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Buongiorno a tutti. Scrivo qui per chiedere chiarimenti su effetti dei sismi nei vari tipi di substrato. Nello specifico, parlavo oggi con un amico, che è convinto che su terreni di tipo alluvionale ci siano differenze tra scosse ondulatorie e sussultorie: onde ondulatorie sarebbero amplificate, mentre quelle sussultorie assorbite. Ora, io vorrei sapere se questa cosa è esatta, e dove posso documentarmi ulteriormente. Vi ringrazio.
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Sono esterrefatta dalla mancanza di risposte. Ma davvero non c'è nessuno qui dentro che sappia rispondere a questa domanda? Anche in modo semplice, non sto chiedendo di parlare col direttore dell'INGV. Un geologo (ma pure uno studente di geologia)dovrebbe sapere una cosa simile, mi pare il minimo. Boh.
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Iscritto: Dec 2007
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Sono esterrefatta dalla mancanza di risposte. Ma davvero non c'è nessuno qui dentro che sappia rispondere a questa domanda? Anche in modo semplice, non sto chiedendo di parlare col direttore dell'INGV. Un geologo (ma pure uno studente di geologia)dovrebbe sapere una cosa simile, mi pare il minimo. Boh. Probabilmente il tuo post è uscito dall'elenco degli ultimi (colonna a dx) per il gran numero di interventi dei vari trd aperti sul forum. Brevemente una mia opinione: in linea generale dai media viene fatta molta confusione per il problema di comunicazione dalla comunità scientifica e il giornalista (gioco del telefono senza fili). Quindi aldila' che ci sono molti meccanismi che influenzano gli effetti di amplificazione dell'effetto sismico, secondo me molto spesso si confonde l'effetto che i vari tipi di propagazione generano sulle strutture. Nel caso che citi probabilmente si fa riferimento al fatto che su un edificio con fondazioni superficiali apporta effetti più negativi un onda che si propaga sopratutto di taglio, rispetto che un onda con componente principalmente perpendicolare rispetto al piano di campagna (per un effetto gravitativo). L'amplificazione per effetti stratigrafici è abbastanza indipendente dal tipo di sisma, ad eccezione di terreni scistosi o comunque con piani di isorientazione. Ammetto di non essere un esperto di geofisica, occupandomi preminentemente di geotecnica, ma spero di avere fornito qualche elemento, integrabile e/o smentibile da altri colleghi specialisti.
Impara l'arte e mettila da parte!
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Innanzitutto non esistono scosse ondulatorie e scosse sussultorie. Ogni terremoto produce onde compressionali (in cui il suolo si muove lungo la direzione di propagazione dell'onda) ed onde di taglio (in cui il suolo si muove in un piano perpendicolare alla direzione di propagazione dell'onda). Poichè per motivi che è complicato spiegare le onde sismiche tendono ad emergere vericalmente dal terreno, la parte compressionale viene percepita come "sussultoria" e quella nel piano orizzontale della superficie terrestre come "ondulatoria" I due tipi di onde, le onde P compressive e le onde S di taglio hano ciascuna la propria amplificazione nei sedimenti. In alcune particolari condizioni, come quella di semdimenti molto profondi anzichè amplificaizione si può avere amplificazione attenuazione.
Ultima modifica di Egidio Grasso; 26/05/2012 09:49. Motivo: errata corrige
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Innanzitutto non esistono scosse ondulatorie e scosse sussultorie. detto da fonte autorevole, io volevo dirlo ma non sono un sismologo come Mucciarelli, basta con gli espeti che dicono (vedi giornali) sussultorio o ondulatorio tanto per riempirsi la bocca
michele conti fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza
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Iscritto: Nov 2001
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...... In alcune particolari condizioni, come quella di semdimenti molto profondi anzichè amplificaizione si può avere amplificazione. Ehm...??
"ma l’uomo non è pietra di tungsteno e cambia spesso proprietà..." - F. Battiato: "Ferro Battuto" -
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Iscritto: Feb 2007
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...... In alcune particolari condizioni, come quella di semdimenti molto profondi anzichè amplificaizione si può avere amplificazione. Ehm...?? anzichè amplificazione si può avere attenuazione
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Iscritto: Jan 2011
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FARMACISTA Member
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per motivi che è complicato spiegare le onde sismiche tendono ad emergere verticalmente dal terreno Per lo stesso motivo in questa figura le onde descrivono una traiettoria sempre curva verso l'alto? Se non è difficile comprendere la complicata spiegazione sarei interessato..... Grazie.
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In questo aspetto non c'entra l'amplificazione o attenuazione delle onde, cmq la spiegazione è abbastanza semplice. Le onde sismiche, nel passaggio da uno strato di roccia ad un altro con densità diversa, subiscono il fenomeno di rifrazione, in modo del tutto analogo alla rifrazione di un raggio di luce. A seconda del contrasto di densità, la direzione di propagazione di un'onda tenderà ad allontanarsi o ad avvicinarsi alla perpendicolare del piano di separazione tra i due strati a caratteristiche diverse. Dato che in genere la densità delle rocce diminuisce dalle zone più interne verso la superificie (ma non è sempre così), le onde sismiche subiscono un rallentamento e tendono a divergere mano mano che passano si avvicinano alla superficie esterna della terra. Un semplice schizzo può aiutarti a capire meglio. Lascio ai colleghi più esperti possibili correzioni a quanto ho scritto.
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Iscritto: May 2012
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Fatemi capire: ogni terremoto è in pratica sia ondulatorio che sussultorio (per usare questi termini), ed è la stratigrafia sottostante a farci percepire un tipo di movimento rispetto all'altro? E ancora: dove posso procurarmi un qualche libro di testo che spieghi in modo semplice ma approfondito? In ogni caso ringrazio tutti per le risposte.
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Da quel poco che capisco di sismologia penso che il tipo di sollecitazione percepita in superficie (ondulatoria o sussultoria) dipenda da una combinazione di svariati fattori: terreni sottostanti, morfologia del sito, meccanismo focale, orientazione del piano di faglia all'origine del sisma, distanza e posizione rispetto all'ipo ed epicentro, tipo di edificio, altezza dello stesso, altitudine sul mare, e forse altro ancora, correggetemi se sbaglio. Un libro semplice non so proprio consigliartelo perchè secondo me la sismologia è davvero complessa, impossibile da spiegare in poche e semplici parole.
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Ti ringrazio per la risposta. Ma, per tornare alla mia domanda inziale: un substrato di tipo alluvionale, per cui argilloso, o sabbioso, etc, che tipo di percezione e di danni comporta rispetto a uno roccioso? Si può valutare una qualche differenza o ci sono troppe variabili in gioco? Ovviamente parlo di teoria, non voglio banalizzare un argomento complesso, è solo per capire meglio...
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Iscritto: Jun 2002
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Il modo in cui il sisma e' percepito in superficie ("ondulatorio" o "sussultorio", termini che pero' non hanno alcun significato geofisico preciso) e' legata ai fattori che abbiamo detto, l'intensita' con cui e' avvertito dipende innanzi tutto dalla magnitudo stessa e dalla profondita', poi dagli stessi precedenti fattori, e infine (in misura importante) dalla possibile amplificazione (o attenuazione) dell'onda. Quest'ultimo effetto, come e' stato spiegato da colleghi molto piu' esperti di me, dipende a sua volte da spessore e tipo di rocce e sedimenti, e dal contrasto tra le loro caratteristiche. La situazione che hai descritto tu, credo che sia una delle peggiori per quanto riguarda l'amplificazione, specie se i sedimenti superficiali non hanno grande spessore, sono molto sciolti e con falda significativa, credo che siano le condizioni migliori anche per la liquefazione delle sabbie!
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Ciao a tutti , secondo me l'esempio di cui eilidh parla (amplificazione sismica in coperture sedimentarie alluvionali ) rientra nella 'microzonazione' sismica ma essendo una materia da laurea specialistica non posso essere d'ulteriore aiuto :S
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Massimo Online1,780 Apr 8th, 2009
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