII secolo Anton Ludovico Antinori scrisse a proposito del terremoto aquilano del 1703: “Niuno però presagì prima dell’avvenimento quello, che dopo l’avvenimento di poter naturalmente presagire dicevano quasi tutti”... Quanti di coloro che adesso affermano di poter determinare le prossime aree in cui si verificherà un terremoto distruttivo a breve o brevissimo termine, hanno pubblicato prima del terremoto aquilano del 2009 articoli che riguardavano l'Aquila? Quanti lo hanno esposto al massimo convegno nazionale che si tiene quale quello del Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida? Quanti lo hanno fatto riportare dai media? Mi piacerebbe veramente saperlo, perchè io, pur impegnandomi, finora non ho trovato nulla di nulla.
Gli studi sulla previsione possono, al momento (e chissà ancora per quanti anni ancora nel mondo), essere applicati solo al fine di migliorare la carta di pericolosità sismica di base che serve esclusivamente per azioni di prevenzione sismica. Cioè al fine della pianificazione territoriale, della normativa sismica e per dare delle priorità a finanziamenti riguardanti altri studi che possano concorrere alla valutazione del rischio sismico in determinate aree, quali ad esempio: vulnerabilità degli edifici o microzonazione sismica. Non aver specificato nelle interviste, o addirittura in un programma popolare come Porta a Porta, queste cose lasciando intendere altri usi della previsione sismica quali quello al fine di stabilire stati di allerta sismica con conseguenti azioni di protezione civile, soprattutto per tutto ciò che è accaduto dopo il terremoto aquilano, è pienamente contestabile e non è molto bello nei confronti di quei sismologi che, pur avendo contribuito alla redazione della carta di pericolosità sismica di base, addirittura sono stati condannati a 6 anni di carcere da chi ancora confonde questi due utilizzi di previsione sismica. Questo non aiuta la scienza e non aiuta soprattutto i cittadini.
Niuno però presagì prima dell’avvenimento quello, che dopo l’avvenimento di poter naturalmente presagire dicevano quasi tutti
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Alex, a me risulta che c'era un rapporto dell'INGV che dava per “molto probabile” una scossa forte in Abruzzo tra il 2007 e il 2011 e lo motivava con attenzione e documentazione e che a febbraio 2009 fu emesso un bollettino (non mi ricordo da chi) che parlava di maggiore rischio da quelle parriu. purtroppo non mi riesce più trovare i files in oggetto
the sands of time were eroded by the river of constant change
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Alex, a me risulta che c'era un rapporto dell'INGV che dava per “molto probabile” una scossa forte in Abruzzo tra il 2007 e il 2011 e lo motivava con attenzione e documentazione e che a febbraio 2009 fu emesso un bollettino (non mi ricordo da chi) che parlava di maggiore rischio da quelle parriu. purtroppo non mi riesce più trovare i files in oggetto c'è anche l'articolo di Mulargia e Boschi del 94
Non baratterei mai le mie conoscenze geologiche con tutto il sapere della geotecnica.
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non ho visto il video ma dissento fondamentalmente io sono per la comunicazione scientifica al grande pubblico, ricordando che: 1. va fatta in Italiano e non in geologhese, altrimenti ci sono di nuovo polemiche come la stria di Gabbrielli a Ferrara che parlando del terremoti emiliano lo definisce "terremotino" facendo inc... parecchi che non hanno capito cosa volesse dire 2. va fatta con rigore scientifico non gridata ed educata.
altrimenti "passano" gkiuliani, stamina e compagnia Perchè lo definisce "terremotino"?
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il ragionamento era "è da oltre 30 anni (23 novembre 1980) che in Italia non si registra un terremoto forte". Gli eventi di Valnerina, Umbria, Molise, Abruzzi ed Emilia al confronto sono estremamente deboli (umbria 20 volte meno potente, Emilia e Abruzzi oltre 30). il pensiero è appunto una nuova crisi con un cluster di 4 / 5 forti terremoti con M maggiore di 7 in pochi anni, tipicamente nella zona della dorsale appenninica da Abruzzo a Reggio Calabria e in Sicilia tra Capo d'Orlando e la zona sudoccidentale, come è successo svariate volte tra il XIV e l'inizio del XX secolo
ricordo che una scossa con M=7 è 30 volte più potyente di una di M=6 e 900 volte più potente di una con M=5. Terremotino è stato un termine forse infelice, ma insomma l concetto è che - alla fine - è stata una scossa di intensità molto bassa rispetto alle potenzialità che ci sono in altre zone italiane
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il ragionamento era "è da oltre 30 anni (23 novembre 1980) che in Italia non si registra un terremoto forte". Gli eventi di Valnerina, Umbria, Molise, Abruzzi ed Emilia al confronto sono estremamente deboli (umbria 20 volte meno potente, Emilia e Abruzzi oltre 30). il pensiero è appunto una nuova crisi con un cluster di 4 / 5 forti terremoti con M maggiore di 7 in pochi anni, tipicamente nella zona della dorsale appenninica da Abruzzo a Reggio Calabria e in Sicilia tra Capo d'Orlando e la zona sudoccidentale, .... Scusa, ma forse è sudorientale
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Vogliamo o no riconoscere una laurea in geologia ad honorem a DanielaP?  Tra un po' ci prende il posto per quanto è preparata e per quanto riesce bene a documentarsi. Dai io propongo Daniela come moderatrice al posto del prof. Mucciarelli e di McCoy  .....Scherzo comunque devo ammettere che in così poco tempo ha appreso tante cose che magari nostri colleghi ignorano.... Aldo le persone a cui mi riferisco e che continuano ad uscire con modelli previsionali al fine solo di dirottare l'attenzione dalle azioni di prevenzione certo non stanno nell'INGV. Considerare l'articolo di Boschi come aggravante della sua posizione in seno a quanto ha sostenuto in quella riunione e verificabile solo dal verbale che ha firmato, unico documento di cui può risponderne, è stato un fatto di preoccupante ingerenza e presunzione che ha messo in crisi la comunità scientifica dei sismologi (e non solo) in rapporto alle tesi avanzate dai magistrati. Confondere ancora articoli di ricerca relativi a previsioni sismiche finalizzati ad azioni di prevenzione come poteva essere la pubblicazione di Boschi e Mulargia o com'è la carta della pericolosità sismica nazionale, con articoli concepiti allo scopo di dare allerte sismiche o indicazioni utili ad azioni immediate di protezione civile a mio parere è molto preoccupante. Spero almeno che in questo forum su questo siamo tutti d'accordo. P.S. Aldo solo alcune ultime piccole precisazioni Abruzzo e non Abruzzi (dal 1963) e poi il terremoto aquilano del 2009 non credo sia stato inferiore a quello umbro e paragonabile a quello emiliano.
Ultima modifica di Alex-64; 22/10/2013 16:13.
Niuno però presagì prima dell’avvenimento quello, che dopo l’avvenimento di poter naturalmente presagire dicevano quasi tutti
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Vogliamo o no riconoscere una laurea in geologia ad honorem a DanielaP?  Tra un po' ci prende il posto per quanto è preparata e per quanto riesce bene a documentarsi. Dai io propongo Daniela come moderatrice al posto del prof. Mucciarelli e di McCoy  Oddio... magari aspettiamo che prenda una seconda laurea vera in materia  eh eh eh... A Piombino volevo chiedere, se eventualmente ritrova quei file, se può avvertirmi e passarmeli, mi interessano i documenti relativi a quel periodo.
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Massimo Online1,780 Apr 8th, 2009
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