Buonasera, Sono uno storico dell'antichità e sto svolgendo una ricerca sui fiumi dell'Anatolia nel Tardo Bronzo (periodo 1650-1200 a.C.). Ho una formazione esclusivamente umanistica quindi potrei fare delle domande che vi potranno sembrare stupide. - Esiste del materiale (libri, mappe, file .kmz) che ricostruisca l'aspetto, in particolare idrografico, della Turchia nel Tardo Bronzo? - Esiste qualche studio su singoli fiumi della Turchia e su un eventuale cambio del loro corso negli ultimi 3500 anni?
Provo a fare anche una domanda più specifica: E' possibile che il Kizilirmak un tempo passasse a sud della moderna Kayseri e non a nord come fa oggi?
Ciao Antonio; per quanto riguarda il primo punto, non credo esista uno studio così a largo spettro sulla morfologia fluviale olocenica della penisola; questi studi (geomorfologici in senso lato) sono sempre a carattere piuttosto locale e riguardano aree circoscritte. Esisteranno sicuramente studi su bacini idrografici singoli che ne descrivono l'evoluzione recente. Questi studi sono spesso condotti nell'ambito delle ricerche dei dipartimenti di geologia e scienze della terra delle università (talvolta in concomitanza di ricerche archeologiche appunto), pertanto ti consiglierei di effettuare una ricerca presso la/le università più vicine ai luoghi di interesse. Posso dirti che in generale il cambiamento del tracciato dei corsi d'acqua in epoca storica, anche per cause antropiche, sono la norma, soprattutto nelle pianure alluvionali costiere e nel medio tracciato, ma ogni situazione è a se stante e va inquadrata singolarmente. Sulla domanda specifica, potresti allegare una mappa google della zona così gli diamo un'occhiata; perché ipotizzi questo cambiamento? cosa te lo fa sospettare? che cosa spiegherebbe dal tuo punto di vista di storico/archeologo?
Ciao, Grazie mille per la risposta. Qui sotto ho messo il link con la provincia di Kayseri. Per cercare di essere più specifico allego anche uno screenshot di Google Earth in cui sono evidenziati i corsi dei principali fiumi odierni e una carta topografica in cui si possono vedere il corso del fiume (anche se non particolarmente evidenziato) e la collocazione della città di Kayseri. Per quanto riguarda le domande che mi hai posto, in realtà non sono poi così convinto, ma in un testo ittita del Tardo Bronzo si parla di nemici che oltrepassano il fiume per attaccare il territorio di Kanis (che oggi corrisponde alla periferia nord-est di Kayseri); il centro del potere ittita però si colloca a nord dell'ansa del fiume e non a sud, quindi sarebbe più lineare se l'attacco fosse sferrato oltrepassando il fiume da sud a nord e non viceversa. Inoltre può sembrare un po' strano che una città come Kayseri (una delle tante Cesarea dell'epoca classica) non si collochi sul fiume principale della zona ma su un semplice affluente. Infine il fiume che passa per Kayseri (che si chiama Karasu) crea per un tratto una vallata parallela al Kizilirmak, quindi ho pensato che potesse essere l'antico ramo principale. Però, ripeto, non è che sia convinto di questa cosa, ma volevo che qualcuno che ne capisce mi potesse dare una lettura più adeguata. Ho provato a cercare su Jstor qualche articolo relativo ai cambiamenti dei corsi dei fiumi ma è una giungla in cui mi muovo male, probabilmente uso anche criteri di ricerca (e parole chiave) sbagliate. Se per caso vi imbattete in studi che parlino di queste evoluzioni in epoca storica (dall'Età del Bronzo in poi) vi sarei molto grato se le mi segnalaste. Grazie ancora per la risposta
C'è qualche possibilità che le cronache si riferiscano all'attraversamento dell'altro fiume che ancora oggi scorre a sud della regione di Kayseri (Zamanti mi sembra di vedere)? O è troppo lontano? Per il piccolo corso d'acqua che scorre oggi a nord della città (Karasu, in effetti definito creek su google piuttosto che river), si vedono piccole diversioni rispetto al tracciato attuale, di qualche centinaio di metri e sempre a nord dell'abitato comunque.
Buongiorno, Avrei un'altra domanda riguardante l'area centrale della moderna Turchia. Dall'antica capitale ittita Hattusa (Bogazkoy) il fiume evidenziato in verde nella prima immagine allegata (Budaközü Deresi) scorre fino al Delice Irmak (in realtà la parte finale del percorso si trova un po' più a sud di quella segnalata sulla mappa). Oggi credo sia un fiumiciattolo, ma in alcuni tratti del suo corso (vedi secondo allegato) sembra scorrere in una vallata discretamente ampia. Potrebbe avere avuto una portata maggiore (addirittura più ampia del Delice, il fiume in cui si immette) circa 3500 anni fa? E invece quella colorazione rossastra del terreno che caratterizza quest'area a che cosa potrebbe essere dovuta? Le coordinate dell'imbocco del Budaközü nel Delice: 40°16'17.68"N, 34° 7'17.99"E. Grazie mille
No, il fiume è sicuramente identificato con il moderno Kizilirmak, ma la questione non è irrisolvibile.
quale potrebbe essere la spiegazione alternativa: una diversa localizzazione del territorio di Kanis, una errata interpretazione delle direzioni da cui sarebbe provenuto l'attacco, la non attendibilità della fonte...?
Il testo parla chiaramente di un attraversamento del fiume ed un attacco al territorio di Kanis, il sovrano potrebbe aver esagerato un po' nel suo resoconto ma la lettura e la traduzione sono fuori discussione. Probabilmente l'attacco riguarda non solo Kanis ma anche il suo territorio che si doveva estendere un bel po' sempre a sud del Kizilirmak, e la provenienza del nemico sarà stata un po' più orientale (con ogni probabilità il nemico scendeva dall'area del bacino dello Yesilirmak e non dalla zona di Bogazkoy).
Buongiorno, Avrei un'altra domanda riguardante l'area centrale della moderna Turchia. Dall'antica capitale ittita Hattusa (Bogazkoy) il fiume evidenziato in verde nella prima immagine allegata (Budaközü Deresi) scorre fino al Delice Irmak (in realtà la parte finale del percorso si trova un po' più a sud di quella segnalata sulla mappa). Oggi credo sia un fiumiciattolo, ma in alcuni tratti del suo corso (vedi secondo allegato) sembra scorrere in una vallata discretamente ampia. Potrebbe avere avuto una portata maggiore (addirittura più ampia del Delice, il fiume in cui si immette) circa 3500 anni fa? E invece quella colorazione rossastra del terreno che caratterizza quest'area a che cosa potrebbe essere dovuta? Le coordinate dell'imbocco del Budaközü nel Delice: 40°16'17.68"N, 34° 7'17.99"E. Grazie mille
sul primo punto: no, non credo; non bisogna confondere il fondovalle con l'ampiezza del bacino idrografico (che sulla parte finale della zona a cui ti riferisci sembra avere lo spartiacque che corre ad est dell'asta fluviale in corrispondenza dei terreni di cui al secondo punto) sul secondo: è il colore del substrato e della sua alterazione (e dei terreni alluvionali che dalla sua erosione derivano), substrato che vedi affiorare nella serie di immagini da google earth che ti allego. Corrisponde sullo stralcio di carta geologica, credo, a quanto indicato in legenda come e (eocene 2-3), ma a quella scala la precisione si va a fare benedire.
Grazie mille per le risposte. La domanda di oggi invece riguarda la forma del fiume Kizilirmak nel suo basso corso. Come potete vedere dalla foto il fiume è molto largo, praticamente un lago, a causa della costruzione di una delle tante dighe, a Tepebasi (lato destro della foto). Quello che mi incuriosisce è la forma: si sono create numerose insenature, ognuna in corrispondenza di corsi d'acqua che si immettono nel fiume. Si può trattare di terre scavate nel tempo proprio dagli affluenti e che ora sono state invase dal fiume principale per l'aumento di livello causato dalla creazione della diga? La profondità di queste insenature può essere indice di una portata d'acqua maggiore o minore dei piccoli affluenti?