CHE I GEOFONI DA 4,5 HZ è al contrario di quanto scritto è possibile ricavare frequenze si hvsr anche e al di sotto dei O,5 hz se lo strumento utilizzato è di buona qualità.

La frequenza di risonanza di 1,2,2,5 ,4 ,4,5,8,12,16, 50,100 hz indicano la frequenza in cui il geofono incomincia a comportarsi non più in maniera lineare a parità di ampiezza del segnale

Al di sotto della frequenza di risonanza tipica del geofono si ha una attenuazione del segnale che tende a ridurre l'ampiezza.

Tale riduzione avviene in maniera uguale tra i tre geofoni quindi il rapporto HVSR rimane inalterato anche al di sotto dei 0,5 hz

Quello che in effetti cambia è l'ampiezza del segnale spettrale ottenuto con la FFT , ma la cosa è facilmente risolvibile con l'equalizzazione del segnale, in pratica l'ampiezza dello spettro viene ricalcolato in base al decadimento del segnale per ogni frequenza iesima al di sotto della frequenza di risonanza del geofono.

Si tenga presente che i geofoni da 2 hz sono molto delicati, difficili da equalizzare, sensibili agli sbalzi di temperatura, più facilmente starabili, molto costosi, e con un tempo di smorzamento molto lungo che fa vibrare per parecchio tempo il geofono a seguito di ogni rumore antropico.

Per i geofoni ad 1 hz ad esempio è consigliabile un tempo di attesa prima di iniziare, ciò comporta la riduzione di finestre utili per eseguire l'elaborazione.

Lo stesso problema lo si ha anche con i geodoni da 2 hz anche se in maniera ridotta

Consiglio quindi geofoni da 4,5 HZ più stabili, meno delicati e costosi meno influenzabili dai rumori antropici e vento.


Angelo