Grazie per la celerità della risposta!!! Molto utile.
Diciamo che non sono stato esauriente nella domanda iniziale.
L'acquifero in questione è quello della piana di Lucca.
La piana di lucca, attraversata dal Fiume Serchio, è costituita superficialmente dalle seguenti litologie:
da circa 0-5 metri limi sabbiosi (Bellettone)
da crica 5-25 metri Ghiaie
oltre Argille sovraconsolidate.
le profondità dei vari orizzonti variano da zona zona, ho cercato di dare una stratigrafia media.
L'acquifero è costituito dalle Ghiaie e la piezometrica è connessa con l'andamento idrografico del Fiume Serchio.
Ora, studiando su articoli e libri di testo, ho trovato che le falde a lento ricambio, sono quelle profonde, confinanate, per le quali si ha una ricarica lenta, mentre quelle veloci il contrario. E' giusto?
Come posso considerare l'acquifero, falda, della Piana di Lucca?
Grazie mille ancora per la risposta.
esatto le falde a "lento ricambio" sono quelle profonde e confinate, dove la ricarica è lenta ed è lento anche il recapito. Vedi gruppo acquifero B e C dell'asse della pianura padana, al limite dell'interfaccia acque connate salmastre del pleistocene superiore.
Il tuo caso mi sembra un normale caso di falda libera di riempimento alluvionale vallivo - oppure di conoide, dipende dove ti trovi rispetto alla vallata del Serchio - , con apporti sia diretti da infiltrazione da alveo sia indiretti da precipitazioni efficaci.
Più che il regime idrogeologico controlla che, ai fini della potabilità, a monte non ci siano centri di pericolo (es. zone industriali con scarichi di sostanze pericolose), reti fognarie con scolmatori di piena ecc. o grossi depuratori di acque reflue civili (possono far arrivare al pozzo coliformi e altri microorganismi patogeni), la vulnerabilità dell'acquifero e come è messa la carta degli spandimenti reflui zootecnici (cfr. provincia di prato)